Governi di Napoli

01-06-04

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Cronologia delle dominazioni e dei governi nei territori a nord di Napoli

 (estratto da sito internet)

 

                                                                                  DESCRIZIONE

476-488

Barbari

ODOACRE,  figlio di Edicone, principe sciro alla corte di Attila re degli unni, nel 469 si mise al servizio dei romani come capo di un esercito di mercenari germanici. Nel 476 destituì l'ultimo imperatore romano d'Occidente Romolo Augustolo e venne proclamato re dal suo esercito.   Fu il  primo reggente barbaro dell’Impero Romano

488-526

Ostrogoti

TEODORICO il GRANDE   (454 ca. - 526), re degli ostrogoti (474-526) e fondatore del regno ostrogoto in Italia.

526-535

 

AMALASUNTA e ATALARICO,  Amalasunta (498 ca. - 535), regina degli ostrogoti. Figlia di Teodorico il Grande, alla morte di Teodorico regnò in nome del figlio minorenne Atalarico su un territorio comprendente tutta l'Italia e la Sicilia.

541-552

TOTILA  (? - 552), re degli ostrogoti in Italia (541-552).

552-553

TEJA Ultimo re ostrogoto fu sconfitto dal generale bizantino Narsete

553-565

Bizantini

GIUSTINIANO I  (483-565), imperatore romano d'Oriente (527-565),  Riuscì a  riunire  gran parte dei territori dell'originario impero romano,

661 – 1137

DUCHI di NAPOLI  (vedasi elenco sopra ripotato)   Nei primi secoli del Ducato i  longobardi  attaccarono più volte Napoli, anche se formalmente il ducato resiste fino al 1137 già nel 1027  i territori a nord di Napoli erano di fatto sotto dominio normanno   

980

Invasione Germanica

OTTONE  II di SASSONIA  (955-983), re di Germania (961-983) e imperatore del Sacro romano impero (967-983); Nel 980 invase l'Italia, attraversò i domini bizantini e occupò Napoli, Salerno e Taranto.

1027

Normanni

CONTI di AVERSA (vedasi elenco sopra ripotato)  

1137-1154

 

RUGGERO II (1095-1154), primo re di Sicilia (1130-1154).  Nel 1130 adottò il titolo di re di Sicilia, estendendo il suo governo anche sulla Puglia, la Calabria, Capua e Napoli,   nove anni dopo ottenne il titolo regio dal papa Innocenzo II.   Ruggero trasferì la sua corte a Palermo.

1154-1166

 

GUGLIELMO I d'ALTAVILLA  Detto il Malo (1120-1166), re di Sicilia (1154-1166). Figlio del re Ruggero II di Sicilia, Guglielmo ereditò dal padre anche i principati di Taranto e di Capua, il ducato di Napoli e quello di Puglia.

1166-1197

 

COSTANZA d'ALTAVILLA (1154-1198), imperatrice di Germania e regina di Sicilia. Ereditò dal padre, il re Ruggero II, il regno normanno dell'Italia meridionale

1197-1250

Svevi

FEDERICO II  di HOHENSTAUFEN (1194-1250), re di Germania (1212-1250), imperatore del Sacro romano impero (1220-1250) e, con il nome di Federico I, re di Sicilia (1198-1250). Figlio dell'imperatore Enrico VI e nipote dell'imperatore Federico I,  fu proclamato re di Sicilia (1198) sotto la reggenza della madre, Costanza.   Nel 1224 fondò . l'Università di Napoli

1250-1254  

 

CORRADO IV  (Andria 1228 - Lavello 1254), re di Germania (1237-1254), figlio di Federico II e ultimo grande imperatore della dinastia degli Hohenstaufen.

1258-1266

 

MANFREDI (1232-1266), principe di Taranto e re di Sicilia (1258-1266), figlio naturale di Federico II, imperatore del Sacro romano impero

1266-1285

Angioini

CARLO I d'ANGIO'  (? 1226 - Foggia 1285), re di Napoli e di Sicilia (1266-1285), capostipite della dinastia degli Angioini,       Nel 1266 sconfisse Manfredi a Benevento e nel 1268 fece prigioniero, mandandolo a morte, Corradino di Svevia, nipote di Manfredi e ultimo discendente della dinastia sveva degli Hohenstaufen.   Ottenne quindi dal papa l'investitura del Regno di Napoli

1285-1309

CARLO II  d'ANGIO’  detto lo Zoppo (1248 –1309) Figlio di Carlo I d’Angiò

1309-1343

ROBERTO I  d'ANGIO'   (1278 – 1343)  Figlio di  Carlo II d’Angiò 

1343-1382

 

GIOVANNA I d'ANGIO'  (1326 -  1382), regina di Napoli (1343-1381). Figlia di Carlo di Calabria e di Margherita di Valois, succedette all’avo Roberto I d'Angiò. Nel 1333 sposò Andrea d’Ungheria, che venne assassinato due anni dopo in una congiura.  

1382-1386

Angioini

Durazzo

CARLO III di DURAZZO (? 1345 - Budapest 1386), re di Napoli e, come Carlo II, re d'Ungheria.   Nel 1380 il papa Urbano VI, detronizzata Giovanna che aveva appoggiato l'antipapa Clemente VII, lo incoronò re di Napoli a Roma. Fatta imprigionare e  uccidere Giovanna nel 1382, dovette quindi difendersi contro le pretese al trono di Napoli di Luigi d'Angiò, fratello di Carlo V.

1386-1414

LADISLAO I di DURAZZO (1377-1414) figlio di Carlo III.  Durante il suo regno,  Napoli fu occupata da  Luigi II d’Angiò  

1414-1435

 

GIOVANNA II   D'ANGIO'-DURAZZO  (1371-1435), regina di Napoli (1414-1435),  sorella di Ladislao I.        Il suo regno,   governato di fatto dai favoriti Giovanni Caracciolo (detto Sergianni) e Muzio Attendolo Sforza, fu lasciato in balia di nuove lotte dinastiche tra Aragonesi e Angioini.

1435-1442

Angioini

RENATO I d'ANGIO'  (1409-1480).  Ultimo sovrano della dinastia angioina

1442-1458

Aragonesi

ALFONSO I D'ARAGONA Alfonso V il Magnanimo (1396-1458), re d'Aragona e di Sicilia (1416-1458) e, con il nome di Alfonso I, re di Napoli.      Unita la Sicilia al Regno di Napoli, trasferì l'intera corte nella città partenopea.

1458-1494

 

FERDINANDO I  D'ARAGONA detto Ferrante (1431-1494), re di Napoli (1458-1494). Figlio illegittimo di Alfonso V d'Aragona.       La sua ascesa al potere venne ostacolata dal pontefice Callisto III, che considerava Napoli un feudo della Chiesa, e dagli Angioini: 

1494-1495

ALFONSO II D'ARAGONA (1448-1495)

1495

Invasione

Francese

CARLO VIII di VALOIS  (1470-1498), re di Francia (1483-1498).   Nel 1495 entrò vittorioso a Napoli, ma presto gli stati italiani si coalizzarono in una lega antifrancese e lo obbligarono alla ritirata. Carlo morì mentre preparava una nuova campagna militare.

1495-1496

Aragonesi

FERDINANDO II D'ARAGONA  detto Ferrandino (1467-1496)

1496-1501

FEDERICO I D'ARAGONA (1451-1504)

1503-1516

FERDINANDO III D'ARAGONA  detto il Cattolico (1452-1516).  re d'Aragona come Ferdinando II (1479-1516), re di Castiglia come Ferdinando V (1474-1504), re di Sicilia come Ferdinando II (1468-1516), re di Napoli come Ferdinando III (1504-1516.   Ultimo sovrano della dinastia aragonese 

1516-1555  

Spagnoli

CARLO IV   (1500-158) imperatore come Carlo V, re di Spagna come Carlo I, d’Ungheria come Carlo II e di Napoli come Carlo IV

1555-1598

FILIPPO II  (1527 - 1598), re di Spagna  

1598-1621

FILIPPO III  (1578-1621),  re di Spagna 

1621-1665 

FILIPPO IV  (1605-1665), re di Spagna.       Durante il suo regno vi fu la ribellione organizzata da Masaniello a Napoli nel 1647.

1665-1700

CARLO V   (1661-1700) re di Spagna come Carlo II e di Napoli come Carlo V

1700-1707

Borboni

FILIPPO V di BORBONE (Versailles 1683 - Madrid 1746), re di Spagna (1700-1746), primo re della dinastia dei Borboni  

1707-1711

Austriaci

GIUSEPPE I  (1678-1711),  imperatore del Sacro romano impero. 

1711-1734

 

CARLO VI  (1685-1740), imperatore del Sacro romano impero (1711-1740),  re di Spagna e Ungheria  come Carlo III, re di Napoli come Carlo VI.  Succedette al fratello Giuseppe I. Emanò la prammatica sanzione con la quale assicurò la successione imperiale alla figlia primogenita, Maria Teresa.

1734-1759

Borboni

CARLO VII di  BORBONE  (1716-1788), come carlo III re di Spagna;  con il nome di Carlo VII, re di Napoli e Sicilia e come Carlo I, duca di Parma .   Nel 1759, quando salì sul trono di Spagna, lasciò i possedimenti italiani al figlio Ferdinando  

1759-1799

 

FERDINANDO IV  di BORBONE    (Napoli 1751-1825), come Ferdinando I re delle Due Sicilie (1816-1825), già Ferdinando IV, come re di Napoli (1759-1806, 1815-1825) e Ferdinando III come re di Sicilia (1806-1815).    

gen-giu 1799

Repubblica

Partenopea

REPUBBLICA PARTENOPEA. Fu proclamata il 23 gennaio 1799 dopo che l'esercito francese comandato dal generale Championnet vinse le ultime resistenze borboniche.    Il governo provvisorio che si insediò, del quale fecero parte Melchiorre Delfico, Domenico Forges Davanzati e Mario Pagano, esponenti dell'Illuminismo meridionale, adottò radicali provvedimenti contro i fidecommessi e le primogeniture.    La repubblica fu travolta dai sanfedisti capeggiati dal cardinale Fabrizio Ruffo di Bagnara e appoggiati da una squadra navale inglese al comando dell'ammiraglio Horatio Nelson (23 giugno). Per volontà dell'ammiraglio Nelson e della regina Maria Carolina d'Asburgo-Lorena furono violati i patti sottoscritti dai giacobini con Ruffo, che garantivano la salvezza ai difensori della repubblica:    Sul trono fu reinsediato Ferdinando IV di Borbone.

1799-1806

Borboni  

FERDINANDO IV  di BORBONE.  Ritorno  dopo la breve parentesi repubblicana

806-1808

Periodo

Napoleonico

GIUSEPPE II  BUONAPARTE  (1798-1844) Fratello maggiore di Napoleone, nel 1806 fu nominato da questi re di Napoli

1808-1815

 

JOAQUIN MURAT  (1767-1815) Nel 1808 succedette a Giuseppe Bonaparte sul trono di Napoli.   Costretto ad abdicare in seguito a due sconfitte, tentò la riconquista del regno, ma fu catturato dai Borbone e fucilato.

1815-1825

Borboni 

FERDINANDO IV  DI BORBONE. Ritorno  dopo la  parentesi  napoleonica

1825-1830  

FRANCESCO I di BORBONE  (Napoli 1777-1830)

1830-1859

 

FERDINANDO di BORBONE  (1810-1859).  Sotto il suo regno fu potenziata la marina mercantile e inaugurata la prima ferrovia italiana, la Napoli-Portici (1839).

1859-1860

FRANCESCO II DI BORBONE   (1836-1894) Ultimo sovrano della dinastia dei borbone 

1860-1878

Piemontesi

VITTORIO EMANUELE II SAVOIA-CARIGNANO  (1820-1878),  primo re d'Italia  

878-1900

UMBERTO I SAVOIA-CARIGNANO  (844-1900) 

1900-1922

 

VITTORIO EMANUELE III SAVOIA-CARIGNANO (1869-1947),   Divenne re d'Italia dopo l'assassinio del padre, Umberto I; dopo la caduta del governo liberale, per evitare una guerra civile assecondò l'instaurazione del regime fascista Nel 1943 fece arrestare Mussolini e aprì le trattative con gli Alleati. 

1922-1945

Periodo Fascista

BENITO MUSSOLINI  (1883-1945),  uomo politico, fondatore del fascismo italiano.   Il passaggio al vero e proprio regime fascista avvenne dopo che Mussolini rivendicò alla Camera la responsabilità politica dell'assassinio di Giacomo Matteotti.  il Partito nazionale fascista, divenne preponderante nella società e nelle istituzioni.       Mussolini promulgò le leggi “per la difesa della razza”, con le quali i circa 70.000 ebrei italiani venivano banditi dalla vita civile.  La sconfitta italiana nella seconda guerra mondiale  segnò la fine del fascismo

Maggio 1946

Fine  Della Monarchia

UMBERTO II SAVOIA-CARIGNANO (1904-1983), re d'Italia per solo un mese, alla vigilia del referendum popolare che avrebbe decretato la vittoria della repubblica.  Il 13 giugno dello stesso anno, dopo i risultati del referendum istituzionale, abbandonò Roma e si ritirò in  Portogallo.

1946 -1948

Repubblica Italiana

ENRICO DE NICOLA (capo provvisorio dello stato) (1877-1959), giurista e uomo politico italiano. Fu deputato della sinistra liberale durante l'età giolittiana, quindi presidente della Camera (1920-1923) e senatore dal 1929.  Durante il fascismo non svolse attività politica.  Ripreso un ruolo attivo nel 1944, svolse opera di mediazione tra i partiti antifascisti e la Corona, e quindi ricoprì la carica di capo provvisorio dello stato tra il 1946 e il 1948.  Istituita la Corte costituzionale, nel 1956 ne divenne il primo presidente.

1948-1955

 

LUIGI EINAUDI  (1874-1961), economista e uomo politico.    Fu membro della Costituente e nel 1948  fu eletto come primo presidente della Repubblica italiana.

1955-1962

GIOVANNI GRONCHI  (1887-1978), politico italiano,  presidente della Repubblica. 

1962-1964

ANTONIO SEGNI (1891-1972), politico italiano, presidente della Repubblica,  si dimise nel 1964 in seguito a una grave malattia.

1964-1971

GIUSEPPE SARAGAT (1898-1988), politico italiano e presidente della Repubblica (1964-1971).  Emigrò in Svizzera durante il fascismo. Nel dopoguerra organizzò la scissione dei socialdemocratici dal Partito socialista italiano (PSI), in contrasto con la politica di unità d'azione con i comunisti perseguita da Nenni, dando vita al Partito socialista democratico italiano (PSDI).

1971-1978

 

GIOVANNI LEONE  (1908-2001), uomo politico italiano e professore universitario, fu deputato per la Democrazia cristiana nella Costituente e poi fino al 1967, fu eletto presidente della repubblica nel 1971.  Nel 1978, a pochi mesi dalla scadenza del mandato, si dimise in seguito a uno scandalo che lo coinvolse con vari esponenti del governo e del suo partito,  pur respingendo le accuse.

1978-1985

 

SANDRO PERTINI (1896-1990), uomo politico italiano, presidente della Repubblica.  Arrestato dal regime fascista nel 1926, per aver aiutato Filippo Turati a fuggire in Francia, trascorse alcuni mesi in prigione e poi lasciò l'Italia.  Rientrato clandestinamente, fu incarcerato di nuovo nel 1928 e dopo sette anni di detenzione fu condannato al confino a Ponza e Ventotene.  Liberato nel 1943, militò fra le file della Resistenza;  venne arrestato dai tedeschi ma riuscì a evadere è divenne  uno dei massimi dirigenti del Comitato di liberazione nazionale.     Diede alla sua presidenza una forte impronta democratica, sapendo suscitare simpatie e consenso in larga parte dell'opinione pubblica.

1985-1992

 

FRANCESCO COSSIGA (Sassari 1928), uomo politico italiano.  Eletto nel 1985 alla presidenza della Repubblica, negli ultimi anni del suo mandato assunse più volte posizioni molto nette sulle vicende politiche e sociali, esprimendo critiche dirette alla classe politica e alla magistratura. In un clima di consensi e di accuse, culminate in quella di attentato alla Costituzione formulata dai partiti di opposizione al governo, si dimise un mese prima della scadenza del mandato.   

1992-1999

OSCAR LUIGI SCALFARO (Novara 1918), politico italiano e  magistrato e poi presidente della Repubblica.

1999

 

CARLO AZEGLIO CIAMPI (Livorno 1920), economista e politico italiano, presidente del Consiglio (1993-1994), presidente della Repubblica dal 1999.    Membro della Resistenza, funzionario della Banca d'Italia dal 1946, fu governatore per l'Italia della Banca mondiale. Governatore dlla Banca d’Italia dal 1979al a993.

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 01-06-04