10) Documenti inediti

01-06-04

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Documenti inediti dalla Biblioteca Nazionale e dall’Archivio di Stato di Napoli

( di B. D’Errico e G. Libertini)

 

Manoscritto della Biblioteca Nazionale di Napoli, X.AA.1 Notizie dei casali di Napoli (Si tratta in realtà di una copia del repertorio dei Quinternioni feudali di Terra di Lavoro del XVI sec.)

 

Fol. 42) Crispani Casale

In anno 1479 die primo mai Re Ferrante asserendo ad eum iuste, et rationabiliter spettare et pertinere Casale Crispani de provincia Terre Laboris habens respectu, ad servitia sibi prestita per magnificum Legum doctorem Antonii de Alexandro eidem Antonio pro se suisque heredibus et successoribus ex suo corpore legittime descendentibus in perpetuum donavit et concessit in feudum cum eius castro seu fortellicio hominibus vaxallis vaxallorumque redditibus feudis subfeudis feudatariis et angariis perangariis domibus possessionibus molendinis, aquis scafis pischariis venationibus, passagiis et baiulationibus banco iustitie et cognizione causarum civilium criminalium et mixtarum ita quo homines dicti casalis non possint in primis cause (fol. 42v) conveniri nec in Magna Curie Vicarie nec in Sacro Consilio aut Capitaneo Civitatis Averse nisi f.m coram dicto Antonio suis heredibus et successoribus, et cum omnibus ad dictum Casale spectantibus et pertinentibus et sit alia formam que sub generalitate non venirent in feudum nobile etc. Come in quinternionum septimo fol. 102.

In anno 1499 Re Federico asserendo quo per mortem dicti Antonii de Alexandro absque heredibus ex suo corpore decessi dictum Casale ad regiam curiam devoluti et devolutum est, habens respectum ad servitia sibi prestita per magnificum militem Antonium de Ianuario I.D. consiliarium et auditorem suum dilectum, eidem pro se et suis heredibus et successoribus ex suo corpore legittime descendentibus in perpetuum et in feudum pro ut tenebat dictus de Alexandro donavit et concessit cum integrus eius statu cum potestate reintegrandi et etiam possit donare cui et quando … debiliter quorum filiorum tam in vita que in mortis articolo absque alio regio assenso quam assensum ex nunc prestat. Come appare in quinternione 11 fol. 176.

In anno 1556 Cesar de Ianuario et Antonius eius filius asseruerunt vendidisse cum pacto de retrovendendo Ioanni Bapte Venato Casale predictum ut maiorem obteneat dilationem cedunt ius luendi Marco Antonio Pepe. Quinternione 45 fol. 298.

Nell’anno 1479, nel giorno primo maggio, Re Ferrante dichiarando che a lui giustamente e ragionevolmente spettava e apparteneva il Casale di Crispano della provincia di Terra di Lavoro, avendo rispetto dei servizi a lui prestati dal magnifico dottore in legge Antonio de Alessandro, allo stesso Antonio, a lui e ai suoi eredi e successori dal suo corpo legittimamente discendenti, in perpetuo donò e concesse in feudo con il suo castello o fortilizio, con gli uomini, i vassalli e redditi dei vassalli, con i feudi, i subfeudi, i feudatari, le angarie e le perangarie, le casi, i possedimenti, i mulini, le acque, le barche, i diritti di pesca e di caccia, i diritti di passaggio e di bagliva, il banco di giustizia e il riconoscimento delle cause civili, criminali e miste, di modo che gli uomini del suddetto casale non possano nelle prime cause essere chiamati nella Magna Curia della Vicaria né nel Sacro Consiglio o dal Capitano della Città di Aversa se non davanti al predetto Antonio ed ai suoi eredi e successori, e con tutte le cose spettanti e pertinenti al suddetto Casale e siano le altre cose nella forma che in generale non risultassero nel feudo nobile etc. Come nel quinternione 7° fol. 102.

Nell’anno 1499 Re Federico dichiarando che per la morte del predetto Antonio de Alessandro senza eredi discendenti dal suo corpo il suddetto Casale è stato ed è devoluto alla regia curia, avendo rispetto dei servizi a lui prestati dal magnifico milite Antonio de Gennaro I.D. consigliere e giudice suo diletto, allo stesso, a lui e ai suoi eredi e successori dal suo corpo legittimamente discendenti, in perpetuo e in feudo come lo teneva il predetto de Alessandro donò e concesse con l’integro suo stato con la facoltà di reintegrare e anche con la possibilità di donare a chi e quando … senza forze dei quali figli tanto in vita che in punto di morte senza altro regio assenso che l’assenso da ora espresso. Come appare nel quinternione 11° fol. 176.

Nell’anno 1556 Cesare de Gennaro e Antonio suo figlio dichiararono di aver venduto con la clausola della possibilità di riacquistarlo a Giovanni Battista Venato il predetto Casale e affinché ottenga maggiore dilazione cedono il diritto di pagare a Marco Antonio Pepe. Quinternione 45 fol. 298.

Fol. 43) In anno 1557 Don Andronico Cavaniglia comprò libere da detto Antonio de Gennaro, figlio et erede in feudalibus de la q.m Dianora de Gennaro, ricomprando detto casale da detto Pepe. Quinternione 60 fol. 183.

In anno 1563 Don Andronicus Cavaniglia libere vendidit dictum casale magnifica Dianore de Nucerie cum integro eius statu. Assensus in quinternione 61 fol. 14.

In anno 1577 Dianora de Nuceria vendidit libere Casale predictum magnifice Catherine Caracciola cum integro eius statu pro d. 17.000. Quinternione 98 fol. 26.

In anno 1579 Andreas de Summa, et Catherina Caracciola coniuges contrahunt matrimonium inter Ferdinandum de Summa fratrem dictum Scipioni, et Ypolitam de Summa filiam dicti Andree cuius matrimonis contemplatione dictus Scipio promisit reputare ex nunc sequira eius morte dicto Ferdinando terras Circellis et Collis cum feudo nominato Casale Ioannis nec non et infranta alia bona que ad eum spectare asseruit vigore dispositionis q.m Scipionis de Summa seniores videlicet: le case con giardino site ex portam Sancte Marie de Costantinopoli ubi dicitur a Casciello sive la valle de la Sancta, lo Palazzo et case piccole vicino Santo Apostolo Item an. D. 312.0.9 (fol. 43v) de li pagamenti fiscali di Santo Martino etc.; et la detta Catherina promette similiter ex nunc seguita eius morte reputare ad medesimo Ferrante lo detto Casale di Crispano con integro eius statu, si dimanda il Regio assenso qui prestatur in forma cum clausula tam que advenientie mortis donatoris et donatricis solvatur relevium regie curie. Quinternione 102 fol. 109.

La quale Catherina ad presente possede et taxatur in Cedolare pro detto casali Crispano in d. 9.2.2.

Nell’anno 1557 Don Andronico Cavaniglia comprò liberamente dal detto Antonio de Gennaro, figlio ed erede nei beni feudali della fu Dianora de Gennaro, ricomprando detto casale da detto Pepe. Quinternione 60 fol. 183.

Nell’anno 1563 Don Andronico Cavaniglia liberamente vendette il suddetto casale alla magnifica Dianora di Nocera con l’integro suo stato. Assenso nel quinternione 61 fol. 14.

Nell’anno 1577 Dianora di Nocera liberamente vendette il suddetto Casale alla magnifica Caterina Caracciola con l’integro suo stato per d. 17.000. Quinternione 98 fol. 26.

Nell’anno 1579 Andrea di Somma e Caterina Caracciola, coniugi, stipulano matrimonio tra Ferdinando di Somma, fratello del detto Scipione, e Ippolita di Somma, figlia del detto Andrea, nella definizione del quale matrimonio il predetto Scipione promise di lasciare da ora dopo la sua morte al detto Ferdinando le terre di Circelli e Colle con il feudo nominato Casale Ioannis nonché altri beni che asserì spettare a lui per la forza del disposto del fu Scipione di Somma senior vale a dire: le case con giardino site fuori la porta di Santa Maria di Costantinopoli dove è detto a Casciello o la valle de la Sancta, il Palazzo e le case piccole vicino Santo Apostolo, parimenti d. 312.0.9 dei pagamenti fiscali di Santo Martino etc.; e la predetta Caterina promette similmente di lasciare da ora dopo la sua morte al medesimo Ferrante il suddetto Casale di Crispano con l’integro suo stato, si chiede il Regio assenso che è consentito nella forma con la clausula che alla morte del donatore e della donatrice sia pagato il relevio alla regia curia. Quinternione 102 fol. 109.

La quale Caterina al presente possiede ed è tassata nel Cedolare per il suddetto casale di Crispano in d. 9.2.2.

 

 

 

 

Archivio di Stato di Napoli, Spogli di significatorie dei relevi

 

Vol. 16 (1509-1601)

Fol. 47v) Nel Registro Significatorie dei Relevi fol. 112 è segnata Significatorie di d. 219.2.17 spedita a 5 decembre 1532 contra Elionora de Gennaro per lo Relevio per essa debito alla regia Corte per morte di Geronimo suo padre, e di Giovanni Antonio suo fratello per l’intrate feudali delli casali di Crispano e di Ciorlano ecc.

Nel Registro Significatorie dei Relevi[1] fol. 112 è segnata la significatoria di d. 219.2.17 spedita il 5 dicembre 1532 contro Eleonora de Gennaro per il relevio da lei dovuto alla regia Corte per la morte di Geronimo suo padre, e di Giovanni Antonio suo fratello per le entrate feudali dei casali di Crispano e di Ciorlano ecc.

Fol. 122v) Nel detto registro [7] fol. 12 è registrata Significatoria di d. 33.4.5 spedita per la Camera a 28 luglio 1546 contro l’heredi della q.m Elionora de Gennaro per lo Relevio per essi debito alla Regia Corte per morte di detta Elionora per l’intrate feudali del Casale di Crispano signate in d. 84.1 giusta la nota presentata dell’intrato di detto casale percepita nell’anno 1542 e la metà di essi per detto relevio semplice, al quale furono ammessi come minori in d. 42.0.10 delle quali furono dedotti d. 8.1.5 pagati per adoho in detto anno, ristorno li sudetti d. 33.4.5.

Nel detto registro fol. 12 è registrata la significatoria di d. 33.4.5 spedita per la Camera il 28 luglio 1546 contro gli eredi della fu Eleonora de Gennaro per il relevio da loro dovuto alla Regia Corte per la morte di detta Eleonora per le entrate feudali del Casale di Crispano definite in d. 84.1 in conformità alla nota presentata per le entrate del suddetto casale percepite nell’anno 1542 e la metà di essi per detto relevio semplice, al quale furono ammessi come riduzione d. 42.0.10 dalle quali furono dedotti d. 8.1.5 pagati per adoha nel detto anno, sottraendo i suddetti risultano d. 33.4.5.

 

Vol. 17 (1602-1700)

Fol 188) Nel medesimo registro [Significatorie Releviorum 54] fol. 101 sta registrata significatoria spedita a 1° giugno 1634 di d. 16.3.12½ contro D. Sancio de Strada Marchese di Crespano per lo Relevio per esso debito per morte di D. Sancio de Strada suo avo seguita a 19 dicembre 1632 per l’intrate feudali di detto casale nel quale si denuncia che non vi è altro di feudale che la sola mastro d’attia come da detto registro.

Nel medesimo registro [Significatorie dei Relevi 54] fol. 101 sta registrata la significatoria spedita il 1° giugno 1634 di d. 16.3.12½ contro D. Sancio de Strada Marchese di Crispano per il Relevio da lui dovuto per la morte di D. Sancio de Strada suo nonno eseguita il 19 dicembre 1632 per le entrate feudali del suddetto casale nel quale si denuncia che non vi è altro di feudale che la sola mastrodattia come da detto registro.

Fol. 306v) Nel detto registro [Significatorie Releviorum 62] fol. 91 è registrata Significatoria spedita per la Camera a 22 maggio 1651 di d. 1.3.12 contra l’Illustre D. Sancio Antonio Gregorio Carlo Francesco Domenico de Strada figlio postumo del q.m. D. Sancio Marchese di Crispano per il Relevio debito alla Regia Corte per morte di detto q.m suo padre per l’intrate feudali del casale di Crispano.

Nel detto registro [Significatorie dei Relevi 62] fol. 91 è registrata la significatoria spedita per la Camera il 22 maggio 1651 di d. 1.3.12 contro l’illustre D. Sancio Antonio Gregorio Carlo Francesco Domenico de Strada figlio postumo del fu D. Sancio Marchese di Crispano per il relevio dovuto alla Regia Corte per la morte di detto fu suo padre per le entrate feudali del casale di Crispano.

 

Fol. 353v) Nel Registro Significatorie 66 fol. 39 è registrata significatoria spedita per la Camera a 28 maggio 1658 di d. 56.3.12 contra D. Teresa de Strada Marchesa di Crispano per il Relevio debito alla regia Corte per morte di D. Sancio de Strada suo fratello seguita a 22 gennaro 1650 per l’intrate feudali di detta terra di Crispano in Provincia di Terra di Lavoro.

Nel Registro Significatorie 66 fol. 39 è registrata la significatoria spedita per la Camera il 28 maggio 1658 di d. 56.3.12 contro D. Teresa de Strada Marchesa di Crispano per il Relevio dovuto alla regia Corte per la morte di D. Sancio de Strada suo fratello eseguita il 22 gennaio 1650 per le entrate feudali della suddetta terra di Crispano in Provincia di Terra di Lavoro.

 

Vol. 18

Fol. 91v) Nel Registro Significatorie Releviorum [2° di Terra di Lavoro] fol. 113 sta registrata Significatoria spedita presso l’Attuario d’Aiello diretta al Magnifico Razionale D. Gennaro Paziente de 20 dicembre 1724 per l’intestazione in Cedolario del feudo di Crispano con tutti li suoi corpi in testa dell’Illustre D. Teresa de Strada Marchesa di Crispano, stante la morte di D. Teresa de Strada sua ava seguita a 6 luglio 1714 e pagamento del Relevio anticipato fatto in summa di d. 56.3.12 che fu regolata dalla Significatoria spedita a 28 marzo 1658, contro la suddetta D. Teresa seniore per lo Relevio debito per morte di D. Sancio de Strada Juniore suo fratello seguita a 22 gennaro 1650 per l’intrate di detta terra ut in Significatorie Relevorum 66 fol. 39.

Nel Registro Significatorie dei Relevi [2° di Terra di Lavoro] fol. 113 sta registrata la significatoria spedita presso l’attuario d’Aiello diretta al magnifico razionale D. Gennaro Paziente del 20 dicembre 1724 per l’intestazione nel Cedolario del feudo di Crispano con tutti i suoi corpi a favore dell’illustre D. Teresa de Strada marchesa di Crispano, stante la morte di D. Teresa de Strada sua nonna, eseguita il 6 luglio 1714, e il pagamento del relevio anticipato fatto in somma di d. 56.3.12 che fu regolata dalla significatoria spedita il 28 marzo 1658, contro la suddetta D. Teresa senior per il relevio dovuto per la morte di D. Sancio de Strada junior suo fratello eseguita il 22 gennaro 1650 per le entrate di detta terra, come nelle Significatorie dei Relevi 66 fol. 39.

 

Archivio di Stato di Napoli, Cedolari nuovi

Vol. 1 fol. 30)

In dicto precedenti Cedulario dicte Province notatur tax. Illustris Sancius de Strada Hispanus Marchio Crispani pro Casali Crispani in d. 9.2.12½ iurisditione secundarum causarum civilium, criminalium et mixtarum dicti casalis per emptionem factam a Regia Curia pro pretio d. 590 ad ragionem d. quinque pro foculare iuxta certificatoriam expeditam 9 iulii 1618 in cert. ar. d. 9.2.12½

Ibique in margine dicte partite notatur ut infra

In Registro Significatorum Releviorum 54 fol. 101 reperitur registrata Significatoria per Regiam Cameram expedita sub die primo iunii 1634 contra Marinam Alciati, matrem et tutricem Illustris D. Sanci de Strada, moderni Marchionis casalis Crispani, pro summa d. 6.3.12¼ ex causa Relevii debiti Regie Curie pro introitibus feudalibus della mastro d’attia del detto casale, ob mortem seguitam supradicti Illustris Sanci de Strada seniores mortui sub die 19 decembris 1632 ut latius in dicta Significatoria continetur et sic predictus.

Illustris Sancius de Strada Iunior modernus Marchio Crispani tenetur pro casali Crispani in d. 9.2.12½ iurisdictione secundarum causarum, civilium, criminalium, et mixtorum dicti casalis pro emptionem factam a Regia Curia pro pretio d. 590 ad rationem d. quinque pro foculare iuxta certificatoriam expeditam 9 iulii 1618 in cert. ar. d. 9.2.12½

 

Nel predetto precedente Cedolario della detta provincia è annotata la tassazione dell’illustre Sancio de Strada Hispanus marchese di Crispano per il casale di Crispano in d. 9.2.12½ con la giurisdizione delle seconde cause civili, criminali e miste del suddetto casale per l’acquisto fatto dalla Regia Curia per il prezzo di d. 590 nella ragione di d. cinque per focolare secondo la certificazione spedita il 9 luglio 1618 in cert. ar. d. 9.2.12½

Ivi nel margine della detta partita è annotato come sotto

Nel Registro delle Significatorie dei Relevi 54 fol. 101 si riscontra registrata come significatoria per la Regia Camera spedita il giorno 1° giugno 1634 contro Marina Alciati, madre e tutrice dell’illustre D. Sancio de Strada, attuale marchese del casale di Crispano, per la somma di d. 6.3.12¼ a causa del relevio dovuto alla Regia Curia per gli introiti feudali della mastrodattia del detto casale, per la morte sopraggiunta del predetto illustre Sancio de Strada senior morto il giorno 19 dicembre 1632 come oltre nella predetta significatoria è contenuto e così anzidetto.

L’illustre Sancio de Strada junior attuale marchese di Crispano è tassato per il casale di Crispano in d. 9.2.12½ con la giurisdizione delle seconde cause, civili, criminali e miste del suddetto per l’acquisto fatto dalla Regia Curia per il prezzo di d. 590 nella ragione di d. cinque per focolare secondo la certificazione spedita il 9 luglio 1618 in cert. ar. d. 9.2.12½

 

Vol. 2 fol. 467)

In Registro Significatorum Releviorum 66 fol. 39 registrata est Significatoria expedita per Regiam Cameram sub die 28 iulii 1658 contra D. Theresiam de Strada, Marchionissam Crispani de summa d. 56.3.12 pro Relevio Regie Curie debito tam ob mortem q.m D. Sanci Antonini Gregori Caroli Francisco Dominico Ianuari de Strada eius fratrem, quam D. Sanci communi Patre eorum mortui omnes in eodem anno 1650, pro introitibus pheudalibus perventio in anno mortis dictorum eius fratris et patris a casale Crispani; qui d. 56.3.12 fuerunt soluti Regie Curie sub diebus 24 augusti 1651 et 27 mai 1658 per medium Banci S. Iacobi pro ut hec et alia in dicto Registro latius continetur per Curie relativo habeat et sic predicta.

Illustris D. Theresia de Strada Marchionissa Crispani tenetur pro casale Crispani                                                     in d. 9.2.12

Iurisdictione secundarum causarum dicti casalis in d. 4.3.04⅔ ___________ d. 14.0.16⅔

Nel Registro delle Significatorie dei Relevi 66 fol. 39 è registrata la significatoria spedita per la Regia Camera il giorno 28 luglio 1658 contro D. Teresa de Strada, marchesa di Crispano della somma di d. 56.3.12 per il relevio dovuto alla Regia Curia sia per la morte del fu D. Sancio Antonino Gregorio Carlo Francesco Domenico Gennaro de Strada suo fratello sia per quella di D. Sancio loro comune Padre, entrambi morti nello stesso anno 1650, per gli introiti feudali recepiti nell’anno della morte dei predetti suoi fratello e padre dal casale di Crispano; i quali d. 56.3.12 furono pagati alla Regia Curia nei giorni 24 agusto 1651 e 27 maggio 1658 per mezzo del Banco di S. Giacomo come queste cose e altre nel suddetto Registro oltre sono riportate relativamente alla Curia si abbia e così come predetto.

L’illustre D. Teresa de Strada marchesa di Crispano è tassata per il casale di Crispano                                                     in d. 9.2.12

Per la giurisdizione delle seconde cause del suddetto casale in d. 4.3.04⅔ ___________ d. 14.0.16⅔

 


([1]) Notifiche dei relevi = tasse di successione per i beni feuda).

 

 

Ultimo aggiornamento: 01-06-04