Annunci

                               

 

            

  

www.opartigiano.it, perché "uno dei più alti piaceri, nella conversazione non volgare, è sentire che uno stesso grado di calore anima tutte le intelligenze presenti. Allora soltanto, le parole prendono il suono della sincerità e danno a chi le proferisce e a chi le ode il supremo diletto..."

      

 

          

State molto attenti con i vostri sogni,

perché corrono il rischio di avverarsi!

Leo Buscaglia

                                                                    

 

 

Presentazione del libro

FELTRINELLI - Caserta, 20 Aprile 2015 ore 17,30

 

"Dalla Teoria alla Pratica.

Un'esperienza politica staminale a Nord di Napoli"

 

 

 

 

  

 

12 Dicembre 2014, E' nato il Teatro Comunale "E. De Filippo"

Città di Crispano..

 

L'apertura del Teatro

  

I Risultati del Sondaggio popolare..

 

     

 

Novembre 2014, nasce il Teatro Comunale a Crispano (NA)

Partecipa anche tu al "battesimo" ..

Manifesto

 

 

  

 

Comune di Crispano

Provincia di Napoli

AUGURI  2014

 

 

                                     

 A Crispano il Centro-Sinistra

Dice basta al Populismo becero!   

Il Manifesto

           

 

  

    

Con la Farmacia Comunale si può eliminare l'IMU sulla prima casa…?!!

 

 

 

 

 

        

  

    

Comune di Crispano

Provincia di Napoli

Lettera aperta

    

  

Una Scuola, la Poesia della Politica..

Manifesto del Centro-Sinistra

   

    

COMUNE DI CRISPANO

Convegno 25 Ottobre 2012

E-governance in Provincia di Napoli:

Buone pratiche, Ricerca, Innovazione e Sviluppi occupazionali

Locandina

 

    

 

 

Crispano, Settembre 2012

 

Cambio delle deleghe di metà consiliatura

 

 

Documento del Coordinamento del Centro-Sinistra

 

 

 

Lettera di Nunzio Cennamo sul

 Progetto "La Città che Vogliamo"

Lettera aperta al Sindaco di Crispano

       

      

         

COMUNE DI CRISPANO

Caffè Letterario in Villa Comunale - Edizione 2012

 

   

  

COMUNE DI CRISPANO

 

Approvazione in Consiglio Comunale

Bilancio Partecipativo 2012

    

  

 

Presentazione Risultati

BILANCIO PARTECIPATIVO 2012

Interverrano:

Prof. Riccardo Realfonzo – Economista –Assessore al Bilancio Comune di Napoli
Prof. Giuseppe Limone – Filosofo - Seconda Università degli Studi di Napoli
Prof. Alfonso Villani – Sociologo - Università degli Studi del Molise
Dott. Raffaele Del Giudice – Ambientalista - Presidente ASIA

 

Il manifesto

     

LA RELAZIONE

BILANCIO PARTECIPATIVO 2012

 

 

 

   

Il Centro-Sinistra denuncia

chi con il populismo

ed una caccia alla streghe

rovina l'immagine di Crispano

Il Manifesto

Crispano, 10 Giugno 2012

 

   

 

 

COMUNE DI CRISPANO

Presentazione collana
Ministero per i beni e le attività culturali

“Alle origini di Minerva trionfante”

       

Venerdì 11 Maggio -ore 17,30

Sala Consiliare "R. Galante" - CRISPANO

Il manifesto dell'iniziativa

Un articolo di giornale sull'iniziativa

Lo speciale VIDEO

    

      

    

 

 

COMUNE DI CRISPANO

 

Bilancio Partecipativo 2012

 

Il questionario

 

Partecipare è un servizio civile!

www.crispano.gov.it

 

Alessandro Urzì - Crispano. È partita la campagna per il secondo bilancio partecipativo (2012) del Comune di Crispano. Dieci giovani, assunti attraverso borse lavoro con un compenso di circa 1.000 euro, per due mesi sottoporranno un questionario a circa 3.500 famiglie, per conoscere bisogni, idee e proposte che saranno inserite, dopo essere state analizzate, nel bilancio partecipativo 2012. Dopo il successo dello scorso anno, in cui il 77% delle famiglie contattate (2.150 su un totale di 3.500) ha partecipato con interesse alla stesura del bilancio 2011, l’amministrazione guidata da Carlo Esposito «ha ritenuto opportuno ripetere l’esperimento – sottolinea l’assessore alle finanze Nunzio Cennamo – confortata dal fatto che l’intera cittadinanza ha partecipato alla campagna dello scorso anno, con interesse, tanto è vero che due famiglie su tre hanno chiesto di essere coinvolte anche quest’anno nelle scelte dell’amministrazione comunale. La democrazia partecipativa, infatti, sembra raccogliere quel disagio civico e politico che la velocità e la complessità di questo tempo provocano nella persona in quanto cittadino. Con il bilancio partecipativo si tenta di costruire una città dal punto di vista di chi la vive». Anche quest’anno ci sarà un apposito capitolo in cui il cittadino, avendo a disposizione un ipotetico fondo di 100mila, potrà indicare quali proposte di spesa ritiene più utile per il bilancio 2012. Dalla manutenzione della rete fognaria, all’istituzione di una navetta di servizio pubblico per il paese, all’installazione di pannelli solari sugli edifici pubblici, ad azioni volte al miglioramento dell’arredo urbano. Inoltre sarà sottoposto alle famiglie un questionario con domande su come orientare le scelte dell’amministrazione. In particolare, su come utilizzare gli spazi pubblici e le strutture abusive, se investire in impianti energetici «puliti», se coinvolgere i cittadini nella redazione del nuovo Puc, se istituire o meno le strisce blu nel centro cittadino, su come destinare le strutture della zona Pip, se convertire la Tarsu in un servizio e quindi pagarla non più a metro quadro, ma in modo proporzionato alla produzione di rifiuti e se realizzare «un orto sociale» per produzioni biologiche.  (fonte: Il Mattino, sabato 12 Maggio 2012)

 

 

        

 

Il Centro-Sinistra Unito

contro la cattiva informazione

che produce danni alla Comunità di Crispano

Il Manifesto

Crispano, 24 Marzo 2012

   

   

 

COMUNE DI CRISPANO

Crispano. Continua il cammino verso la digitalizzazione

 

 

 

 

 

Presentazione del libro

 

Caro sindaco,

parliamo di biblioteche.

 

Con l’Autrice

Antonella AGNOLI

 

Locandina dell’evento

 

 

 

 

La macchina del fango

non si ferma..

 

Non è facile resistere a tali forme di attacchi che da un lato mirano ad esasperare gli animi

e dall’altro a distrarre l’attenzione dei cittadini dai problemi reali.

 

 

I MANIFESTI DEL CENTRO SINISTRA UNITO

 

 

La macchina del fango

 

La città che Vogliamo

 

 

 

 

 

 

 

 

Caffè Letterario

 

Politique, Démocratie, Révolution...

 Plus ça change, plus c'est la même chose?

 

(Politica, Democrazia, Rivoluzione...

Più si cambia, più è sempre lo stesso?)

 

Saluti del Sindaco CARLO ESPOSITO

 

Interverrano:

 

Dott. Oreste Scalzone “agitatore filosofico”

Prof. Giuseppe Limone “poeta e filosofo”

Ph.D. Leandro Limoccia “giurista e nonviolento”

Dott.ssa Pina Montesarchio “maestra e filosofo”

Ph.D. Nunzio Cennamo “ingegnere di modelli sociali”

 

Villa Comunale - CRISPANO

Giovedì 15 Sett. 2011 ore 20,30

 

Il Manifesto  

 

 

 

 

 

C.V.D.

"La macchina del fango" si è palesata

 

Il Documento denuncia del Centro-Sinistra

 

Crispano, 16 Luglio 2011

 

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MANIFESTO DEL CENTRO-SINISTRA

“La passione delle Donne nella Politica”

Crispano, 11 Luglio 2011

MANIFESTO

 

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MANIFESTO DEL CENTRO-SINISTRA

"Per fare il vino ci vuole anche l'uva"

Crispano, 01 Luglio 2011

MANIFESTO

 

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LA MACCHIA DEL FANGO

 

 

VIDEOINTERVISTA A NUNZIO CENNAMO

SULLA "MACCHINA DEL FANGO"

GIA' TEORIZZATA DA ROBERTO SAVIANO

    

 

MANIFESTO POLITICO DEL CENTRO SINISTRA

Crispano, 17 Giugno 2011

  

  

 

 

 

Manifesto sul Bilancio 2011 approvato dal Comune di Crispano

 

 

Approvata la prima finanziaria

aperta al contributo dei cittadini

 

   

Crispano. Primo esempio di democrazia diretta in provincia di Napoli. Il Consiglio Comunale di Crispano ha approvato il primo bilancio partecipativo della sua storia: una finanziaria costruita nel rispetto del patto di stabilità, con il contributo dei cittadini. Sono state 2200 le famiglie che hanno risposto ad un questionario, elaborato dal Comune, indicando le priorità da inserire nel bilancio 2011, con il 70 per cento che ha chiesto all’ente locale di migliorare l’erogazione dei servizi, mentre solo il 30 per cento ha chiesto, invece, di realizzare grandi opere pubbliche. L’erogazione dei servizi, infatti, è stata la parte più corposa di un bilancio di circa 10milioni di euro, di cui 9 tra spese correnti e spese in conto capitale ed uno per servizi alla cittadinanza e borse lavoro. La parte del leone (180mila euro) è spettata alla realizzazione del tratto viario via Moro-via Kennedy; 60mila euro - cifra raddoppiata rispetto all’anno scorso - per l’assistenza e al trasporto dei disabili; 50mila euro alle scuole, 16mila euro per la manutenzione di fognature e rete idrica, 10mila euro per l’incremento della raccolta differenziata, 15mila euro per le Guardie ambientali, 12mila euro per bonus alle famiglie che hanno più di 4 figli, mentre 50mila euro sono stati destinati alle borse lavoro, con le quali saranno realizzati altri servizi, come la costituzione di una task force per la lotta all’evasione, la manutenzione del verde e altro. Tutte richieste dei cittadini che l’assessore al ramo, Nunzio Cennamo, ha inserito nel bilancio di quest’anno. Tra le opere pubbliche approvate per il 2011, il prolungamento di via Genova ed il rifacimento di varie strade cittadine. «Tra gli obiettivi futuri - ha affermato il sindaco, Carlo Esposito - la realizzazione di un edificio scolastico per la scuola superiore, di una centrale di energia alternativa e di una fattoria biologica su due lotti della zona Pip, da dare in comodato d’uso gratuito ai giovani». «Questo bilancio - ha sottolineato l’assessore Cennamo - è il frutto di una partecipazione democratica della cittadinanza che, con la formula del bilancio partecipativo, si è resa protagonista del governo del territorio».
 

(29/06/2011, Il Mattino)

 

 

  

 

 

 

E' OPERATIVA LA RETE WIFI

 


Crispano – Con la convenzione stipulata con alcune ditte della zona, è partito ufficialmente il servizio “Internet gratis per tutti”. Lo ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa, l’assessore all’innovazione tecnologica, Nunzio Cennamo. Una rete internet, senza filo (wireless) che offre gratuitamente il servizio d’accesso alla rete comunale a tutta la cittadinanza. Due i punti di diffusione del segnale: il palazzo municipale e la torre dell’acquedotto, nei pressi del cimitero. Da queste antenne partirà un segnale a 360 gradi che potrà essere captato dalle abitazioni, attraverso un ricevitore, che sarà consegnato dalla Maxfon Campania srl, che ha curato il servizio per il costo di 20mila euro, alle tre ditte che hanno stipulato la convenzione con il Comune: Novinet, via Cavour 9, Elettrotelefonia, via Provinciale e Digital Technology, via Provinciale Crispano-Fratta. Il cittadino, che non pagherà alcun canone, potrà ritirare, ad un costo di 95 euro l’attrezzatura, presso le ditte convenzionate, dopo aver compilato una scheda con i dati personali, ed installarla o farsela installare nella propria abitazione, nel caso di villette mono o bifamiliari, o nel condominio. Inoltre, la Maxfon, in via sperimentale, ha installato anche tre Hot Spot, liberi e gratuiti nella villa comunale, in piazza Falcone e Borsellino ed in piazza Trieste e Trento, in modo da consentire ai cittadini, muniti di telefonino, di collegarsi via internet. Ma non è finita qui, perché il Comune, per consentire l’accesso anche a chi non possiede un computer, ha istituito degli internet point presso il Municipio e la biblioteca comunale. Sul portale del Comune, infine, saranno indicate le caratteristiche del servizio, i nomi e gl’indirizzi delle ditte concessionarie, nonché le istruzioni per l’uso e la relazione tecnica di conformità alle norme antinquinamento elettromagnetico. “Si tratta di un passo indispensabile – ha commentato l’assessore Cennamo – per superare quelle barriere digitali che troppo spesso dividono le fasce sociali più deboli dal mondo di Internet. Non esiste, infatti, un’idea di servizi in rete per i cittadini, senza l’erogazione di Internet gratis per tutti. Si tratta di un salto tecnologico per il Comune di Crispano che sta continuando con un processo di ottimizzazione tecnologica, curato sempre dalla Maxfon, che prevede la riduzione degli sprechi inerenti le bollette telefoniche ed una nuova grande rete comunale di fonia e dati, per alimentare la casa comunale, la biblioteca e le due scuole del territorio, con un abbattimento dei costi per l’Ente di circa settemila euro l’anno”. Inoltre, a breve, dovrebbe partire un progetto simile, per ridurre i costi legati alla pubblica illuminazione ed al servizio di erogazione elettrica di tutte le strutture comunali.

(18/06/2011, Il Mattino)

  

 
 

  

DOCUMENTO POLITICO

Osservazioni volte alle dimissioni dal Consiglio Comunale – Comune di Crispano

Crispano, 3 Giugno 2011

  

Intervento di Libera Democrazia -Consiglio Comunale del 27/10/2010

 

  

  

 

 

Auguri,

1° Maggio 2011

 

Il manifesto

 

 

 

  

COMUNE DI CRISPANO

 

Relazione del Primo Bilancio Partecipativo

 

  

Assemblee Rionali e Convegno

per presentare i risultati del

Primo Bilancio Partecipativo

  

CONVEGNO

Domenica 17 Aprile 2011 - Ore 11,00 

Sala Consiliare “Raffaele Galante” 

Via Pizzo delle Canne – Crispano (NA) 

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ASSEMBLEE RIONALI CON I CITTADINI 

- Martedì 19 Aprile 2011 – Ore 19:30 – Rione Madonnelle - Via Firenze; 

- Mercoledì 20 Aprile 2011 – Ore 19:30 – Rione Cappuccini - Centro Sportivo Campioni del Mondo; 

- Martedì 26 Aprile 2011 – Ore 19:30 – Rione Acquedotto - Via Venezia; 

- Venerdì 29 Aprile 2011 – Ore 19:30 – Centro - Piazza Falcone e Borsellino

  

Locandina

    

        

 

Antenne sul municipio:

Internet gratis per i cittadini

   

Crispano. Dopo la realizzazione del nuovo portale web, continua il salto tecnologico del Comune di Crispano, con Internet gratis per tutti. A fine mese partirà la realizzazione di una rete internet senza filo (wireless) che offrirà gratuitamente il servizio d’accesso alla rete internet a tutta la cittadinanza. Il gestore delle telecomunicazioni che garantirà il servizio, per un costo di circa 20mila euro, è la Maxfon Campania. Il progetto prevede l’installazione di un centro base presso la casa comunale, più cinque antenne ponte per la captazione del segnale che saranno dislocate in alcune strade e piazze della cittadina a nord di Napoli. Gli interessati potranno fornirsi di un ricevitore da applicare al proprio computer o a una rete. Inoltre, il Comune, per consentire anche l’accesso a chi non possiede un computer installerà presso il Municipio, nella biblioteca e in alcuni punti strategici della cittadina degli internet point, accessibili a tutti, sempre gratuitamente. «Si tratta di un passo indispensabile - commenta l’assessore alle innovazioni tecnologiche, Nunzio Cennamo - per superare quelle barriere digitali che troppo spesso dividono le fasce sociali più deboli dal mondo di Internet. Per questo abbiamo pensato di creare una rete di servizi per i cittadini grazie all’erogazione di Internet gratis per tutti». Ma non è finita qui, perché, nei prossimi mesi, saranno attuati, attraverso la Maxfon, processi di ottimizzazione tecnologica, per ridurre gli sprechi inerenti le bollette telefoniche. Si realizzerà una nuova grande rete comunale di fonia e dati per alimentare la casa comunale, la biblioteca e le due scuole del territorio, con un abbattimento dei costi per l’Ente di circa settemila euro all’anno. Un progetto simile sarà anche realizzato per ridurre i costi legati alla pubblica illuminazione e al servizio di erogazione elettrica di tutte le strutture comunali. In pratica l’amministrazione comunale sta cercando di utilizzare tutte le nuove tecniche a disposizione sul mercato per ottimizzare le spese. Questa linea porterà anche la realizzazione, verso al fine di febbraio, di una «serra» informatica-fotovoltaica dove verranno illustrate tali tecniche agli studenti e a chi ne voglia sapere di più. Intanto, tra alcune settimane, i cittadini che non hanno un computer o l’accesso a Internet, potranno usufruire gratuitamente del servizio grazie ad alcuni «punti» organizzati dall’amministrazione comunale.

 

(19/01/2011, Il Mattino)

 

 

 

 

Comune di Crispano

Provincia di Napoli

 

Consiglio Comunale Straordinario

05 Gennaio 2011

 

A Crispano un giovane di 39 anni, Carmine Cannillo, è stato ucciso durante i festeggiamenti di Capodanno e un ragazzo 17enne, Francesco, è stato ferito alla gamba. Il Consiglio Comunale ha deliberato all'unanimità un documento che condanna l'uso delle armi e ogni forma di violenza ed illegalità. Il documento è stato anche affisso come manifesto sulle mura della Città.

 

Una breve osservazione in CC di Libera Democrazia 

 

 

 

 

 

Crispano: Conferenza del sindaco di inizio anno

Informatizzazione


Crispano. È un sette il voto che il sindaco di Crispano, Carlo Esposito, dà ai primi otto mesi della sua amministrazione. In pratica un’autopromozione. Alla conferenza di inizio anno che si è tenuta nell’aula consiliare del palazzo municipale, il primo cittadino ha illustrato le attività messe in campo dal suo esecutivo per rispondere ai bisogni dei cittadini e migliorare la qualità della vita. Il clou della conferenza ha riguardato il salto tecnologico che il Comune ha fatto in questi otto mesi con il contributo tecnico dell’assessore Nunzio Cennamo. «Quattro - ha detto il sindaco - sono gli obiettivi già raggiunti in questa prima fase: la realizzazione a costo zero per il Comune di sistemi di arredo urbano tecnologicamente avanzati con l’installazione di pannelli fotovoltaici e videocamere nei punti principali della città, corredati da orologi elettronici, cestini, lampade a Led e panchine, in modo da creare un sistema ecosostenibile e armonioso». «Quindi - ha continuato a enumerare il sindaco - la realizzazione del nuovo portale web; l’attuazione di processi di ottimizzazione tecnologica per ridurre gli sprechi, come nel caso delle bollette telefoniche, con un risparmio di circa 7000 euro all’anno e la digitalizzazione dei servizi amministrativi, a partire, per esempio, dal protocollo informatico e da tanti altri software utili per offrire ai cittadini servizi in tempi celeri».

 

(04/01/2011, Il Mattino)

 

 

 

 

C O M U N E D I CRISPANO
Provincia di Napoli

BORSE DI STUDIO PER STUDENTI UNIVERSITARI
“LA CITTA’ DEL SOLE”
Anno Accademico 2009/2010

-
Avviso

 
- Bando (Scadenza 28-1-2011)

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Messaggio Augurale 2011 -Amministrazione Comunale -

 

   

  

Auguri,

Buon Natale e Felice 2011..

    

Leggete, se potete,

la lettera che questo partigiano ha scritto alla figlia

 

 

Manifesto di Auguri - Libera Democrazia

 

    

 

Telecamere in strade finanziate dai privati

Si garantiranno tanti servizi in cambio di spazi pubblicitari

 

Crispano. Un servizio di videosorveglianza, a costo zero per il Comune, attraverso la concessione, a titolo sperimentale, di ventidue spazi pubblicitari «intelligenti» ed «ecosostenibili» da disseminare su tutto il territorio comunale, è stato approvato dalla giunta municipale, guidata dal sindaco Carlo Esposito. Con questo provvedimento l’amministrazione vuole realizzare, da un lato, un innovativo motivo di arredo su tutto il territorio, dall’altro, erogare servizi integrati alla cittadinanza a costo zero. Con questi spazi pubblicitari, tecnologicamente avanzati ed energeticamente autonomi, il Comune di Crispano intende garantire alla città diversi servizi, come la pubblicità istituzionale, un capillare servizio di video-sorveglianza wireless, un servizio aggiuntivo di raccolta dei rifiuti, il potenziamento della rete della pubblica illuminazione e, nel contempo, intende sensibilizzare la cittadinanza verso l’uso delle fonti rinnovabili e delle nuove tecnologie, per ottenere servizi nuovi per il territorio. L’iniziativa, che sarà realizzata a costo zero per l’amministrazione, è il frutto della collaborazione tra l’assessore all’innovazione tecnologica e alle fonti rinnovabili, Nunzio Cennamo e l’assessore al decoro urbano Giuseppe Frezza. «I rivoluzionari impianti, ideati dall’Ente locale - ha commentato l’assessore Cennamo - conterranno un pannello fotovoltaico, completo di sistema di accumulazione, un orologio, un cestino, una lampada led, uno spazio pubblicitario e una telecamera wireless. Il progetto sarà realizzato da un soggetto privato che si occuperà della costruzione e della gestione di questi spazi pubblicitari e in cambio l’ente locale rinuncerà sia alla tassa sulla pubblicità che a quella sull’occupazione del suolo pubblico. Questo è il primo caso di una pubblica amministrazione che, con intelligenza gestionale, mira a realizzare servizi complessi e costosi, senza nessun onere per l’amministrazione e quindi per i contribuenti».

 

(7/12/2010, Il Mattino)

 

 

 

 

Il Comune promuove il censimento dei bisogni.

 
Crispano. Al via il progetto: «Cittadinanza attiva». Una campagna di sensibilizzazione dei cittadini, volta al censimento di bisogni, idee e proposte che verranno inserite all’interno del primo bilancio partecipativo del Comune di Crispano. Dodici studenti universitari, reclutati attraverso un bando pubblico, lavoreranno per tre mesi, con un compenso di 400 euro mensili, per 4 ore al giorno, girando casa per casa e sottoponendo un questionario a tutte le famiglie di Crispano, circa 5mila su una popolazione di 15mila abitanti. Il questionario, diviso in tre sezioni riguarda test sull’indice di gradimento dei servizi erogati dal Comune, sulle priorità strutturali della cittadina, utile ai fini dell’elaborazione delle strategie d’intervento dell’amministrazione e sul come vincolare una specifica voce di spesa, pari a 50mila euro, attraverso un’opera pubblica o l’erogazione di un servizio particolare. I questionari, inoltre, potranno essere compilati anche in via telematica sul portale del Comune. «Questo è il primo esperimento, in provincia di Napoli, di democrazia diretta, in cui il cittadino - ha affermato l’assessore all’innovazione ed al bilancio, NUNZIO Cennamo - contribuisce all’orientamento politico-amministrativo del Comune, per realizzare una città a misura di chi la vive. Le proposte, le idee, ricavate dai test faranno parte del bilancio 2011, che dovrà essere uno strumento partecipato e condiviso da tutti i cittadini. Con quest’esperimento - ha aggiunto l’assessore Cennamo - proveremo a costruire nuove forme di governo, dove le scelte, come ad esempio una variante al piano regolatore o la destinazione d’uso di un edificio pubblico, saranno sempre partecipate e condivise». Il progetto rientra nel più vasto programma, che coinvolge circa 70 persone, e che mira a dare l’opportunità a tutti coloro che sono fuori dal mercato del lavoro di avvicinarsi allo stesso, attraverso la realizzazione di progetti di pubblica utilità.

(28/10/2010, Il Mattino)

 

Mappatura del territorio (fonte Comune di Crispano)

Test Bilancio partecipativo (fonte Comune di Crispano)

 

 

 

   

 

 

Crispano,

Crisi economica e Città eco-sostenibile

 

Gruppo Consiliare PD, 16 Ottobre 2010

 

   

 

Crispano
Sottotetti illegali, il Comune blocca le vendite

 

 

Crispano. D’ora in poi i sottotetti non abitabili non saranno più autonomamente commerciabili, perché è stato inserito l’obbligo del vincolo di pertinenzialità con l’immobile cui sono funzionali. Lo ha deciso all’unanimità il consiglio comunale, che ha modificato l’articolo 34 del regolamento edilizio, per «evitare - ha detto il sindaco Carlo Esposito - qualsiasi forma di speculazione edilizia. La modifica dell’articolo 34 - ha aggiunto il primo cittadino - è stato il frutto di un buon lavoro svolto con il concorso di tutti i gruppi consiliari che con serietà e impegno hanno provveduto alla stesura del nuovo regolamento in materia di sottotetti. Una bella novità per i cittadini, che avranno un nuovo regolamento edilizio - ha aggiunto l’assessore Nunzio Cennamo - moderno, funzionale, concertato, condiviso, sintesi di anni di lavoro, all’insegna della legalità e della trasparenza e contro ogni forma di speculazione edilizia, che ci consente di dire che quest’amministrazione è stata capace di trovare la giusta sintesi tra le istanze del territorio e la norma legislativa». Con la modifica dell’articolo 34, sono state anche aumentate d’alcuni centimetri le dimensioni dei sottotetti, sempre restando nei limiti prescritti dalla legge. Infine, nell’articolo 34 è stata inserita anche una norma per le nuove costruzioni e cioè che le stesse, per avere l’abitabilità, dovranno rispondere a criteri di sostenibilità ambientale ed ecologica. Insomma, con la modifica dell’articolo 34, che era una delle priorità del programma elettorale del sindaco Carlo Esposito, si è posto un freno alla commercializzazione dei sottotetti, indipendentemente dall’immobile di pertinenza. Un fenomeno molto diffuso a Crispano, che spesso sconfinava nella mera speculazione edilizia.

(11/10/2010, Il Mattino)

 

 

 

 

Crispano

Una settimana tra spettacoli e cultura

 

Una settimana di eventi culturali e per il tempo libero è stata organizzata dall’amministrazione comunale di Crispano guidata dal sindaco Carlo Esposito. La kermesse «Vivi la villa» rientra nelle manifestazioni programmate nell’ambito del «Settembre a Crispano», che vede coinvolte una decina d’associazioni ambientaliste e culturali. Si comincerà lunedì 13 con il torneo di bocce e le eliminatorie del torneo di calcetto, per proseguire la sera con una sfilata di moda dei migliori stilisti campani. La kermesse proseguirà martedì 14 con l’elezione di miss Crispano e mercoledì 15 con un’estemporanea di pittori locali e la presentazione del libro del filosofo Rino Malinconico dal titolo «Brindisi a don Giovanni», con la partecipazione di Giuseppe Limone, docente di filosofia del diritto della Sun, e di Eduardo Roccatagliata, presidente della biblioteca locale. Chiuderanno la serata due partite del torneo di calcetto ed una serata teatrale, a cura dell’associazione «Talita Kum». Si proseguirà giovedì 16 con la rappresentazione di una serie d’antichi mestieri in via d’estinzione; venerdì 17 ci sarà un revival con fotografie e canzoni delle feste del Giglio degli ultimi cent’anni. La manifestazione si concluderà sabato 18 e domenica 20 con le finali del torneo di calcetto, con spettacoli dedicati ai bambini e con il cabaret dei noti volti televisivi: Rosalia Porcaro ed il duo Antonio e Michele. Costo della manifestazione, circa 20mila euro. Ideatore della kermesse il sindaco Esposito che, insieme alla giunta ed al consiglio comunale, ha voluto unire «tutte le intelligenze al suo fianco e l’intera città per creare un evento in un luogo fortemente identificativo per la comunità».

 

(10/09/2010, Il Mattino)

 

  

 

 

 

 

Crispano

Addio vecchi lampioni, arrivano gli impianti fotovoltaici

 

Volta pagina il Comune di Crispano in materia di risparmio energetico. Da settembre saranno installati sugli edifici pubblici della cittadina impianti fotovoltaici. Non solo, sempre a fine estate, il Comune parteciperà ai progetti dell’Enea «Lumìere e Smart city» che prevedono un risparmio energetico sull’illuminazione pubblica del 50%, con la diminuzione, nelle ore notturne, dell’illuminazione sostituendo le attuali lampade con quelle a basso consumo. Lo ha annunciato l’assessore alle politiche energetiche e all’innovazione Nunzio Cennamo durante i lavori del convegno, promosso dal Comune di Crispano, sul tema: «La città futura: innovazione tecnologica, sviluppo sostenibile e ricerca di nuovi modelli di civiltà». Si sono confrontati: Giuseppe Limone, fondatore dell’associazione: «AmicaSofia» e docente della Federico II; Mario Annunziato, coordinatore del progetto «Lumiere e Smart city» dell’Enea; Raffaele Del Giudice di Legambiente Campania. Per tutti i partecipanti un solo messaggio: impegnarsi a creare città sostenibili.

 

(30/07/2010, Il Mattino)

 

 

 

 

 

Vorrei che la vita

 

Vorrei che la vita da oggi regalasse a ciascuno di noi, nel segno della speranza, l´intelligenza dei bordi. L´intelligenza dei bordi è la capacità di guardare le cose non nella piattezza del presente ma nello sviluppo complessivo e radicale che ci riguarda come esseri umani indissolubilmente intrecciati. L´intelligenza dei bordi non è miope e non è egocentrica: essa guarda contemporaneamente vicino e lontano e sa della rete inestricabile che ci tiene insieme, a turno, nel presente e nel futuro. Essa virtuosamente sa della catastrofe. Essa rastrema l´inutile e restituisce l'essenziale. L´intelligenza dei bordi è intelligenza della rotazione delle cose che ci fa sentire uguali non per omologazione ma per turnazione di esseri umani distinti che passano tutti, in tempi diversi, per i medesimi luoghi. In questo tempo di crisi epocale ci è più facile, forse, capire che cos´è l'intelligenza dei bordi e l´intelligenza della rotazione. Essa scava nella vicenda il modello, nell´involucro il nucleo, nel temporale l´intemporale e nella complessità indistinta la semplicità dei nessi radicali che si erano celati. Essa può sembrare farci apparire solo l´effimero ma, all´opposto, potenzia la percezione delle cose che, nel loro effimero, si caricano all´improvviso di una luce più profonda e più grande. L´intelligenza dei bordi e della rotazione è, nel fondo, l´intelligenza della semplicità. Forse la crisi può avere oggi, se riusciamo a far maturare la virtù ad essa adeguata, la capacità di farci cogliere nel tempo una perenne struttura e nelle vicende che mutano il senso permanente della nostra appartenenza a una condizione comune. Forse, la radice della crisi è stata di tutto ciò la dimenticanza essenziale. Forse la sua possibile riscoperta oggi è come il vento di tramontana, che spazza il superfluo e fa stagliare improvvisamente dal vivo le cose e le loro connessioni. L´intelligenza dei bordi e della rotazione può farci estrarre, per tutti e per sempre, dalla miseria la ricchezza e dalla accumulazione cieca dei rapporti la civiltà. Forse, nel tempo della velocità, una raffinata e moderna coscienza epistemologica può esserci ora essenziale. Forse, nel tempo degli sprechi insipienti, una lontanissima tradizione francescana, in senso laico e credente, non ci è mai stata tanto stranamente vicina. Forse, la più recente sapienza vichiana dei nessi fra i tempi e le generazioni non ci è stata mai così straordinariamente connaturale, noi malgrado e nonostante ciò che pensiamo di noi. Occorre un lampo improvviso per illuminare, nella notte, i rapporti fra le cose. In questa nostra stagione epocale forse questo lampo è avvenuto. Ciò significherà, se ne siamo capaci e se un´adeguata intelligenza dei bordi ci aiuta, l´apertura possibile di una civiltà della speranza per poter generare, forse davvero, una speranza della civiltà. Con questo augurio dato a noi tutti e a ciascuno di noi, uno per uno guardati, esprimo il mio affetto e il mio legame.
 


Giuseppe Limone

(Seconda Università degli Studi di Napoli)

 

 

 

 

 

 

La città futura è "la città che Vogliamo"

 

A Crispano alcune tra le più prestigiose “intelligenze” locali e nazionali proveranno a costruire insieme alla cittadinanza un incontro educativo-riflessivo sul tema: “La città futura: innovazione tecnologica, sviluppo sostenibile e ricerca di nuovi modelli di civiltà”.

Sarà un giorno particolare per Crispano che vedrà tra le mura della sua Sala Consiliare concorrere la Seconda Università di Napoli, l’ENEA, la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Legambiente e AmicaSofia nel disegnare quella che, uno dei protagonisti dell’evento, il Prof. Giuseppe Limone, definirebbe “la città interetnica”. L’evento politico-culturale si terrà giovedì 15 luglio 2010 alle ore 19,00 nella Sala Consiliare intitolata a “Raffaele Galante”. Si discuterà del progetto dell’ENEA chiamato “smart city”, delle nuove strategie definite in ambito europeo per favorire interventi mirati allo “sviluppo sostenibile”, di innovazione tecnologica, di fotovoltaico e, più in generale, di nuovi “modelli di civiltà”. Introdurrà i lavori il Sindaco della città Carlo Esposito cui va attribuita, insieme a Nunzio Cennamo, la paternità dell’evento. Tra i relatori ci saranno, appunto, il Prof. Giuseppe Limone – Seconda Università di Napoli e Socio Fondatore di “AmicaSofia”-, il Dott. Mauro Annunziato – ENEA – Coordinatore Progetto Lumière e Smart City-, il Dott. Raimondo Orsini – Direttore della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile –, il Dott. Raffaele Del Giudice - Direttore di Legambiente Campania – e i due Ingegneri Carlo La Sala e Nunzio Cennamo che si confronteranno sulla loro diversa visione del come progettare “la città futura”.

 

 

Comune di Crispano

Provincia di Napoli

 

 

 Giovedì 15 Luglio 2010 - Ore 19,00

Crispano, Sala Consiliare "R. Galante"

 

Incontro

con la cittadinanza sul tema

   

“La città futura: Innovazione tecnologica,

sviluppo sostenibile e ricerca di nuovi modelli di civiltà”

 

 

Relatori:

Prof. Giuseppe Limone – Seconda Università di Napoli e Socio Fondatore di “AmicaSofia”-

Dott. Mauro Annunziato – ENEA – Coordinatore Progetto Lumière e Smart City-

Dott. Raimondo Orsini – Direttore della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile –

Dott. Raffaele Del Giudice - Direttore di Legambiente Campania -

Ph.D. Nunzio Cennamo - Seconda Università di Napoli -

Ing. Carlo La Sala - IPIA "Niglio" Frattamaggiore -

 

 

Introduce i Lavori

Il SINDACO    Geom. Carlo Esposito

   

Coordina i Lavori

Dott. Antonio Iazzetta – Direttore di Cogito -

 

 

 

Scarica il Manifesto

 

 

La città interetnica di Giuseppe Limone

  

 

 

 

 

 

 

 

Un incendio brucia l’attività commerciale

del Sindaco Carlo Esposito

 

L’altra notte si è incendiato il capannone industriale dove la famiglia del Sindaco Carlo Esposito operava da diversi anni nel settore della classificazione degli stracci. Nell’attesa di una qualunque risposta alle diverse ipotesi avanzate da parte degli organi inquirenti, in nome delle forze politiche che rappresentiamo, e sicuramente a nome dell’intera comunità locale, non ci resta che esprimere la nostra piena solidarietà ed essere vicini al primo cittadino Carlo Esposito, alla sua famiglia e agli operai che lavoravano in tale attività.

Ci auguriamo che non sia così, ma l’idea di una eventuale aggressione toglie il respiro democratico a questa Città e spinge la discussione politica in luoghi geometrici più complessi. Se l’incendio dovesse essere di natura dolosa, infatti, ciò significherebbe che fare politica attiva, in paesi come i nostri, oltre a richiedere generosità d’animo e passione, impone ai Partiti sempre più determinazione politica e solidarietà nell’esercizio della carta costituzionale.

La calda e “violenta” parentesi politica locale di questi mesi si è chiusa in un fuoco, divampato all’improvviso, forse appiccato da qualcuno, nella sede dell’esercizio del lavoro. Sicuramente l’accaduto sarà presto chiarito e speriamo che non si tratti di quella vile violenza perpetrata contro la legalità, la democrazia e quindi contro chi la rappresenta.

Auguri a Carlo Esposito, alla sua famiglia e ai suoi operai.

 

13, Luglio 2010

 

 

 

Crispano.

 

Quattro anni fa gli incendiarono l'auto. L'altra notte è andato a fuoco il capannone industriale per la lavorazione di stracci dell'azienda di famiglia del sindaco di Crispano Carlo Esposito, una lunga militanza nelle file del Pci , dei Ds e ora nel Pd, eletto per la seconda volta nelle ultime consultazioni. L'allarme è scattato poco dopo le tre della scorsa notte, quando alcuni residenti della zona di via Gramsci, svegliati da un fumo denso e da un odore nauseabondo che aveva invaso decine di abitazioni, vicine al capannone della azienda « Fratelli ESPOSITO di Francesco & C. sas» , hanno tempestato di telefonate la centrale operativa dei vigili del fuoco. In pochi minuti sono accorse le squadre dei distaccamenti di Afragola, Napoli e Scampia. I pompieri hanno impiegato circa due ore per avere ragione delle fiamme e hanno dovuto lavorare fino alle undici del mattino per spegnere i continui focolai. Sul posto i carabinieri della caserma di Crispano, diretta dal luogotenente Vincenzo Capoluongo. I fratelli del sindaco, da quando il primo cittadino è impegnato in politica, gestiscono da soli tutta l'attività di selezione e lavorazione degli stracci, inviati poi ai poli tessili. I danni sono ingenti. Le fiamme hanno carbonizzato, oltre a tutte le balle di stracci anche due muletti e diversi macchinari. E solo oggi, dopo la verifica dei vigili del fuoco, si potrà conoscere se anche le strutture portanti del capannone abbiano subiti danni tali da renderlo inagibile. La struttura è stata posta sotto sequestro dal magistrato che coordina le indagini. « Siamo distrutti - commenta Carlo ESPOSITO - trenta anni di lavoro in fumo. È vero che la struttura è coperta da una polizza assicurativa, ma questo non basta a farci stare sereni ed avere la voglia di continuare». Appassionato di jogging. fisico asciutto, passato indenne dallo scioglimento del consiglio comunale per la storia del boss Antonio Cennamo e della festa dei gigli, Carlo ESPOSITO si era ripresentato candito a sindaco nelle ultime elezioni, vincendo al primo colpo. «Non abbiamo ricevuto ne richieste estorsive e nemmeno minacce: le avrei denunciato subito. Quanto è accaduto mi lascia perplesso. Vorrei solo che i carabinieri facessero presto a scoprire, se incendio doloso c'è stato, i mandanti e i responsabili. Non credo, nel caso del dolo, che la pista porti a quella politica. Davvero non riesco a spiegarmi tutto questo». Diverse le ipotesi degli inquirenti. Pur non escludendo la pista della criminalità organizzata, seguono anche quella della gelosia del mestiere. L'azienda del sindaco, è infatti una delle tre a livello regionale, ad essere in possesso di tutte i permessi e autorizzazioni per il trattamento degli stracci, che pur essendo materiale di scarto muove un giro di affari davvero molto appetibile.

 

(m.d.c.  Il Mattino, 11 luglio 2010)

 

 

 

 

 

 

Comune di Crispano

Provincia di Napoli

 

Consiglio Comunale 16 Giugno 2010

Approvazione del bilancio di previsione 2010

 

Relazione

 

Sul sito del Comune di Crispano

è Pubblicato il Bilancio di previsione 2010 approvato in C.C.

 

 

  

 

 

NEWS

 

COMUNE DI CRISPANO


BANDO INSERIMENTO LAVORATIVO

E' indetto un bando  per 58 disoccupati /inoccupati e 12 studenti universitari cui sarà erogato un contributo di inserimento per la realizzazione dei seguenti progetti di pubblica utilità:   

1. Sistemazione e  arricchimento sito web comunale, rete informatica, servizi integrati per la cittadinanza

2. Sorveglianza ambientale

3. presa in cura verde pubblico

4. abbellimento edifici pubblici

I selezionati percepiranno  un contributo di € 400,00 forfettarie mensili, per una durata di tre mesi, a fronte dell’espletamento delle attività di cui al bando.

 

(Data di scadenza 17/06/2010)


Ufficio: SETTORE N. 6
Responsabile del Procedimento:

Esposito Maria Teresa - TEL 081/8341954
 


SCARICA IL BANDO

 

Modello di domanda

 

 

  

 

 

L'omertà...

(Crispano, 7 Giugno 2010)

 

Diceva Voltaire  “Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo”

A Crispano invece sono anni che attraverso esposti anonimi si esercita un locale potere politico omertoso che mira alla conquista del potere. Vorrei dire ai cari amici "extra-consiliari" che la Politica, quella del fare, quella che mira all'elaborazione, quella che ti chiede di "lavorare sodo", quella della ricerca di nuove soluzioni per migliorare la qualità della vita, quella che è "Madre" de la città Vogliamo.... Quella stessa Politica che chiede di metterci "la faccia" e di chiedere i voti su quella stessa faccia, quella non striscia come un verme velenoso.

 

Di seguito si riporta integralmente una lettera scritta alla Commissione Straordinaria nel 2007:

Alla Commissione Straordinaria

COMUNE DI CRISPANO

Ai Partiti tutti di CRISPANO

 

In questo paese assistiamo da diversi anni ad un “fenomeno” che sta minando l’attuazione dei valori e dei diritti Costituzionali. E’ un agire sistematico, ovvero che si ripete con continuità nel tempo, che di fatto riduce, empiricamente, il “linguaggio democratico” e separa, con l’assenza della comunicazione, la certezza del diritto dall’azione di governo della città.

Se si analizza la successione di questi dati, raccolti e correlati, si evidenzia nel “linguaggio democratico” un attacco alle primitive regole di sintassi e di semantica. L’assenza delle più elementari regole di sintassi, quelle tipiche degli atti amministrativi, è già stata rivelata in modo evidente dai processi giuridico–amministrativi che hanno condotto allo scioglimento del Consiglio Comunale. Non così evidente è invece l’assenza nel “linguaggio democratico” usato in questa città delle regole “semantiche”. Infatti, a differenza delle regole di “sintassi” queste non sono di facile analisi e/o constatazione. In questi casi si richiedono dati che spesso sono distinti nel rapporto causa-effetto ma fortemente correlati tra loro per “semantica democratica”. E’ un agire “anticostituzionale” che quasi sempre si esplicita nell’allontanamento diretto di soggetti politici “critici” attraverso l’uso di un consolidato agire, fatto di condizionamenti e/o attacchi alla persona, agli affetti.

Incarna un “linguaggio antidemocratico” ma non è un complotto o una congiura da sventare ma una forza che raffigura poteri forti. Allora, bisogna analizzare questi poteri forti, analizzarli scientificamente.

Il problema nel ripristino di un “linguaggio democratico” nella gestione “straordinaria” di una città è allora quello di individuare esattamente il loro punto di forza per contrapporsi in campo aperto. Nel senso che riconosciuto il fondamento della loro posizione, si pensa di sconfiggerli perché si propone un punto di vista più alto, più forte: quello della “democrazia”.

Crispano, 15 Marzo 2007

 


  

 

 

 

 

Comune di Crispano

 

AVVISO

sul Bilancio di Previsione 2010

 

Comunicato stampa

 

 

 

 

 

Ufo?

 

 

NAPOLI (30 maggio) - Un video pubblicato su YouTube mostra tre strane luci nei cieli di Casoria. Documento vero o una delle tante bufale del web? Ecco la descrizione al filmato fornita dall'autore : «Data 27/05/2010 alle ore: 01:01 dal balcone di casa mia notiamo questo fenomeno mai visto prima...capisco subito che non sono elicotteri, tantomeno aerei...volano in un modo strano e per essere così vicino strano che non facciano rumore...Saranno Caccia?? non credo...sono UFO!!!! Il giorno dopo mi fanno sapere che in una terra a Crispano hanno lasciato i segni in una terra abbandonata!!».

 

 

GUARDA IL VIDEO

(Fonte Il Mattino)

 

 

 

 

Ufo, continua il mistero a Crispano
Trenta segni nel mirino. Aperta inchiesta

 

 

NAPOLI (30 maggio) - Il mistero dell’incontro ravvicinato con gli ufo a Crispano. Sarebbero una trentina le figure geometriche, tra le quali una decina di cerchi, realizzate tre notti fa, in due campi di erba medica e fieno nella zona del campo sportivo di Crispano.
Il dato è emerso dai rilievi fotografici effettuati a bordo dell’elicottero dei carabinieri, che venerdì pomeriggio ha sorvolato in lungo e in largo tutta la zona interessata dal fenomeno dell’avvistamento di due sfere di colore arancione. Sulla vicenda, i militari della compagnia di Casoria, coordinati dal capitano Luigi Lubello, hanno aperto un fascicolo che, una volta completo, verrà inviato alla squadra speciale dell’aereonautica militare che si occupa di questi fenomeni nell’ambito del piano della sicurezza nazionale.
Una doccia fredda agli entusiasmi dei tifosi degli extraterrestri, però, è arrivata dall’Enav di Capodichino. Le apparecchiature radar dell’aeroporto napoletano non hanno rilevato nessuna anomalia nel periodo di tempo indicato dai tre operatori ecologici, che nella notte tra 26 e 27 maggio hanno dichiarato di aver visto quelle due sfere luminescenti sospese nel cielo di Crispano. 
Pura allucinazione? Nemmeno per sogno. Nei blog degli esperti Ufo impazza una feroce polemica. Se la tecnologia umana è arrivata a realizzare un aereo invisibile ai radar, figuriamoci chi compie viaggi interstellari cosa è capace di fare. In città, la percentuale di chi crede alla visita dallo spazio, sfiora il 90%. E il numero di chi è stato testimone di avvistamenti cresce in modo esponenziale.
«Due sere prima dell’avvistamento a Crispano - racconta N.L., 14 anni, di Frattamaggiore - ho visto dal balcone di casa mia, quelle due sfere luminose». Anche la signora Claudia D’Ambrosio ha la sua testimonianza. La sua abitazione confina con uno dei campi. 
«Quella notte ho notato una luce intensissima attraversare le tapparelle che erano tutte abbassate. Credevo che si trattasse del solito incendio di copertoni e plastica. E invece...». 
Nella Crispano «on the space», gli eroi del giorno sono i tre operatori ecologici che hanno dato inizio a tutta la vicenda, che ha preso tutta la città, facendo addirittura trascurare i preparativi per la festa del Giglio. E allora davvero credi che qui siano arrivati i marziani. 



Marco Di Caterino

(Fonte Il Mattino)

 

 

 

 

Napoli, sfere rosse e cerchi nel prato
Giallo su avvistamento Ufo

 

NAPOLI (28 maggio) - In cielo ha visto due grandi sfere di fuoco, poi a terra sono stati trovati cerchi concentrici. È giallo sul possibile avvistamento, da parte di un operatore ecologico, a Crispano, nel Napoletano, di oggetti non identificati in aria. La notizia ha fatto il giro del paese e molte persone si sono riunite nella zona, che ora viene transennata da carabinieri e polizia municipale, dove sono stati scoperti i «reperti» dell'avvistamento. 
Protagonista della vicenda un operatore ecologico di 42 anni che, alle 2 di notte, mentre stava raccogliendo i rifiuti in via Cancello ha visto - almeno questo ha riferito ai carabinieri - ad alta quota due sfere di colore rosso vivo di un metro ciascuna che, dopo essere rimaste immobili, hanno successivamente preso, con manovre veloci, direzioni opposte. 
In seguito ad un sopralluogo, i militari del nucleo radiomobile della compagnia di Casoria hanno trovato a terra, nella zona vicina allo stadio di Crispano, dei cerchi concentrici e tracce di schiacciamento dell'erba. 

Visionate le immagini di alcune telecamere di sorveglianza presenti in zona. Gli occhi elettronici puntati sul campo hanno registrato tutta la notte. Il giallo continua.

 

(Fonte Il Mattino)

 

  

 

 

Prende corpo il progetto de “La Città che Vogliamo”

di Arcangelo Munciguerra
 


“Nata a Crispano perché la Politica non è un comitato d'affari, ma Scienza applicata capace di edificare un domani migliore per i nostri figli”. Queste le parole poste a margine del libro “La Città che vogliamo” divenuto il programma del centro-sinistra di Crispano. Queste le parole che l’attuale assessore al bilancio ed all’innovazione Nunzio Cennamo aveva in mente già due anni fa, quando diventò per la prima volta consigliere nell’amministrazione del compianto Raffaele Galante. Queste le parole che lo stesso Sindaco Carlo Esposito ha fatto proprie rendendole essenza del programma politico. Il passaggio dalle parole ai fatti è sempre cosa alquanto ardua ed è nella concretizzazione delle stesse che ci si rende conto di quanto un’amministrazione sia capace di “edificare un domani migliore per i nostri figli”.

L’iniziativa tenutasi venerdì 21 maggio, nell’aula consiliare del comune di Crispano tende a testimoniare proprio l’impegno che l’amministrazione sta cercando di profondere per la costruzione di una società diversa. Il Convegno dal titolo “Principi di organizzazione e orientamenti politici in previsione di spesa ed entrata” ha avuto come perno fondamentale della discussione il Bilancio Partecipato. Fortemente voluto dall’assessore Nunzio Cennamo, il quale ha offerto una spiegazione tecnica sull’importanza del bilancio partecipato e sul ruolo di sensibilizzazione e di condivisione che l’amministrazione ha il dovere di ricoprire : “E’ necessario partire da un’analisi sistemica degli elementi che possono permettere una migliore gestione delle entrate pubbliche in funzione degli obiettivi di spesa. In questi momenti di crisi è necessario che la macchina amministrativa funzioni al meglio per riuscire ad erogare servizi migliori con uno spreco minore di soldi pubblici. E’ necessario altresì che siano gli stessi cittadini, attraverso apposite consultazioni a stabilire quali siano i loro bisogni principali”. Dello stesso parere il Presidente della Commissione Pianificazione - Contabilità Economica, Vincenzo Cennamo: “E’ necessario riuscire ad essere virtuosi nella gestione dei fondi. Il fatto di dover produrre un bilancio a giugno ci impedisce però di avere una visione più ampia, tuttavia abbiamo previsto alcune innovazioni capaci di farci fare un salto in avanti, parlo del wi-fi pubblico, gratis per tutti i cittadini e del bonus universitario”. Entusiasta il Sindaco Carlo Esposito che nonostante sia consapevole del periodo difficile al quale vanno incontro le famiglie del nostro hinterland è ottimista riguardo alle capacità della sua giunta di poter risollevare Crispano: “Quest’anno la nostra città avrà 400.000 euro in meno da gestire,a causa dei tagli della Finanziaria del Governo Centrale, nonostante ciò cercheremo di farcela e di organizzare delle assemblee di quartiere nelle quali cercheremo di individuare i bisogni primari, in modo tale da soddisfare questi per primi. Fortunatamente possiamo gestire un fondo di risparmio di 300.000 euro dell’ambito n. 7. Fondi che devono essere destinati al sociale ma che invece di conferire sottoforma di un umiliante reddito di cittadinanza, saranno distribuiti attraverso progetti mirati.”

" Pazienza e lavoro, perché il compito è gigantesco e nient'altro ci può salvare. ", queste le parole di Gadamer con cui si apre “la Città che Vogliamo”, queste le parole che sembrerebbero aprire la nuova amministrazione targata Esposito.


 (  Fonte www.napolinord.com  -Sabato 22 maggio 2010- )

 

 
 

 

Comune di Crispano

Provincia di Napoli

 

Incontro con la cittadinanza sul tema

 

”Bilancio Comunale 2010 a Crispano:

I Principi di Programmazione e gli orientamenti politici

 in previsioni di spesa ed entrata”

 

Carlo EspositoSindaco di Crispano

Nunzio CennamoAssessore alla Programmazione Economica – Bilancio - Innovazione

Vincenzo CennamoPresidente della Commissione Pianificazione - Contabilità Economica

 

Venerdì 21 Maggio 2010 - Ore 19,30

Sala Consiliare “Raffaele Galante”

 

Una sintesi dell'incontro

 

 

 

 

 

Resistenza-Liberazione
25 Aprile 2010

 

 
Per entrare nel significato del 25 aprile non si può non costruire un nuovo binomio Resistenza-Liberazione.
Il concetto di Resistenza, oggi, va inteso come conflitto non violento verso una società ingiusta e poco equa; “c’è sempre da resistere a qualcosa, a certi poteri, a certe promesse, a certi servilismi...” (Enzo Biagi).
Direbbe Giorgio La Pira occorre allargare il concetto di Resistenza per definire una “nuova grande guerra”, pienamente compatibile con la “famiglia umana”, volta a sradicare dalla faccia della terra i mali della fame, delle miserie, delle malattie, delle diverse forme di tirannie e dell’ignoranza.
Alla “Resistenza” segue la “Liberazione” che quindi diviene la predisposizione di complessi e operativi strumenti di giustizia e di equità. Da qui la genesi del progetto “La Città che Vogliamo”.
In un piccolo paese come Crispano, l’idea di Liberazione si trasforma nella volontà politica del Centro-Sinistra di realizzare un laboratorio politico-culturale in cui sperimentare nuovi strumenti di governo per realizzare quella che Antonio Gramsci definiva “l’attività della città futura”.
 

 

Libera Democrazia

 

Il volantino

 

 

 

 

 

 

Risultati delle Elezioni Comunali

28 e 29 Marzo 2010

 

PD    75,21 %

CRISPANO PER LA LIBERTA'   24,78 %

Totale VOTANTI  82,47 %

 

Adesso possiamo sperare

di poter vedere i nostri figli

camminare a piedi nudi

per le strade de

"La città che Vogliamo"

 

Consiglieri Comunali Eletti

Sindaco Carlo Esposito

Maggioranza

Barra Antonio

Capasso Luigi

Casaburi Sossio

Castiello Anna

Cennamo Marina

Cennamo Nunzio

Cennamo Vincenzo

De Luca Annunziata

Esposito Vincenzo

Frezza Giuseppe

Mazzara Enrico

Vitale Michele

Vitale Pasquale

 

 

 

Minoranza

 

Cennamo Pietro

Di Micco Renato

Di Micco Roberto

Granata Antonio

La Sala Carlo

Nocera Giuseppe

Trasparente Mariangela

 

 

 

 

 

 

MAI contro le persone,

SEMPRE per

"La Città che Vogliamo"

 

 

 

CRISPANO

Elezioni Comunali  28 e 29 Marzo 2010

 

Manifesto del Centro-Sinistra

per

"La Città che Vogliamo"

IL MANIFESTO POLITICO

Crispano, 27 Febbraio 2010

 

 

 

Il Centro-Sinistra

per

"La Città che Vogliamo"

 

 

Blaise Pascal

"Democrazia: non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, 

si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto."

   

Crispano, 20 Febbraio 2010

 

  

    

 

 

Amministrative 2010

  

A Crispano il clima politico è ansioso, ricco di probabili colpi di scena, nulla è già prestabilito! A tenere alta la tensione in questi giorni è il documento politico di Rifondazione Comunista indirizzato al PD, che di seguito riportiamo integralmente, il quale sostanzialmente pone il PD di fronte ad una scelta: optate per una sigla partitica da cartello elettorale oppure per un’icona ricca di contenuti, progetti e uomini?

    

Documento politico relativo agli incontri bilaterali

PD - Rifondazione Comunista

 

Crispano, 9 Febbraio 2010

 

 

  

 

 

 

 

Auguri

a chi cerca il cielo e intanto lavora la terra..

 

Il manifesto

 

   

  ODIO IL CAPODANNO

 

"Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno.
Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.
Dicono che la cronologia è l’ossatura della storia; e si può ammettere. Ma bisogna anche ammettere che ci sono quattro o cinque date fondamentali, che ogni persona per bene conserva conficcate nel cervello, che hanno giocato dei brutti tiri alla storia. Sono anch’essi capodanni. Il capodanno della storia romana, o del Medioevo, o dell’età moderna. E sono diventati cosí invadenti e cosí fossilizzanti che ci sorprendiamo noi stessi a pensare talvolta che la vita in Italia sia incominciata nel 752, e che il 1490 0 il 1492 siano come montagne che l’umanità ha valicato di colpo ritrovandosi in un nuovo mondo, entrando in una nuova vita. Cosí la data diventa un ingombro, un parapetto che impedisce di vedere che la storia continua a svolgersi con la stessa linea fondamentale immutata, senza bruschi arresti, come quando al cinematografo si strappa la film e si ha un intervallo di luce abbarbagliante.
Perciò odio il capodanno. Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno. Nessun giorno preventivato per il riposo. Le soste me le scelgo da me, quando mi sento ubriaco di vita intensa e voglio fare un tuffo nell’animalità per ritrarne nuovo vigore. Nessun travettismo spirituale. Ogni ora della mia vita vorrei fosse nuova, pur riallacciandosi a quelle trascorse. Nessun giorno di tripudio a rime obbligate collettive, da spartire con tutti gli estranei che non mi interessano. Perché hanno tripudiato i nonni dei nostri nonni ecc., dovremmo anche noi sentire il bisogno del tripudio. Tutto ciò stomaca.”
 


(Antonio Gramsci, Gennaio 1916, l’Avanti!)
 

 

 

 

 

Stabilizzazione LSU

 

Rosalba Avitabile Frattamaggiore. È scesa in campo la Regione per finanziare per tre anni consecutivi, l’assunzione in sei Comuni della provincia di Napoli e uno della provincia di Avellino la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. Ieri mattina nell’aula consiliare del comune di FRATTAMAGGIORE c’è stata la firma in calce al protocollo d’intesa, tra gli enti locali e l’assessore regionale, Corrado Gabriele, che da via libera all’assorbimento di cento lavoratori socialmente utili nelle piante organiche municipali. Per ogni lavoratore assunto, la Regione, verserà ventimila euro all’anno per tre anni. Si è cominciato la settimana scorsa con i comuni acerrani, ieri mattina con quelli dell’area frattese, che prevede la stabilizzazione di 50 lsu, di Frattamaggiore, 15 lsu di Bacoli, 10 lsu di Melito, 5 lsu di Calvizzano, 6 lsu di Procida, 11 lsu di Montoro Superiore in provincia di Avellino e 10 lsu di Sant’Antimo. Gli Lsu da stabilizzare ieri dovevano essere 177, invece Frattaminore e Grumo Nevano, hanno deciso di non firmare per il momento il protocollo d’intesa per motivi burocratici. Mentre Crispano e Cardito hanno rifiutato categoricamente a priori il patto, perché su 44 lsu che ha Crispano, l’ente regionale ha proposto di stabilizzarne solo quattro lavoratori. «Una battaglia che gli lsu di Crispano portano avanti da anni» ha spiegato il consigliere Nunzio Cennamo. A FRATTAMAGGIORE il nodo degli lsu non è completamente risolto, nonostante la stabilizzazione. Ne resterebbero fuori altri 40. La copertura finanziaria di quarantacinque milioni di euro per tutta la regione Campania è prevista solo per tre anni, dopo saranno i Comuni a far fronte alle spese e alle nuove assunzioni. All’iniziativa erano presenti, oltre il sindaco di Frattamaggiore, Francesco Russo e l’assessore regionale, Corrado Gabriele, il consigliere provinciale, Enzo Del Prete, il sindaco di Calvizzano, Giuseppe Granata, il sindaco di Melito, Antonio Amente, il sindaco di Montoro Superiore, Franco De Giovanni - l’unico ad aver avuto i complimenti dai suoi lsu - il vice sindaco di Sant’Antimo, Massimo Natale, il commissario prefettizio di Bacoli, rappresentanti sindacali di Procida. 

 

Fonte Il Mattino, 15 dicembre 2009

 

  

 

  

Comune di Frattamaggiore

Progetto "Pedagogia in piazza"

16, 17 e 18 Dicembre 2009

  

"Pedagogia in piazza", nella sua prima edizione, rappresenta il desiderio da parte dell’Amministrazione di Frattamaggiore di costruire un momento di riflessione cittadina sull’esperienza educativa, già alta sul territorio cittadino.

Scrive il prof. Bruno Schettini, della Seconda Università degli studi i Napoli e Direttore di Pedagogia in piazza: "La Pedagogia, come la Filosofia, ha una domanda paradossale, e perciò imperitura, alla quale nessun secolo potrà mai dare risposta definitiva, perché è come un comando interiore indipendente dal colore, dalla fede, dall’etnìa, dalle idee, dal genere, dal grado di istruzione e cultura, dalla latitudine e dalla longitudine: Come essere libro, essere autonomi, essere se stessi responsabilmente" Ma, la libertà, l’autonomia, la crescita sono processi che rispondono ad una domanda di senso: come posso io, qui e ora, «essere libero», «essee autonomo», «essere in crescita», quindi cambiare? Queste sono domande che devono porsi tutti: gli educatori, gli insegnanti, i genitori, gli amministratori, i ricercatori, i sindacalisti perché questo vuol dire nutrire il desiderio di proporre continuamente la democrazia del sapere e della vita per sé e per gli altri."

"Pedagogia in piazza" vedrà per tre giorni alternarsi tavole rotonde, seminari, spettacoli teatrali e proiezione di film. Saggiando...Teatrando il Sud…Memorando…Canzonando…Educando…Navigando…Filmando il sud...

E' un'iniziativa che fa onore a Frattamaggiore e, quel che più conta, si inserisce bene in quel "Rinascimento del Meridione" che acquista valore e credibilità quando non è un’operazione di vertice ma qualcosa che sale dal territorio. Frattamaggiore è uno splendido esempio di mobilitazione di energie positive, tanto più che la geografia colloca Frattamaggiore, in quella periferia a nord di Napoli, ad appena 22 km da Casal di Principe , dunque in un contesto difficile.

Orbene, se tale è il contesto, a maggior ragione ha risalto la capacità di Frattamaggiore di guardare avanti e lontano, una capacità che, d'altronde, non è nata ieri.

 

Invito fronte

Invito retro

 

 

   

 

 

 

 

Intervento del Gruppo Consiliare "Libera Democrazia"

alla Cerimonia di Intitolazione della Sala Consiliare

al Sindaco Raffaele Galante

 

Per ricordare la vita di Raffaele Galante,
volevamo andare oltre, con voi, avanzando una tesi.
La tesi mira a dimostrare che in una piccola Città come Crispano, esiste un unico filo conduttore tra la politica, la poesia e il primo cittadino.
La parola chiave che li unisce è “sintesi
1. La Politica
La Politica non è un comitato d'affari, ma Scienza applicata che edifica un domani migliore per i nostri figli. Come spesso dice zio Biagio, la politica è un’arte nobile.
La politica, quindi,
è la sintesi tra la teoria e la pratica operatività.
2. La Poesia
La Poesia è l'arte di usare, per trasmettere il proprio messaggio, tanto il significato semantico delle parole quanto il suono ed il ritmo che queste imprimono alle frasi; la poesia ha quindi in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere emozioni e stati d'animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa.
La lingua nella poesia, infatti, ha una doppia funzione di vettore sia di significato che di suono, di contenuto sia informativo che emotivo.
A questi due aspetti della poesia se ne aggiunge un terzo, la sintesi, quando una poesia, invece che letta direttamente, viene ascoltata: con il suo linguaggio del corpo e il modo di leggere, il lettore interpreta il testo, dandogli, inevitabilmente, una dimensione teatrale.
3. Il primo cittadino
Il Sindaco, una volta eletto, non è più l’espressione di una sola parte politica, ma diviene il primo cittadino, l’uomo che si fa garante della carta dei diritti di cittadinanza.
Il Sindaco è quindi la sintesi politica di un governo che agisce, in ogni caso, nel rispetto delle regole e della pluralità delle idee rappresentate in Consiglio Comunale.
Raffaele Galante, era la sintesi.
Era un politico, era il nostro Sindaco,
era il verso e l'armonia che lo governa.

 

Libera Democrazia

Crispano, 5 Dicembre 2009
 

 

 

 

 

 

Manifesto Politico

Libera Democrazia

Avanziamo l'idea di un cantiere per

 "La Città che Vogliamo"

11 Novembre 2009

 

  

 

    

 

         

Programma

  

Libera Democrazia, che nel 2008 ha pubblicato e distribuito gratuitamente alla cittadinanza circa quattromila copie del libro “La Città che Vogliamo”, ancora una volta usa il Libro come elemento chiave nel suo agire istituzionale.

Come mai ancora una volta il Libro?

Il Libro è Lumaca, perché la lettura è sapore del viver lento.

Ci incoraggia l’idea di farvi partecipe di un’iniziativa che vuole fornire un’ulteriore occasione di crescita culturale sia per i nostri giovani che per quanti a loro beneficio profondono tutte le proprie energie.
La Cultura è un bene prezioso e lo è ancor di più quando perde la sua dimensione statica e diviene un modo d’essere. Anche i Luoghi della Cultura acquistano vitalità quando sono attraversati da fremiti e stimoli intellettuali diversi da quelli che sono loro istituzionalmente associati, per questo l’iniziativa è stata inserita anche tra gli eventi Ministeriali legati al progetto "Ottobre, piovono libri 2009" (Codice: A10B8356).

 

Per questi motivi, ci pregiamo di invitarvi alla Festa del Libro ove si terranno dibattiti, incontri con gli autori, caffé letterari e una fiera del libro. Il tutto si svolgerà nella palestra della Scuola Elementare dell'IC “S. Quasimodo” di Crispano (Na), sita in via Cardito, nei giorni di sabato 24 e domenica 25 ottobre 2009.

 

 

 

Gruppo Consiliare

Libera Democrazia
 

 

 

 

 

 

CRISPANO
"Area Pip, il Comune vuole l'immobilismo"


  
In qualità di ex Presidente ed oggi componente del Consiglio di Amministrazione della Società Consortile "Sviluppo Crispano" -consorzio di imprenditori interessati alla zona PIP di Crispano- voglio ribadire alcune considerazioni dopo il reportage sul degrado della zona Pip di Crispano e sull'immobilismo del consorzio, pubblicato da "Mosaico" sul numero del 5 settembre 2009 a cura del direttore Giovanni De Cicco.

Il consorzio "Sviluppo Crispano" si trova nel totale immobilismo, è privo di quel necessario e utile lavoro di squadra che serve per il definitivo decollo dell'area. In questi giorni c'è da definire anche il suo futuro; infatti, attualmente il consorzio è composto da 37 soci, di cui solo 13 risultano assegnatari e proprietari dei lotti di terreno nella zona Pip, ciò comporta una difficoltà di funzionamento nell'assemblea dei soci, visto che i 13 soci non rappresentano certamente la maggioranza e quindi non possono prendere iniziative immediate né possono progettare soluzioni per il decollo del Piano di Insediamento Produttivo.
Ad oggi l'organismo è rimasto così come l'ho lasciato quando ero Presidente e nonostante le numerose sollecitazioni il Comune non delibera la revoca della graduatoria che comporterebbe l'esclusione dal consorzio degli imprenditori che hanno rinunciato all'assegnazione del terreno.
Inoltre, non è stato ancora deciso nulla sulla superficie da edificare, sull'indice di copertura, sugli oneri concessori e sulla tipologia dei manufatti. Tutti noi proprietari già di un lotto siamo i primi a chiedere il rinnovo dei vincoli urbanistici, ormai scaduti da tempo, affinché  l'Amministrazione presto possa indire un nuovo bando di partecipazione a disposizione di quegli imprenditori realmente interessati ad investire in città e quindi al decollo della nostra area Pip.

La mia storia è emblematica. Ho presentato una richiesta di concessione edilizia a Giugno e non ho ancora ottenuto una risposta dall'Ufficio Tecnico. Eppure, in un periodo di forte difficoltà economica, bisognerebbe incentivare e premiare imprenditori che, nonostante tutto, mostrano coraggio e determinazione nel realizzare un progetto di sviluppo che, tra le altre cose, aiuterebbe anche numerosi giovani crispanesi con la nascita di nuovi posti di lavoro.

Tutti noi, già proprietari dei lotti, chiediamo quindi una valida collaborazione all'Ente Comune, che invece mostra di non aver nessun interesse a realizzare quel progetto che potrebbe diventare in poco tempo l'unica vera realtà economica e produttiva del nostro paese.

20 Settembre 2009

 
Biagio Cennamo 

Componente CdA di "Sviluppo Crispano"

 

 

  

 

 

Raffaele Galante, la memoria

 

Raffaele Galante era come uno sguardo dolce ma forte, di quelli che poi ricordi e su cui pensi, rifletti e poi non dormi. Testa dura, disponibile con e per tutti. Spesso faceva lezione in silenzio, dava l’esempio, era per palati fini. Sapeva anche ascoltare in silenzio e successivamente ne faceva tesoro. A chi non manca Raffaele Galante? Noi di Libera Democrazia alla sua morte gli donammo una poesia, ma ora, come già abbiamo proposto in Consiglio Comunale, avanziamo la richiesta di decretare tra le azioni istituzionali dell’Ente Comune una “Scuola” per Pubblici Amministratori intitolata a lui. Lui, amava la Politica.
 


Crispano,  20 Settembre 2009

Nunzio Cennamo
 

 

 

A Raffaele

In silenzio,
ti sei alzato in punta di piedi,
come un gabbiano ipotetico.

In silenzio,
questa città ti è stata vicina,
come in una corrispondenza d’amorosi sensi,
celeste dote degli umani.

In silenzio,
sol chi non lascia eredità d’affetti
poca gioia ha dell’urna.

In silenzio,
ti vogliamo bene.


Libera Democrazia,

20 Maggio 2009

 

 

 

 

 

 

Crispano, Amministrative del 2010:

La svolta

   

E’ il caldo delle passioni che rende oramai i tempi maturi per dare una svolta alla politica locale.
A Crispano, la politica, resa ancora più debole dal dolore, è stata offesa, strappata, tirata da un lato dall’ignoranza dominante tra la classe politica locale e dall’altro da un popolo ormai distante.
Considerato il contesto, la via potrebbe risiedere nel determinare una soluzione elastica che tenga conto delle turbolenze che verranno da qui a breve, nel pieno della campagna elettorale.
Quindi, nessun corpo politico “meccanico”, rigido, chiuso nei suoi schemi, ma una soluzione elastica di avanguardia che porti brevemente al governo del paese nuove intelligenze capaci di disegnare un futuro sia da un punto di vista macro e micro-economico che culturale.
 

Crispano, 6 Luglio 2009

 

 

 

 

Modello e realtà

  

"Modello è lo schema tipico di un determinato fenomeno, di una determinata legge. Il succedersi in modo uniforme dei fatti permette di fissarne le leggi, di tracciarne gli schemi, di costruirne i modelli. Purché non si diano a queste astrazioni dell'intelletto valori assoluti, esse hanno una ragguardevole utilità pedagogica: servono mirabilmente per riuscire a collocarsi nel centro stesso dell'atto fenomenico che si svolge e va elaborando tutte le sue possibilità, tutte le sue tendenze finalistiche. E quando si è riusciti a compiere questo atto iniziale, il più è fatto: l'intelligenza riesce ormai a sorprendere il divenire del fatto, lo comprende nella sua totalità e quindi nella sua individualità. Il modello, la legge, lo schema sono in sostanza espedienti metodologici che aiutano a impadronirsi della realtà; sono espedienti critici per iniziarsi alla conoscenza e al saper esatto...."

 (MODELLO E REALTÀ, Antonio Gramsci)

 

 

 

 

ELEZIONI EUROPEE 2009

 

Facciamoci del male da soli!

Nessuna delle due supera il 4%

Rifondazione 3,4%

Sinistra e Libertà 3,1%

 

Risultati Europee

Comune di Crispano

Elettori:    9.216
Votanti:   5.571      60,44%
Schede bianche:    206        3,69 %
Schede nulle:     208         3,73 %

IL POPOLO DELLA LIBERTA'

 2.140    41,49 %

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 PARTITO DEMOCRATICO

1.810     35,09 %

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DI PIETRO ITALIA DEI VALORI

443      8,59 %

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UNIONE DI CENTRO

359      6,96 %

  -------------------------------
RIFOND.COM.

174     3,37 %

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 SINISTRA E LIBERTA'

99     1,91 %

  --------------------------------
LA DESTRA-MPA

51    0,98 %

  -------------------------------

 FIAMMA TRICOLORE

36       0,69 %

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LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BONINO

23        0,44 %

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LEGA NORD

14      0,27 %

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LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE

7        0,13 %

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FORZA NUOVA

1        0,01 %

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Quando il rimedio è peggiore del male

 
 
Crispano, 4 Giugno 2009
     

Nel libro “La Città che Vogliamo”, pubblicato nella precedente elezione comunale, noi abbiamo proposto che la spazzatura doveva essere pagata a peso o a persone come avviene in tutti i paesi Europei civilizzati, perché non sono le abitazioni a produrre la spazzatura ma le persone. Pertanto, in virtù del principio di buona fede, correttezza e ragionevolezza, riteniamo inapplicabile la normativa presa a riferimento dal PD e dal PDL, non solo per la sua difformità alla normativa Europea, ma perché a Crispano, moltissime abitazioni non dispongono del certificato di abitabilità, e parecchie fogne non sono state ancora collaudate dall’ufficio tecnico; pertanto le abitazioni non possono essere usate come parametro di riferimento fino a quando non saranno munite del certificato di abitabilità. 
Rifondazione Comunista, invita i cittadini e le forze produttive, ad “armarsi” sempre di più delle ragioni giuridiche per difendersi dagli abusi e dai soprusi, in applicazione all’art.1341 del codice civile, e invita la popolazione tutta a non lasciarsi dividere dagli inganni e dalle calunnie che si mercificano durante la campagna elettorale. 
L’Alternativa è provare a votare insieme affinché questa farsa elettorale si trasformi in una grossa occasione per spezzare la spirale del cattivo infinito, dove il rimedio si rileva peggiore del male stesso:
• Alla mancanza di parcheggi adeguati a norma, si rimedia multando i cittadini in difficoltà a parcheggiare la propria auto.
• Alla mancanza di criteri e di indirizzi nella gestione della Pubblica Amministrazione, si rimedia con l’effimero e con i volti dei candidati, a discapito delle idee e dei programmi.
• Nel campo della sanità, alla degenerazione delle cellule nel tessuto umano, si rimedia bombardando l’intero tessuto umano, provocando la morte delle cellule sane prima delle cellule degenerate.
• All’aumento della disoccupazione si rimedia con i licenziamenti e con la chiusura di fabbriche.
• Alla mancata attuazione della Costituzione si rimedia proponendone il cambiamento. 
Per questo, Rifondazione Comunista ti invita ad una Nuova Unità, finalizzata ad edificare un nuovo modello sociale e civile, già esistente in altri paesi Europei, per la piena attuazione della Carta Costituzionale, per l’emancipazione degli oppressi, per una società di liberi e uguali.
   

 Vota Comunista !!!

  
   

  

 

CRISPANO

  

ALESSANDRO URZÌ Crispano. Profondo cordoglio ha suscitato nella cittadinanza e nelle istituzioni locali, provinciali e regionali la dipartita di Raffaele Galante, sindaco di Crispano. Quarantasei anni, crispanese doc, lascia la giovane moglie: Maria Capasso e tre figli, di 8, 16 e 21 anni. Sindaco di CRISPANO dall'aprile 2008, a capo di una coalizione di centrosinistra, ha ricoperto la carica di assessore all'urbanistica dal '98 al 2005. Lunga la carriera politica, cominciata negli anni '90, quando fu eletto capogruppo consiliare dei diesse, che all'epoca erano all'opposizione. Dirigente regionale e leader locale del Pd, Lello, come lo chiamavano gli amici, è stato stroncato da un male incurabile, che lo ha colpito già da qualche tempo e che ha sempre affrontato con grande forza, coraggio e determinazione, dedicandosi completamente alla famiglia, al mandato di primo cittadino e di dirigente politico, cercando sempre nelle sue azioni di guardare innanzitutto al benessere dei suoi cittadini ed al rilancio del suo paese. Funzionario dell'Ansaldo da oltre 20 anni, si era messo in aspettativa, per dedicarsi completamente alla sua missione, cercando di fare uscire CRISPANO dal periodo grigio del commissariamento. I funerali, oggi 21 maggio, alle 10,30, nella chiesa di San Gregorio Magno, in via Lutrario

il Mattino, 21 maggio 2009

 

  
   

 

 

 

 

 

Consiglio Comunale

Comune di Crispano

28 Aprile 2009

 

Documento sull'ordine Pubblico

 

 

 

      

Crispano, 25 Aprile 2009
    
ALLE FRONDE DEI SALICI

E come potevano noi cantare
Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.

Salvatore Quasimodo

 

  

 

Elezioni Provinciali

6 e 7 Giugno 2009

 

Pasquale Grimaldi, Astrofisico, Docente.
E’ lui il candidato di Rifondazione Comunista alle Elezioni Provinciali del 6 e 7 Giugno nel collegio Frattamaggiore, Frattaminore, Crispano. Lo comunicano in una nota congiunta i segretari dei tre circoli, Angelo Salomone, Pietro Capuano e Nunzio Cennamo. “Il nostro candidato, Pasquale Grimaldi, garantisce una proposta alternativa per la Provincia di Napoli e pone l'attenzione sui temi del lavoro e della scuola”.
“Abbiamo chiesto a Grimaldi di contribuire con la sua candidatura – aggiungono i tre segretari - poichè rappresenta una scelta identitaria e di continuità nel percorso della Rifondazione del Partito. Il candidato di Rifondazione in questo collegio come il candidato alla Presidenza, Tommaso Sodano, rappresentano la vera alternativa per battere questa destra ultraliberista, populista, trasformista e autoritaria.”
Pasquale Grimaldi classe 1959 è laureato in Fisica, con specializzazione in Astrofisica ha collaborato con l’ Università di Napoli e con il National Solar Observatory (New Mexico, USA). Attualmente insegna Matematica e Fisica, presso l’Istituto Superiore Polispecialistico "Gandhi"di Casoria.
Grimaldi, da sempre vicino alla corrente della sinistra ingraiana del Pci, ha aderito sin dal 1991 al Movimento della Rifondazione Comunista poi Partito della Rifondazione Comunista, ricoprendo il ruolo di coordinatore, prima, e di segretario, poi, della sezione di Frattamaggiore del Partito.
Secondo Pasquale Grimaldi, “C'è bisogno di una ripresa del protagonismo sociale, quel protagonismo che deve essere la vera risorsa alternativa non solo rispetto a Berlusconi ma rispetto alle politiche delle destre chiunque le pratichi”.
“Dunque alla Provincia di Napoli e in Europa il 6 e 7 giugno - continua Grimaldi - con la Lista Comunista Anticapitalista costruita con Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Socialismo 2000 e Consumatori, insieme, proviamo a riaccendere la partecipazione, la speranza, la politica nel suo senso più alto di agire culturale, di percorso di liberazione umana e sociale”.

 

COMUNICATO STAMPA

PRC Frattamaggiore, Frattaminore, Crispano

 

 

 

 

Volantone delle MINORANZE

 

 

 

 

Zona PIP a Crispano

Consiglio Comunale del 20 marzo 2009

Il PD propone lo scioglimento del Consorzio

Volantino congiunto delle minoranze consiliari

   21 Marzo 2009

 

 

 

 

Dalla critica dell’economia politica

all’orizzonte della liberazione

sette riflessioni sull’identità comunista

 di Rino Malinconico

   

Documento-Manifesto

 

 

 

       

INVIDIA

di Giuliana Proietti

   

L'invidia è anzitutto un sentimento doloroso, che si impone spesso contro la propria volontà e del quale è difficile liberarsi attraverso riflessioni di tipo razionale.

L'invidia comporta infatti sentimenti negativi, che sfiorano il rancore, l'odio, l'ostilità verso chi possiede qualcosa che l'invidioso non ha. L'invidia agisce allora come un meccanismo di difesa, come un tentativo di recuperare la fiducia e la stima di sé stessi, attraverso la svalutazione di chi ha di più: in termini di fortuna, di successi personali, di possibilità economiche ecc…

Il sentimento dell'invidia è sempre stato condannato dalla società, tanto che essa è considerata, dal punto di vista morale, un 'vizio'. L'invidioso infatti ha il 'vizio' di svalutare le persone che percepisce come 'migliori' di sé e spesso non si limita al pensiero o alle fantasticherie di tipo aggressivo e distruttivo, ma cerca di danneggiare oggettivamente l'invidiato, ostacolandolo in ogni suo progetto o iniziativa. Egli infatti è 'colpevole', agli occhi dell'invidioso, per essere apprezzato e stimato dalla società più del dovuto, e comunque più di quello che l'invidioso desidererebbe, anche in confronto a sé stesso. La consapevolezza che il soggetto odiato a causa dell'invidia non nutra alcun sentimento negativo nei confronti dell'invidioso non migliora in quest'ultimo il rancore e l'ostilità provata. Quasi nessuno ammette di essere invidioso. Pochissime persone ne parlano apertamente, perché svelare questo sentimento è come rivelare al mondo la parte più meschina e vulnerabile di sé stessi, cosa che non fa piacere a nessuno, nemmeno a chi tende ad autodenigrarsi o a svalorizzarsi continuamente. Per questo motivo è più frequente osservare e analizzare l'invidia negli altri, piuttosto che nei propri pensieri e comportamenti.

 

Esistono poi due tipi di invidia : quella buona e quella cattiva.

L'invidia buona rappresenta comunque un sentimento doloroso, lacerante, che si prova nel vedere qualcun altro riuscire dove e come noi vorremmo per noi stessi, ma in questo caso non si provano sentimenti negativi di odio e rancore per l'invidiato, non si cerca di ostacolarlo, o di togliergli ciò che possiede o ha ricevuto in premio. L'invidia 'buona' corrisponde all'emulazione: un desiderio profondo di arrivare allo stesso livello dell'altro, anziché abbandonarsi allo scoramento o alla maldicenza e alla denigrazione dell'altro più fortunato. L'invidia positiva è dunque uno stimolo, una motivazione verso l'automiglioramento: colmando le proprie lacune e valorizzando i propri punti di forza, si cerca di somigliare sempre di più al modello vincente rappresentato dall'altro. Nella cultura americana questi comportamenti di emulazione, di invidia positiva, sono perfettamente accettati e vi è anzi una incitazione esplicita ad identificarsi con il vincitore.

Ciò non accade nelle culture latine, dove invece chi è più bravo o ha più fortuna non fa che umiliare gli altri, mettendo in evidenza l'altrui insufficienza, l'altrui sfortuna, generando malumori, complessi di inferiorità e desideri di rivalsa, anche con mezzi illeciti o illegali. L'invidia 'cattiva' è infatti quella che non prevede e non auspica null'altro che il male, la sfortuna e la definitiva sconfitta dell'odiato rivale.

 

 

   

 

Manifesto Politico

Libera Democrazia

Crispano, 30 Gennaio 2009

  

 

 

La Lumaca,

simbolo della Scienza della Politica della non violenza, non vive più sull'onda dell'entusiasmo come qualche mese fa, certa che il guaio non è che al mondo ci sono troppi sognatori, ma che ce ne sono troppo pochi. Come noi la pensava anche John Dewey che in tal senso diceva: “Ogni passo avanti nella scienza è partito da un nuovo spunto dell’immaginazione”.

Noi crediamo che la Politica non sia comitato d'affari, ma Scienza applicata che edifica un domani migliore per i nostri figli.

Noi crediamo in queste calde utopie e, come disse Gramsci, abbiamo il "brivido della passione".

Noi oggi siamo un gruppo di minoranza e quindi non realizzeremo la città che vogliamo:

·         Legalità e questione morale;

·         Internet senza filo gratis per tutti;

·         Laboratori cognitivi e spazi autogestiti;

·         La qualità totale nella Pubblica Amministrazione;

·         Il Bilancio Partecipativo come esempio di Democrazia partecipata;

·         Sviluppo occupazionale e culturale;

·         Riassetto del territorio e questione abitativa;

·         Metodo Thor e Nettezza urbana;

·         Una città con nuove architetture per una “diversa” normalità

 

Noi però siamo giovani e quindi abbiamo una accezione positiva della variabile “tempo”, e quindi siamo certi che realizzeremo nel prossimo futuro quello in cui crediamo; ma per ora, data la nostra posizione di minoranza, vi possiamo solo promettere, come diceva Don Milani, “che vi diremo sempre la verità di ogni cosa, sia che faccia comodo alla nostra ditta, sia che le faccia disonore.”

La Lumaca continuerà a vivere la vita con la serenità di chi ha con se ciò che serve:

Equilibrio, Ali e Amore

  

     

  

Ancora… riflessioni e bilanci

sul governo della città!

 

Questa giunta Municipale spesso si vanta di nascere e di voler crescere nel segno della continuità con la Giunta Esposito.

E’ vero, ci somiglia, ma forse è ancora peggio!

Una premurosa nota vogliamo porgerla anche all’Assessore ai Lavori Pubblici.

Sig Assessore, Vi vantate di aver espletato in data 25 novembre 2008 una gara di appalto per il rifacimento di strade e marciapiedi cittadini. Ma la determinazione di questa gara non era dei Commissari?

I Commissari sono andati via dal mese di aprile e Voi avete impiegato ben sette mesi per espletare una gara, le cui opere ancora non sono state realizzate, complimenti per l’efficienza e l’efficacia!

Sempre nel segno della continuità amministrativa, facciamo notare alle SSLL che ci sono ancora diverse strade che da venti lunghi e bui anni aspettano una semplice pubblica illuminazione, vergognatevi!

Perché non smantellare quel “mostro erto” in Via Cardito che paralizza mezzo paese?

Tanto quella bella idea  non serve più per adornare il palazzo Vitale, perche è stato distrutto!

Datevi da fare per la costruzione di case popolari, lo stato ha stanziato fondi ed a Crispano ci sono bisogni e zone per realizzarle!

Evitate di pensare soltanto all’edilizia speculativa, il comune di Crispano ha bisogno di strutture ed infrastrutture efficienti e non di essere ricolmato di colate di cemento.

Forse faremo la fine di un paese vicin…O..rta?

Alla Giunta ed al Sindaco Raffaele Galante consigliano di prendere, se non altro, spunto dal Comune di Sant’Antimo, che ha stanziato un Fondo Speciale per la creazione di nuove imprese artigiane e per l’incremento  dell’occupazione  (150.000 euro) ed ha esentato per tre anni i piccoli artigiani dal pagamento della TARSU

 Mentre a S.Antimo si pensa a come incentivare l’Economia e l’Occupazione

a Crispano

le minoranze aspettano ancora che il Sindaco si decida a convocare  il Consiglio Comunale per discutere della Zona Industriale!!!

    

I GRUPPI DI OPPOSIZIONE CONSILIARE

24 Gennaio 2009

  

 

    

FESTE, FESTINI E FESTICCIOLE

Neanche questo è più arte Vostra!

 

Le feste sono passate e quasi nessuno si è accorto che la Giunta Comunale ha speso più di 20.000,00 euro in Presepe vivente, auto-celebrazioni e altre piccole feste e festini.

Intanto sono trascorsi più di otto mesi di amministrazione e gli assessori comunali non hanno dato alcun segno della loro presenza.

CHI LI HA VISTI?

E ci riferiamo all’Assessore alla Pubblica Istruzione che oltre a non capire le dinamiche interne alle Istituzioni Scolastiche è perfino incurante dei piccoli problemi della scuola: lascia la scuola elementare della ex casa del fascio senza riscaldamento, la scuola media con i topi, qualche lavandino rotto e qualche aula che bisogna frequentare solo con l’ombrello!

Ci riferiamo all’assessore al Commercio al Decoro ed all’Arredo Urbano. Neanche ricordiamo più il suo nome. I cittadini si aspettavano almeno qualche fioriera per le strade, invece le strade fanno bella mostra solo di erbacce, buche e pozzanghere.

E ci riferiamo all’assessore alla Cultura che forse non sa che una ricostruzione della cultura va condotta in cooperazione critica con gli altri, in una rete cittadina che si alimenta di dubbi e di domande, dove si innescano meccanismi utili ad una paziente operazione di scomposizione e ricostruzione delle nozioni-saperi. Questo è l'unico antidoto ad una tendenza che ci fa apparentemente più istruiti ma in verità più fragili nella conoscenza e nella capacità di interpretazione della realtà.

Degli altri parleremo nei prossimi manifesti, ma intanto riteniamo doveroso rappresentare alla cittadinanza che neanche ciò che interessa alla maggioranza consiliare P.D., ovvero l’edilizia, riesce a decollare e non certamente per colpa delle minoranze.

 Signori della maggioranza, Vi invitiamo a governare, perché il Comune, che viene da una gestione commissariale, non ha bisogno di amministratori in “stallo” ma di rappresentanti dello Stato operativi, efficaci ed efficienti.  

          ……. E se Diogene  cercava “l’uomo di notte con una lanterna in mano”, i cittadini tutti cercano amministratori validi sul Comune di Crispano.

 

I GRUPPI DI OPPOSIZIONE CONSILIARE

  Gennaio 2009

 

 

   

 

 

A Crispano, finalmente,
hanno strappato la coperta dell’omertà

 

Sono ormai anni che Noi di “www.opartigiano.it” enunciamo: "NO all’omertà e alla diffamazione in rete".

La nostra consapevolezza viene anche dalla lettura della parola di Isaia: "Trasformeranno le loro spade in falci, le loro lance in vomeri: un popolo non muoverà più guerra contro un altro popolo e non si eserciterà nell'arte della guerra".
A Crispano, nei blog locali, pieni di anonimia, omertà e diffamazioni di ogni genere, manca il "brivido della passione". Lì, in quei luoghi virtuali, si sono consumati cittadini che non sanno soffrire, con-patire, con-gioire. A Crispano, da sempre, esistono diverse "pettegole" che lavorano al servizio di qualcuno o qualcosa. Spesso sono capaci di incidere sullo strato debole della popolazione concertando "musiche" orchestrate ad arte. Tutto questo non deve meravigliare, visto che l’intervento di frange reazionarie è tipico dei piccoli centri di provincia quando insistono azioni di riscatto o rinascita.
“www.opartigiano.it” vuole semplicemente dirvi: amici miei, non abbiate paura di scaldarvi alle calde utopie. Da vecchi vi scalderete alla brace del fuoco che è divampato nella vostra giovinezza. Prenderete le molle per togliere la cenere e troverete qualche carboncino ancora acceso, quello che è divampato nella vostra giovinezza al "brivido della passione", per scaldarvi un pochino.

 

Crispano, 9 Gennaio 2009

 

   
  

 

 

Auguri

 

 

 

Auguri ai bambini,

Auguri a chi ha perso il lavoro e a chi non l’ha mai trovato,

Auguri agli emigranti portati dagli scafi e dalle zattere,

Auguri a chi fa i turni di notte e ha sempre sonno,

Auguri a chi è solo e senza ombrello e fuori piove a dirotto e non sa dove andare,

Auguri ai pensionati al minimo e alla loro minima esistenza quotidiana,

Auguri a chi aspetta il risultato della Tac,

Auguri a chi si fa le pere e si sente come un libro mai scritto,

Auguri a chi si sente un pesce rosso prigioniero della piccola vasca,

Auguri a chi è depresso e si sente come una penna senza inchiostro,

Auguri a chi prende partito, a chi sceglie di schierarsi,

Auguri a chi governa e non si dimentica delle troppe ferite inferte dal potere,

Auguri a noi,

Auguri a voi e alle vostre passioni.

 

 

 

Crispano, 25 Dicembre 2008

 

 

 

 

 

  

Il consumismo ci rende analfabeti
  

Con frequenza ossessiva uno spot televisivo ci  ricorda il nostro modello di vita. “Le tue marche, la tua storia”. Una sintesi che racconta quanto sia diventata determinante nella costituzione della nostra identità la relazione, reale o immaginaria, con il mondo delle merci. Una condizione che accomuna ogni condizione e classe sociale, sia che il consumo sia  reale  sia che agisca come  desiderio.

Non esiste sistema educativo, né luogo di trasmissione di valori e di comportamenti tanto pervasivo quanto l'esposizione al sistema complesso e articolato delle merci.

Nasciamo in quel reticolo simbolico e dalle merci riceviamo le gerarchie di valore, i nessi interpretativi delle cose e degli altri esseri umani.

Un tempo l’educazione era un portare con mano dal non sapere alla conoscenza le persone, soprattutto i piccoli. Oggi questo non è più, siamo da sempre collocati nel mezzo di un sapere e di una cultura organizzata, non solo nell’occidente consumista;  consumare e/o desiderare hanno dimensione globale, costituiscono un linguaggio universale.

Per questa ragione il moderno analfabetismo deriva più dall’eccedenza delle informazioni e dei simboli che dalla loro privazione. I saperi, come le merci, ingorgano e creano un rumore di fondo in cui non è facile acquisire un sapere utile e critico.

Una pedagogia efficace dovrebbe, in ogni epoca della vita, decostruire criticamente questo ambiente affollato di saperi e simboli.
Forse in questo contesto va cercato il nodo cruciale della crisi “educativa” della famiglia, della scuola e di ogni altro soggetto che intenda, in ogni epoca della vita, comunicare un suo sistema di interpretazione del mondo.

Non solo quindi le merci, consumate e/o desiderate, insegnano molte cose del mondo e regolano l'orizzonte della realtà, ma esse stesse veicolano un senso e stabiliscono relazioni tra le persone. Si aggiunga anche che la  cultura, in quanto merce, posseduta, acquistata, scambiata, non sfugge a questa dimensione “totalitaria” dei processi di formazione del senso comune.

Per reagire all'analfabetismo da eccedenza si deve considerare la cultura come una paziente operazione di scomposizione, ricostruzione delle nozioni, ricomposizione critica delle informazioni, risistemazione delle gerarchie di valori, un'abitudine a considerarne la genealogia. Per capire perché ho un'opinione, devo sapere come e perché si è formata.
La magia, e la miseria, delle merci sta nell'essere realtà senza svelare il processo di produzione, il lavoro, la sofferenza, lo sforzo, il costo che ne permettono l'esistenza.

I processi di formazione della cultura, come il vero sapere critico, devono fare i conti con la genealogia, la storia e l'origine, della realtà presente, unica condizione per non subirla e poterla liberamente cambiare e determinarla. La crisi della democrazia ha molto a che vedere con questo stare acriticamente in un mondo già tutto dato, in cui le informazioni e i saperi, per il fatto stesso che sono trasmessi, assumono verità e credibilità. Sempre più il potere sta nelle mani di chi riesce a manipolare e governare l'universo dei simboli e delle merci.
Una ricostruzione dei saperi condotta in cooperazione critica con gli altri, in una rete che si alimenta di dubbi e di domande è l'unico antidoto ad una tendenza che ci fa apparentemente più istruiti ma in verità più fragili nella conoscenza e nella capacità di interpretazione della realtà. Anche il ricorrente bisogno di trovare un'identità nel sacro e nella trascendenza è un segno di un indebolimento generale della conoscenza critica e dell'opprimente mercificazione del sapere. Quanto lo è l'asservimento della scienza al mercato.

Così, nel declino della curiosità e dell'indagine critica, viene a mancare alla società una possibilità fondamentale di liberazione e autodeterminazione.

 

Scipione Semeraro

  

    

    

Zona PIP: La storia infinita

 

ALESSANDRO URZÌ (Il Mattino). Crispano, 25 Novembre 2008.

Via libera al decollo dell'area Pip. Sono stati assegnati agli imprenditori aventi diritto, davanti al notaio, in base alla graduatoria stilata dai commissari prefettizi, i primi 13 lotti sui 39 previsti. Entro 60 giorni, dovrebbero essere rilasciati i permessi a costruire e per l'estate prossima, le prime aziende potrebbero già essere operative. Soddisfatto il presidente del consorzio dell'area Pip, Gaetano Cennamo: «Questo momento è un passo in avanti per consentire a laboratori artigianali e piccole aziende del centro cittadino di trasferirsi in locali più idonei sia dal punto di vista logistico, che igienico-sanitario». Dello stesso avviso, il sindaco Raffaele Galante che parla di «una risposta positiva di un'Amministrazione da poco insediata, accusata di immobilismo, che sta cercando di operare nell'interesse della collettività. Abbiamo in programma - aggiunge il primo cittadino - di procedere alla riqualificazione dell'area e in particolare del centro servizi, inserendo, con la collaborazione di «Città del fare», un'agenzia territoriale di sviluppo, che consenta di rilanciare l'intero territorio». Critico, invece, l'ex presidente del consorzio, Biagio Cennamo, il quale ritiene che «non solo la stipula davanti al notaio è stata effettuata con notevole ritardo, l'accordo era stato sottoscritto con i commissari ad aprile scorso, ma anche che ci sono stati errori nelle procedure di espropriazione dei terreni e che l'indice di copertura del 20% andrebbe portato al 50%, come previsto in tutta la regione, altrimenti si corre il rischio di vanificare il progetto». Centoquarantunomila i metri quadrati, 39 gli opifici che ospiteranno aziende tessili, calzaturiere e per la macellazione di polli, un centro per le imprese, dotato di sala convegni, area ristoro e sale per la formazione professionale. Un complesso, che a regime dovrebbe dare lavoro a circa 500 persone. Con la zona PIP è stata offerta a molte piccole aziende che operano nel centro storico, in locali angusti ed inadeguati, la possibilità di migliorare la loro produzione e le condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza sul lavoro. L'area del piano di insediamento produttivo fu individuata nel 1978 con decreto regionale. Il provvedimento prevedeva nuovi insediamenti produttivi e a carattere artigianale, per il potenziamento delle attività esistenti sul territorio di Crispano. Il progetto, per molti anni finì nel dimenticatoio, per poi essere ripreso nel 1998 dalla giunta, guidata dall'ex sindaco Carlo Esposito, che lo integrò, attraverso un finanziamento regionale, realizzando un centro servizi e due capannoni per giovani imprenditori con idee innovative.

 

 

Crispano, 19 Novembre 2008

Documento congiunto delle Minoranze Consiliari

Scarica il Documento

 

 

Stabilizzazione L.S.U.

Comune Crispano

Documento1

Documento2

    

    

   

Ciao Miriam,
le tue canzoni, la tua forza sono entrate ormai per sempre in questa terra e nel cuore delle donne, degli uomini e dei bambini che ti hanno incontrato e ascoltato in questi giorni qui con noi. Ma daranno forza e voce a tutti quelli che, sempre più uniti e numerosi, continueranno il tuo cammino contro ogni razzismo, contro ogni sopraffazione e segregazione e contro tutte le mafie.

Grazie Mama Africa.

 

Corrado Gabriele
L'Assessorato all'Istruzione, Formazione e Lavoro
Le Scuole Aperte della Campania

 

 

 

Auguri, OBAMA

   

  

L'Istruzione è la più alta difesa della Libertà.

  

Stati Generali delle Scuole del SUD

7-8-9 Novembre 2008 Castelvolturno

www.scuoledelmezzogiorno.com

 

 

  

Seduta straordinaria del 

Consiglio Comunale

10 Ottobre 2008

odg.  Atto intimidatorio contro l'Ass. Salvatore Esposito 

Documento comune votato da tutti i gruppi consiliari

    

   

 

Il PD così vota in Consiglio Comunale

  

A Crispano, durante il Consiglio Comunale del 15 Settembre 2008, su un ordine del giorno di interesse generale in materia URBANISTICA, su una decisione che può cambiare la faccia di questo paese, è venuto meno l'esercizio democratico. Si trattava di deliberare sull'abbattimento e la ricostruzione nel centro storico, ovvero sul volto del paese in cui vivranno i nostri figli. I gruppi di minoranza hanno dato la loro piena disponibilità ad entrare nel merito della questione, chiedendo un rinvio dell'ordine del giorno, questo per analizzare bene la questione e correlarla ad una visione di insieme del territorio. 

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: hanno deciso di votare subito e comunque su una questione assai delicata che, se non inserita in una visione di interventi più ampia, potrebbe favorire solo grosse speculazioni edilizie. 

Come mai, solo su questa questione, tanta fretta nell'agire?

I gruppi di minoranza, al cospetto dell'arroganza e della prepotenza dimostrata in aula da questa maggioranza,  si sono visti costretti ad abbandonare l'aula consiliare.

 

Il documento depositato agli atti

 

Manifesto

 

 

Crispano, 16 Settembre 2008

 

 

   

  

LA SCONFITTA DELLA POLITICA CHE GOVERNA

      

CHI AVEVA DETTO CHE ERANO MEGLIO PESSIMI POLITICI 

CHE PIUTTOSTO OTTIMI COMMISSARI PREFETTIZI ?

 

Manifesto congiunto dei gruppi di minoranza

   

Crispano, 7 Settembre 2008

    

  

Il Manifesto

 

   

      

   

VII Congresso

Partito della Rifondazione Comunista

Giovedì 10 Luglio

ore 19,00

Via Provinciale - Sede PRC

CRISPANO

     

 

 

Documento Politico

di Libera Democrazia

Consiglio Comunale

8 Luglio 2008

Scarica

 

 

  

   

Fare politica in questo paese

 

E’ malinconico, grottesco o disperato quell’esperimento estroverso che da mesi, a mezzo “pennivendolo”, cerca di divulgare nella nostra Città messaggi distorti e demenziali su quel giornalaccio locale?

Insomma, ancora una volta, giocando su un probabile incarico, hanno asservito e guidato o trattasi di un gioco divertente per bambini cretini?

Fatto sta che da mesi si stampa un “giornale” per narrare, con messaggi distorti, menzogne e volgarità contro determinate persone.

Come mai? La domanda nasce spontanea.

Si, come mai tanto accanimento, se poi, tutto sommato, sono anche probabili componenti di una lista “civetta”, gente che, tra le altre cose, non conta nulla.  Come mai non hanno neanche il coraggio di scriverle in prima persona certe cose?

La questione, evidentemente, non è banale. In questo paese, assai piccolo, non è semplice fare politica. Esistono dinamiche complesse promiscue ad interessi economici forti. Quindi, se sei contro il “sistema”, nella migliore delle ipotesi, quando sei fortunato, comprano un “pennivendolo” e gli danno l’incarico di divulgare menzogne. All’uopo è bene anche ricordare il significato etimologico del termine menzogna: “volontaria deformazione del vero, affermazione contraria a ciò che è o si crede corrispondente a verità, pronunciata con l’intenzione di ingannare.”

Per esperienza vissuta, vi assicuro che può andarvi anche peggio!

Fare politica “contro”, in questo paese, significa ricevere esposti anonimi dettati da inimmaginabili e variopinte fantasie, vedere la propria auto danneggiata e sbattuta su tutti i giornali, ricevere minacce e raccomandazioni calde di starsene a casa, etc etc..

Allora, forse, non vi sorprenderete se prenderanno talune decisioni anziché altre, non perché complesse indagini territoriali hanno indicato quella particolare linea quale elemento centrale all’interno di un sistema complesso che miri allo sviluppo armonico di una comunità, ma forse, semplicemente, perché si vuole colpire, come in una faida.

Allo stesso modo non vi sorprenderete più se è stato “punito” un artigiano che, gratuitamente e con passione, ha difeso la zona PIP in questi tre anni. L’unica nomina della Giunta Esposito che non è stata revocata dalla Commissione Straordinaria. Un artigiano che è stato nominato non in quanto “trombato” alle precedenti elezioni ma in quanto assegnatario di un lotto e sempre in prima linea per l’attuazione della zona PIP.

Ma tutto ciò non deve spaventare, poiché, come ricorda Gandhi, ogni movimento valido passa sempre per cinque stadi: l’indifferenza, lo scherno, le ingiurie, la repressione e quindi il rispetto (o il successo).

Un giorno sarà veramente bello fare politica in questo paese, speriamo solo che questo giorno non sia assai lontano.

  

Crispano, 14 Giugno 2008

  

     

     

Crispano, Zona PIP ?

    

Sono mesi che 14 imprenditori su 39, quelli responsabili e desiderosi di realizzare nuovi impulsi socio-economici in questa città, dopo aver versato l’intera somma per l’esproprio dei suoli sulla zona PIP, non sanno più nulla!

Le domande nascono spontanee: Perché in questo paese non si vuole realizzare la zona PIP ? Come mai si vuole dare il nuovo incarico di Presidente del Consorzio a qualche candidato del PD non eletto (trombato) invece di confermare chi è assegnatario di un lotto e ha lavorato bene, tanto e gratis ?

       

Crispano,  10 Maggio 2008

   

   

9 Maggio 2008

Trent'anni fa il barbaro assassinio del giovane di Cinisi.
L'attualità di Peppino Impastato è la sua antimafia sociale

"Ci sono molte cose per cui sarei disposto a morire, 

nessuna per cui sarei disposto a uccidere" (Gandhi)

  

Grazie Peppino

 

      
   

 

I computer avranno nuove e potenti funzioni simili al cervello umano
Memristor, un chip che non dimentica.
Scoperto un nuovo tipo di circuito

di GIOVANNI GAGLIARDI

       

ROMA - Potrebbe essere l'attesa rivoluzione dell'elettronica: un nuovo tipo di circuito, considerato una sorta di anello mancante, è stato messo a punto nei laboratori della Hp. E' in grado di ridurre sia i consumi che i tempi morti, poiché non perde dati una volta tolta l'energia. Ma non solo. Il Memristor, così è stato battezzato questo nuovo tipo di memoria no-stop, darebbe nuove funzioni ai computer, rendendoli sempre più simili al cervello umano.
L'esistenza del Memristor era stata teorizzata nei primi anni Settanta dal professore universitario Leon Chua. Dopo quasi quarant'anni, grazie alle nanotecnologie applicate all'elettronica, gli Hp Labs ora annunciano di essere riusciti a crearne un modello matematico e un esemplare fisico. Il resistore della memoria, da qui il nome, è stato realizzato partendo da un composto di due strati di biossido di titanio attraverso cui è stata fatta passare corrente elettrica e consente di creare memorie che non perdono i dati una volta tolta l'alimentazione. Chua lo aveva definito come quarto elemento di un circuito passivo, insieme alla resistenza, al condensatore e all'induttore.
"Riuscire a scoprire qualcosa di nuovo e completamente innovativo nel campo ormai maturo dell'ingegneria elettronica è estremamente raro" ha affermato il capo delle ricerche Stanley Williams. I Memristor integrati sui chip, ha spiegato Williams, funzionerebbero come una memoria flash, cioè non perdendo il contenuto quando si spegne il computer. Inoltre richiederebbero meno silicio e consumerebbero meno energia. L'unico neo è la velocità, che secondo i ricercatori per ora è di dieci volte inferiore a quella delle attuali Dram, memorie non in grado, però, di conservare i dati senza alimentazione.

Le memorie basate su Memristor potrebbero sostituire quelle a cambiamento di fase usate per realizzare dispositivi di memorizzazione a stato solido. Integrate in un computer consentirebbero di tornare, nel momento dell'accensione, al punto in cui si era un istante prima dello spegnimento. Altro impiego interessante potrebbe essere nel cloud computing, che coinvolge migliaia di server e sistemi di archiviazione.
Da non sottovalutare, poi, le aspettative che si aprono sul fronte del risparmio energetico: notevoli, sul fronte casalingo, di tutto rispetto per quanto riguarda gli enormi server dei colossi dell'informatica e della ricerca.
Nei laboratori della HP sono riusciti a compattare 100 Gigabit di capacità su un singolo chip, un salto enorme, se confrontato con i 16 Gigabit disponibili sulle memorie flash attualmente esistenti.
Ma la prospettiva più affascinate è quella che riguarda l'intelligenza artificiale. Il Memristor permetterà di creare computer con funzioni molto evolute di riconoscimento della capacità visiva. Le nuove, equipaggiate con i nuovi nanocircuiti, sarebbero in grado di riconoscere volti e oggetti, imparare e associare eventi passati, apprendendo dall'esperienza e prendendo decisioni. Esattamente come fa il cervello umano o le intelligenze artificiali di cui da anni ci parla la fantascienza.
   
     

(La Repubblica, 5 Maggio 2008)

 

  

 

Crispano, comincia una nuova stagione politica

 

Sono passati pochi giorni dai risultati elettorali. Nella nostra comunità c’è stata una scossa di terremoto, eppure nessuno sembra essersene accorto. In silenzio, lentamente, è mutato lo scenario politico-culturale. Gli attori politici locali dell’ultimo ventennio, candidati e non,  lasciano la scena istituzionale: Carlo Esposito, Enrico Mazzara, Giuseppe Di Nola, Carlo La Sala, Antonio Tanzarelli, Giuseppe Galante, Pasquale Capasso, Gaetano Cennamo, Sossio Casaburi, Antonio Cimmino e tanti altri ancora…

Cos’è accaduto di così forte da rovesciare le carte in tavola? E’ stata la lumaca? Come la delicata architettura della sua conchiglia, aggiungendo una dopo l'altra delle spire sempre più grandi, ha influito?

L’analisi del voto è complessa, non è banale, e non è questa la sede opportuna.

Si ringrazia la Città di Crispano per l’adesione democratica e civile alla competizione elettorale, dimostrata con una partecipazione che ha superato il 90% degli aventi diritto al voto. Si ringraziano, inoltre, i 1534 sostenitori che hanno con il proprio voto aderito al progetto politico-culturale che ha di fatto già trasformato il volto politico di questa comunità.

Parteggio e sento nella coscienza già pulsare l’attività della città futura, “La Città che Vogliamo”.

Nel Paese e nel Consiglio Comunale Michele Galante e Nunzio Cennamo, insieme al gruppo di Libera Democrazia, porteranno avanti, per l’intera legislatura, quelle idee e quei valori che li hanno sostenuti.

Grazie di cuore.

 

     

Nunzio Cennamo

Crispano, 28 Aprile 2008

  

     

     

Crispano, 25 Aprile 2008

"Sono partigiano, vivo, 

sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura..."

Antonio Gramsci

 

  

      

      

       

Comune di CRISPANO

Risultati

Elezioni Amministrative 2008

 

PARTITO DEMOCRATICO  Voti 3.301 (41,98%)  13 Seggi

RADICI DEMOCRATICHE  Voti 3.028 (38,51%)  5 Seggi

LIBERA DEMOCRAZIA Voti 1.534 (19,51%)  2 Seggi

(Eletti in Libera Democrazia:  Nunzio Cennamo e Michele Galante)

    

 

 

 

Libera Democrazia

   

Manifestazione di chiusura

della campagna elettorale

              

Giovedì 10 Aprile 2008 alle ore 20,00

Piazza Falcone e Borsellino

Crispano (NA)

   

 

 

Presentato il libro della svolta:

"La Città che Vogliamo"

       

2 Aprile 2008. “ La Città che Vogliamo”,  così si presenta la coalizione Libera Democrazia a Crispano, con un libro che non è solo un programma elettorale, ma è anche strumento politico di costruzione sociale. Di una società che debba basarsi sui capisaldi della legalità, della giustizia sociale e della libertà dei saperi. Il libro è stato presentato dinanzi ad una folta platea interessata alle proposte innovative espresse nel documento. L’incontro è stato moderato dal nostro vicedirettore Arcangelo Munciguerra e dal giornalista Rocco Sessa, ed ha avuto come relatori gli autori del libro il dott. Michele Galante (candidato Sindaco di Libera Democrazia), Pasquale Barra, Pasquale Savino e l’ing. Nunzio Cennamo (capolista di Libera Democrazia).

La discussione si è svolta attraverso un’analisi approfondita delle tematiche espresse nel libro, tematiche che hanno affrontato un percorso molto lungo e tortuoso, le stesse infatti  sono state discusse in primis con la cittadinanza, che ha offerto spunto di riflessione nella programmazione ma anche nella stesura. Tra quelle più interessanti vi è senza dubbio quello della legalità come questione morale, visto come assioma imprescindibile del buon governo. Di particolare impatto è ovviamente anche la sezione dedicata alla nettezza urbana, che presenta le soluzioni ideali, ma soprattutto possibili, per risolvere il problema rifiuti senza inquinare. Insomma potrebbe sembrare il libro dei sogni, ma non lo è, “La Città che Vogliamo” è  il “come”, il “quando” e il “perché” si vuole agire per il bene della Città. Non è quindi una fantasiosa e bellissima utopia, ma un programma concreto e realizzabile che la coalizione Libera Democrazia si impegna a portare avanti. Un programma frutto di anni di intenso lavoro svolto sul territorio crispanese, da parte di Rifondazione Comunista ma riconosciuto ed arricchito nei contenuti, in primis dal territorio stesso e poi anche dal candidato Sindaco Michele Galante e dall’area moderata che lo stesso esprime. Il candidato Sindaco, come dichiarato nella stessa conferenza,  sposa in pieno le tesi espresse nel libro ed è determinato a portarle avanti.
Il libro contiene anche una particolare poesia dell’ing. Nunzio Cennamo che recita: “Crispano, giglio bianco, non è l’anello di congiunzione tra il male e l’indifferenza, è culla di anelli generazionali figli di storie di lotte per la libertà”. Una dedica alla propria città figlia della forte appartenenza che l’autore sente verso la stessa.

 

Massimo Caponetto, www.napolinord.com

 

 

Avete chiesto nel Comitato Elettorale

sito a Crispano in via Provinciale

una copia del Libro "La Città che Vogliamo" ?

E' gratuito, è per Te!

    

"La Città che Vogliamo"

       

Dopo più di un anno di lavoro, raggiunta è la meta, il cuore è contento.

Il libro “La Città che Vogliamo” è finalmente nelle case dei cittadini di Crispano!

Non è il libro dei sogni ma il “come”, il “quando” e il “perché” si vuole agire per il bene della Città. Racchiude nove capitoli, una serie di tematiche processate, utilizzando sempre la stessa “architettura strutturale”, che attribuisce identità forte e forma organica ad un’idea di governo priva di demagogia. “La Città che Vogliamo” è come una retta che, nel suo incidere lungo infiniti punti in uno spazio, riesce a creare un disegno unitario di valori e principi. E’ così che “Libera Democrazia” ha progettato il governo e lo sviluppo della città. Abbiamo costruito forti ed armoniche architravi su cui poggiare questa eredità di un futuro incerto e pieno di pericoli.

 

Nunzio Cennamo

 

       

    

   

Manifesto Politico

Crispano, 20 Marzo 2008

         

Lentamente siamo giunti alla meta. Ora il nostro cuore è sereno.

Abbiamo disegnato, un capitolo dopo l’altro, l’immagine di un’altra faccia della politica: una politica più trasparente, più efficace, più a misura delle donne e degli uomini che concretamente vivono in questa nostra città, la Politica delle Scienze.

Abbiamo ideato nella città e per la città un programma condiviso e partecipato. Oggi, dopo più di un anno di lavoro attorno al progetto di Città che vogliamo, consegniamo a Voi, cittadine e cittadini, un libro che esplicita il “come”, il “quando” e il “perché” di una serie di azioni tese al bene comune.

Si tratta delle possibili soluzioni di problemi gravi e reali, che tutti ben conosciamo e che rendono difficile la vita a Crispano. Sono proposte costruite da noi in circa un anno di lavoro ma condivise e arricchite anche da altri soggetti, provenienti dalla migliore cultura cattolica della nostra comunità.

Queste progetto sarà adesso affidato nelle mani di una lista di avanzamento democratico che si chiamerà “Libera Democrazia”. Il candidato a Sindaco sarà il primario Michele Galante, persona di chiara moralità ed onestà, che potrà essere sicuro garante anche per il lavoro svolto in questi anni dal nostro Partito. La lista, che avrà per logo “la lumaca”, sarà nel segno della discontinuità con il passato, in quanto non presenterà nessun candidato proveniente dal vecchio consiglio comunale sciolto. In essa saranno presenti diversi iscritti del nostro Partito.

Per le Elezioni Politiche, ovviamente, Rifondazione Comunista è proiettata oggi, anche nel nostro territorio, verso la costruzione della “Sinistra l’Arcobaleno”. Vi chiediamo, pertanto, di votare per il simbolo della “Sinistra l’Arcobaleno”. Questo voto mantiene aperta l’idea della trasformazione e del cambiamento: occorre contrastare le regole-capestro di questa società ingiusta, troppo ricca di mercato e troppo povera di umanità.

        

       

www.liberademocrazia.it

          

Una lista di "avanzamento democratico"

discontinua rispetto al Consiglio Comunale sciolto.

     Con Noi NESSUNO del vecchio Consiglio Comunale!

                        

Candidato Sindaco

Dott.  MICHELE GALANTE

        

1. CENNAMO NUNZIO anni 32  RICERCATORE UNIVERSITARIO

2. ACERRA FRANCESCO anni 37  ARCHITETTO

3. AURIEMMA ANTONIO anni 35 ASS. CAPO POLIZIA

4. BARRA PASQUALE anni 35 GESTORE DI UN’IMPRESA

5. CAPASSO TOBIA anni 19 STUDENTE

6. CASTELLANO PASQUALE anni 62 TEAM MANAGER

7. CENNAMO GREGORIO detto RINO anni 50  IMPIEGATO

8. CENNAMO PIETRO anni 31 IMPRENDITORE

9. COPPOLA SILVIO anni 50 FUNZIONARIO COMM. TRIBPROV.

10. D’AGOSTINO GIANPIERO anni 21 STUDENTE

11. FRANZESE DOMENICO anni 24 IMPRENDITORE

12. GALANTE ANTONIO anni 32 OPERAIO

13. GALLO MICHELE anni 27 CONSULENTE FISCALE

14. GAROFALO GIUSEPPE anni 39  MECCANICO

15. LUPOLI ANTONIO anni 43 GEOM. AGENZ. DEL TERRIT

16. MIELE NICOLA annI 46 GUARDIA GIURATA

17. SARNO SALVATORE anni 19 PERITO INDUSTRIALE

18. SETOLA GIUSEPPE anni 36 OTTICO

19. VITALE CARLO anni 36 ISTRUTTORE SCUOLA GUIDA

20. VITALE PASQUALE anni 26  RAGIONIERE

 

www.liberademocrazia.it

Ora l'alternativa c'è!

   

 

Elezioni Politiche 2008

il 13 e 14 Aprile...

   

  

Perché mi candido?

di Salvatore Sarno

    

La civiltà di una comunità passa anche attraverso tutte quelle pratiche che si mettono in atto per garantire l’uguaglianza tra le razze, tra i sessi, tra le religioni, tra le diverse abilità. Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. Questo è quanto recita l’art. 1 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

In questo nostro paese una persona diversa nelle abilità vive in una situazione di costante disagio, incontra nel quotidiano ogni forma di difficoltà per la mancanza di strutture e servizi capaci di offrire autonomia e dignità.

Io, diversamente abile, in un paese così, non posso che dipendere da un altro e quindi non potrò mai fare una vita piena e libera in dignità e progresso.

Basti pensare al manto stradale, un’eterna condanna di buche e barriere che per una persona anziana o in carrozzina, o per un bambino in passeggino, può diventare veramente mortale. Si rischia la tragedia: ti puoi ribaltare con la carrozzina ed essere investito da qualche autovettura.

I marciapiedi, poi, che al 90% non sono a norma, non hanno scivoli e quei pochi che ne hanno uno, davanti alla discesa ci trovi segnali stradali, pali della luce o piante. Così, quando in carrozzina cammino per le strade della mia città, spesso, mi trovo a percorrere marciapiedi dissestati. Allora, torno indietro o scendo in strada rischiando di essere travolto da qualche autoveicolo che veloce passa. Senza parlare poi delle geniali ed ultime pavimentazioni fatte di marmo liscio, quelle in cui si rischia costantemente di scivolare.

Le istituzioni a Crispano, su tutto questo, hanno sempre chiuso un occhio negando di fatto la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

In questo paese un diversamente abile non potrà mai andare a prendersi un caffè da solo, non potrà andare in pizzeria, non potrà comprarsi delle sigarette, non potrà andare in farmacia, ecc.

Non c’è un attraversamento pedonale per ciechi, non ci sono parcheggi per disabili nelle vicinanze di scuole, chiese, poste, farmacie, ecc. Perfino le scuole a Crispano non sono attrezzate per accogliere i bambini disabili.

Allora, per lottare contro questo sistema di egoismi e diritti negati, ho deciso di candidarmi con la lumaca.

Credetemi, un disabile ha 1000 difficoltà nella vita ma 10.000 buoni motivi per viverla. Per questo Tu, uomo che osservi, impara veloce ad andar piano, poiché le mie PROPOSTE, come illustrato nel Capitolo 9 della Città che Vogliamo, saranno:

1.      abbattimento delle barriere architettoniche;

2.      adeguamento delle scuole con l’ideazione di nuovi spazi cognitivi per le diverse abilità;

3.      sostegno psicologico per le famiglie che hanno un disabile in casa;

4.      creazione di parcheggi per disabili nelle vicinanze di scuole, farmacie, ecc;

5.      rivedere la legge 328 del 2000.

     

       

       

Due domande a Nunzio Cennamo, 

Segretario di Rifondazione Comunista 

ed ideatore del progetto “La Città che Vogliamo

       

In un contesto così difficile come Crispano, a poche ore dalla consegna delle liste, come si sente un Segretario alla sua prima esperienza di elezioni amministrative?

Sono segretario della Sezione del Partito della Rifondazione Comunista da circa quattro anni. La figura di un Segretario di partito deve, per forza di cosa, essere una figura autorevole ma mai autoritaria. E’ un’esperienza forte che mi ha messo duramente alla prova.

In queste ore sento, costantemente, un forte senso di responsabilità verso i compagni di partito, ma soprattutto verso la cittadinanza.

Un uomo politico non deve mai dimenticare che i partiti hanno un ruolo primario nella vita democratica di un paese. Essi sono lo strumento con il quale viene condotto un programma che deve continuamente allargare la sua condivisione alla base per non apparire mai sogno e prerogativa di un singolo.

 

State lavorando da diversi anni al vostro progetto politico a Crispano, come finirà questo “cammino”?

Il problema della candidatura a Sindaco per noi è stato sempre un falso problema. Quello che conta per noi è il progetto ispirato dalla campagna “La Città che Vogliamo”. Il suo logo, la lumaca, è divenuta nel tempo l’icona di un nuovo scenario politico-culturale, l’essenza di una trama che proietta, lentamente, un’altra Crispano possibile.

Allora, se la domanda indiretta è chi farà il candidato a sindaco, le rispondo che un eventuale passaggio di testimone alla guida del progetto politico-culturale che abbiamo ideato, non deve assolutamente essere letto come un passo indietro bensì come una stretta di mano in una comune intesa che, nell’arricchimento di forze per il raggiungimento degli obiettivi proposti, forti e maturi di un senso di responsabilità verso il paese, realizza quella concreta possibilità di attuare tutto quanto abbiamo proposto e nel quale crediamo.

Il nostro augurio è che ci sia la costituente per una Libera democrazia.

   

Cogito n. 243, Sabato 8 Marzo 2008

  

  

 

Michele Galante, sposato con tre figli. 

Primario emerito, si è laureato in medicina e chirurgia alla Federico II di Napoli. 

Si è specializzato in chirurgia generale e chirurgia d’urgenza e pronto soccorso. 

Uno dei primi sindaci in Italia a guidare una giunta PCI-DC. 

       

"Torno grazie alla spinta dei giovani"  

                

Torna sulla scena politica. Perché?

Sono diversi anni che a Crispano opero un’osservazione attiva della politica locale. Le deformazioni politiche a cui tutti abbiamo assistito negli ultimi anni hanno orientato il governo della Città verso la costituzione di poteri consolidati e forti che hanno condotto allo scioglimento del Consiglio Comunale. I movimenti politico-culturali che a Crispano i giovani delle diverse formazioni, sia cattoliche-moderate che di sinistra, hanno condotto in questi tristi anni mi hanno dato quello slancio necessario a rimettermi in gioco.

I giovani di Crispano hanno dato origine a nuove condizioni politico culturali che fanno ben sperare per l’attuazione di una “libera” politica di riscatto. Devo confessare che si sente una strana aria in giro per il paese e forse questo voto amministrativo sorprenderà chi è abituato a considerare i cittadini come dei meri numeri al suo servizio.

  

La sua è un’aggregazione variegata ma unita dalla mancanza di persone coinvolte con la precedente Amministrazione e da un programma chiaro e particolareggiato. A tre anni di distanza, era giusto lo scioglimento del Consiglio comunale e cos’è cambiato rispetto a tre anni fa?

Esistono, a mio parere, due cause che hanno portato allo scioglimento del Consiglio Comunale. Una di natura amministrativa, che non mi sento di analizzare, vista l’esistenza costituzionale di un organo preposto qual’è la magistratura. Il secondo, invece, è di natura politica e quindi più di mio interesse. Politicamente, il governo a Crispano ha prodotto, negli ultimi otto anni, una serie di azioni che hanno concorso nel determinare una forte depressione sociale, culturale ed economica. Si è investito molto sulle opere pubbliche, forse di facciata, per creare tanto rumore pur di distogliere l’attenzione da quelle difficoltà politico-programmatiche che hanno sempre caratterizzato in tutto il suo agire la Giunta Esposito, mai capace di costruire strategie per una crescita organica, equa e solidale della nostra comunità.

La nostra lista per le amministrative, che più che “civica”abbiamo definito di “avanzamento democratico”, sarà composta prevalentemente da quei giovani che si sono impegnati negli ultimi anni per un’azione di “rinascita crispanese” e da tutti uomini e donne slegati dal vecchio consiglio comunale sciolto, questo anche per dare un chiaro segno di discontinuità rispetto a tutto quanto è accaduto.

  

Quali sono le priorità per Crispano?

Crispano ha bisogno di un governo locale che sia capace di ripristinare la certezza del diritto. Occorre mettere in atto una strategia generale che, operando attraverso una serie di iniziative, possa migliorare nel medio e lungo periodo la qualità della vita a Crispano. Quindi punteremo sullo sviluppo occupazionale e culturale, sulla qualità totale nella Pubblica Amministrazione, sulla ideazione di laboratori cognitivi e di spazi autogestiti, sulla sperimentazione di progetti rivolti alla Democrazia partecipata, sull’uso delle nuove tecnologie come strumento di integrazione e sviluppo, sulla legalità e sulla questione morale. Tutto quanto sarà descritto nei dettagli in un libro che consegneremo alla città.

    

Che campagna elettorale sarà?

Noi punteremo sul gioco di squadra per distribuire a tutta la cittadinanza di Crispano questo libro in cui sarà esplicitato il “come”, il “quando” e il “perché” si vuole agire per il bene comune. Occorre "Pazienza e lavoro, perché il compito è gigantesco e nient'altro ci può salvare." Noi stiamo lavorando per creare una seria alternativa democratica, che sicuramente sarà capace di portare il paese fuori da questa crisi sociale, culturale ed economica. Poi il 13 e 14 aprile saranno gli elettori che, agendo secondo coscienza, decideranno le sorti della città.

 

Cogito n. 243, Sabato 8 Marzo 2008

  

         

Crispano, reagisci

di Cennamo Biagio

    

Crispano, insieme, dobbiamo ridare volto ai nostri natali.

Negli ultimi anni, ed oggi ancora, assistiamo, inerti, ad un degrado sociale, culturale ed economico che spaventa e squarcia l’ordinario.

Tu che sei la nostra città, Crispano, alzati e ribellati.

Tu che sei cittadinanza, promuovi un rinnovamento basato su valori ed idee che ci portino oltre questo inciucio e queste cattiverie, oltre questo squallore che diventa sempre più volgare. Questo tuo ventre, oramai, sembra popolato solo da quell’assurdo mito che è il potere.

Crispano, reagisci e mai più dovrà succedere che il tuo Consiglio Comunale sia sciolto da un Prefetto per malaffare. Oggi, è triste ammetterlo, ma non è cambiato molto da quel lontano-vicino 2005. Non ci sono stati grossi slanci di rinascita nella nostra comunità locale.

La Politica, non è un comitato d’affare ma il motore che ci porterà “oltre lo scioglimento”. In questi giorni nella tua sede Comunale, in un convegno, si è commemorato Alberto Lutrario, un grande uomo ma che è solo nato in questa tua terra e poi, come tanti altri, è scappato via.

Perché dobbiamo scappare tutti da questa tua terra?

Crispano mia, Cittadinanza tutta, noi siamo una piccola comunità che vive in meno di due Km quadrati e siamo stati sempre brava gente e lavoratori. Allora, dobbiamo pretendere una classe politica che ci faccia sentire “grande” come un tempo, quando eravamo famosi al mondo per il commercio di uova e pollame. Mai più una classe politica che ci possa infangare, ostacolandoci in quei civili e naturali processi di crescita culturale, sociale ed economica, tipici delle società mature e democratiche.

All’indomani dello scioglimento del Consiglio Comunale, si poteva ripartire dalla sviluppo occupazionale ed  economico della città ed invece la zona PIP, a Crispano, è stata ostacolata da imprenditori e politici locali, come dimostrano i fatti. Questo ha ulteriormente aggravato la nostra depressione finanziaria e sociale al punto di toccare i minimi storici per “senso” di instabilità.

Queste sono responsabilità che vanno analizzate e valutate; infatti, solo grazie ad una Commissione Straordinaria, forse, riusciremo a vedere la prima pietra nella zona PIP a Crispano prima di questa primavera.

Crispanesi, svegliatevi, reagite e siate partecipi del vostro imminente futuro, non arrendetevi. Il bene dei nostri figli non lo facciamo solo cercando di lasciare loro in eredità una casa, ma, soprattutto, dobbiamo vigilare e partecipare per costruire una città in cui possano vivere come felici, sani e onesti cittadini.

Crispano, 9 Febbraio 2008

                 

 

   

 

Rifiuti: arriva Thor,

il sistema di riciclaggio "indifferenziato"

  

 

Quanto sia oneroso e problematico il trattamento dei rifiuti, lo dimostra la “tragedia” della Campania alla quale media e istituzioni stanno prestando la loro allarmata attenzione in questi giorni. Ma i rifiuti solidi urbani, com’è noto, possono rappresentare anche una risorsa. In questa direzione va Thor, un sistema sviluppato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche insieme alla Società ASSING SpA di Roma, che permette di recuperare e raffinare tutti i rifiuti e trasformarli in materiali da riutilizzare e in combustibile dall’elevato potere calorico, senza passare per i cassonetti separati della raccolta differenziata.

Un passo oltre la raccolta differenziata e il semplice incenerimento, con cui i rifiuti diventano una risorsa e che comporta un costo decisamente inferiore a quello di un inceneritore. Thor (Total house waste recycling - riciclaggio completo dei rifiuti domestici) è una tecnologia ideata e sviluppata interamente in Italia dalla ricerca congiunta pubblica e privata, che si basa su un processo di raffinazione meccanica (meccano-raffinazione) dei materiali di scarto, i quali vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose o inservibili.

Come un ‘mulino’ di nuova generazione, l’impianto Thor riduce i rifiuti a dimensioni microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro. Il risultato dell’intero processo è una materia omogenea, purificata dalle parti dannose e dal contenuto calorifico, utilizzabile come combustibile e paragonabile ad un carbone di buona qualità.

“Un combustibile utilizzabile con qualunque tipo di sistema termico”, aggiunge Paolo Plescia, ricercatore dell’Ismn-Cnr e inventore di Thor, “compresi i motori funzionanti a biodiesel, le caldaie a vapore, i sistemi di riscaldamento centralizzati e gli impianti di termovalorizzazione delle biomasse. Infatti, le caratteristiche chimiche del prodotto che viene generato dalla raffinazione meccanica dei rifiuti solidi urbani, una volta eliminate le componenti inquinanti sono del tutto analoghe a quelle delle biomasse, ma rispetto a queste sono povere in zolfo ed esenti da idrocarburi policiclici”. E’ possibile utilizzare il prodotto sia come combustibile solido o pellettizzato oppure produrre bio-olio per motori diesel attraverso la ‘pirolisi’. L’impianto è completamente autonomo: consuma infatti parte dell’energia che produce e il resto lo cede all’esterno.

Il primo impianto THOR, attualmente in funzione in Sicilia, riesce a trattare fino a otto tonnellate l’ora e non ha bisogno di un’area di stoccaggio in attesa del trattamento; è completamente meccanico, non termico e quindi non è necessario tenerlo sempre in funzione, anzi può essere acceso solo quando serve, limitando o eliminando così lo stoccaggio dei rifiuti e i conseguenti odori. Inoltre, è stato progettato anche come impianto mobile, utile per contrastare le emergenze e in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti velocemente, senza scorie e senza impegnare spazi di grandi dimensioni, con un costo contenuto: un impianto da 4 tonnellate/ora occupa un massimo di 300 metri quadrati e ha un costo medio di 2 milioni di euro.

L’impianto può essere montato su un camion o su navi. In quest’ultimo caso, la produttività di un impianto imbarcato può salire oltre le dieci tonnellate l’ora e il combustibile, ottenuto dal trattamento, reso liquido da un ‘pirolizzatore’, può essere utilizzato direttamente dal natante o rivenduto all’esterno.

“Un impianto di meccano-raffinazione di taglia medio-piccola da 20 mila tonnellate di rifiuti l’anno presenta costi di circa 40 euro per tonnellata di materiale”, spiega Paolo Plescia. “Per una identica quantità, una discarica ne richiederebbe almeno 100 e un inceneritore 250 euro. A questi costi vanno aggiunti quelli di gestione, e in particolare le spese legate allo smaltimento delle scorie e ceneri per gli inceneritori, o della gestione degli odori e dei gas delle discariche, entrambi inesistenti nel Thor. Quanto al calore, i rifiuti che contengono cascami di carta producono 2.500 chilocalorie per chilo, mentre dopo la raffinazione meccanica superano le 5.300 chilocalorie”.

Un esempio concreto delle sue possibilità? “Un’area urbana di 5000 abitanti produce circa 50 tonnellate al giorno di rifiuti solidi”, informa il ricercatore. “Con queste Thor permette di ricavare una media giornaliera di 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile”. Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma di vapore durante il processo di micronizzazione. Il prodotto che esce da Thor è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8000 alle 15000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, inoltre, non produce odori da fermentazione: resta inerte dal punto di vista biologico, ma combustibile”.

Un’altra applicazione interessante di Thor, utile per le isole o le comunità dove scarseggia l’acqua potabile, consiste nell’utilizzazione dell’energia termica prodotta per alimentare un dissalatore, producendo acqua potabile e nello stesso tempo eliminando i rifiuti soldi urbani.

 

Roma, 7 gennaio 2008

    

 

Osservazioni sui "termovalorizzatori"

Vista la gravità della situazione campana e l'opera di disinformazione attuata dai principali media, vi invito a riflettere sulle considerazioni che riporto di seguito.

- Il termine "termovalorizzatore" viene utilizzato solamente in Italia per dare un'accezione positiva all'impianto. In Europa vengono semplicemente chiamati "inceneritori"
- In Italia godono di finanziamenti pubblici mediante il meccanismo dei CIP6 sottraendo il 7% della bolletta ENEL che noi paghiamo che dovrebbe andare alle fonti rinnovabili ed   assimilate.  Purtroppo nelle assimilate hanno fatto rientrare anche i termovalorizzatori. In Europa non vengono finanziati ma addirittuira tassati (Austria e Belgio)
- Essendo equiparate a fonti rinnovabili godono anche del meccanismo dei cosiddetti "certificati verdi" per rivendere l'energia elettrica prodotta a prezzo maggiorato
-  Il processo termico avviene a temperature elevate (sopra i 1000  C) per cui  oltre ai  gas serra , alle diossine ed ai furani ecc. , vengono prodotte milioni di nanoparticelle, mille volte piu' piccole delle piu' note PM10, ma molto piu' pericolose in quanto capaci di entrare nelle parti basse dei polmoni, entrare nel circolo sanguigno e poi stazionarsi all'interno di un organo, non essendo biocompatibili possono produrre un'infiammazione che col tempo "potrebbe " trasformarsi in quelle che la moderna letteratura medica chiama "nanopatologie" che comprendono tumori, malformazioni fetali e malattie cardiocircolatorie a distanza di anni dall'esposizione.
(Per approfondire vedi http://www.nanodiagnostics.it/Nanopatologie.aspx)
- Essendo cosi' piccole NON esistono filtri in grado di poterle bloccare, per cui finiscono nell'ambiente. Inoltre la legislazione e' assolutamente arretrata in quanto non le prende in considerazione

- Circa il 30% di cio' che entra in ingresso ad un termovalorizzatore costituira' delle ceneri solide che costituiscono "rifiuti speciali" da smaltire in discariche speciali (in campania nelle discariche abusive hanno trovato anche i residui degli inceneritori del Nord!!!) quindi comunque si avra' bisogno di discariche a valle del processo e per giunta di tipo speciale. Il restante 70% va nell'ambiente (anche se una piccola parte rimane nei filtri che comunque dovranno essere smaltiti in discarica!)
- I termovalorizzatori per funzionare bene hanno bisogno di grossi quantitativi di rifiuti con elevato potere calorifero (plastiche, legno ecc.) e quindi tendono ad ostacolare lo  sviluppo della raccolta differenziata spinta
Per approfondire:  http://www.inceneritori.org/
Le alternative gia' ci sono ma non vengono diffuse dai media tradizionali. Tutte prevedono la strategia delle R (riduzione, riciclo, riuso) con una raccolta differenziata spinta che puo' essere attuata col "porta a porta" (da non confondere con la trasmissione diseducativa di vespa) portandola a valori elevati e da cio' che si raccoglie effettuate il compostaggio della parte umida ed il riciclo/riuso del vetro, plastica ecc..

Per approfondire:  vedi il CAPITOLO 3°  del Progetto "La Città che Vogliamo"

Il rimanente  indifferenziato puo' essere trattato con  degli impianti che lavorano "a freddo" e vengono indicati con la sigla TMB (Trattamento Meccanico Biologico, come ad esempio il "Thor") che effettuano la digestione anaerobica della parte organica e la vagliatura delle parti secche. In tal modo si riduce di molto il quantitativo dei rifiuti destinati alla discarica ottenendo un rifiuto INERTE che non sprigiona ne' gas serra (in quanto recuperati e riutilizzati) ne' percolato che inquinerebbe le falde acquifere e non sono neanche infiammabili.

 

 

 

  

 

 

 

Rione cappuccini:  l'ennesima rapina

 

 

Il rione cappuccini a Crispano, come del resto ogni quartiere periferia dell'interland napoletano, purtroppo, deve fare i conti con una microcriminalità sempre più violenta e devastante.

Si ha l’impressione di aver perso ogni diritto di cittadinanza: non si è più liberi di vivere il proprio quotidiano o di esercitare una normale attività commerciale. Si vive solo guardandosi le spalle con il timore di essere, se si è "fortunati", solo rapinati.

Durante le festività natalizie nel quartiere cappuccini si sono verificati gli ennesimi episodi di rapina che da anni squarciano la normalità minando equilibri sociali e morali. Rapine e sempre rapine, questo è l’orologio civico, installato dalla microcriminalità, che scandisce il tempo che passa. Le “lancette” dei malviventi, approfittando del periodo di maggiore incasso associato alle festività, hanno scandito, con continuità,  anche le giornate natalizie, battendo quelle poche attività commerciali che “resistono” nel quartiere.

Ad incrementare la rabbia e la rassegnazione dei cittadini e dei commercianti contribuisce anche l’ente Comune che, nonostante i continui solleciti, ancora oggi non provvede ad illuminare adeguatamente alcune strade del rione cappuccini.

Del resto, sarebbe utopico pensare ai nostri figli che giocano felici tra le vie e gli spazi del quartiere, ma spaventa il pensiero di vederli far balzi tra pallottole e rifiuti.

 

Pasquale Vitale

Crispano, 14 Gennaio 2008

  

 

  

                

Auguri, Crispano

Perché...nonostante tutto, 

questo può ancora essere

un mondo meraviglioso...

  

Il Manifesto

 

    

        

Intervista

al Segretario di Rifondazione Comunista di Crispano

"Corriere delle Città", Annabella Barra, 22/12/2007

      

A due anni dallo scioglimento dell’ultimo Consiglio Comunale, quali sono, secondo lei, le ragioni e le responsabilità politiche di una simile disfatta?

Noi di Rifondazione, pur non avendo nessun rappresentante sia in Consiglio Comunale che in Giunta dal lontano 1991, anno della costituzione di Rifondazione Comunista, stiamo lavorando per cambiare questo centro-sinistra dal 2004, anno della fondazione del sito www.opartigiano.it. Da allora, ininterrottamente, abbiamo lavorato ad un progetto politico-culturale rivolto alla trasformazione del centro-sinistra a Crispano, creando le premesse per spingerlo “oltre lo scioglimento”, questo addirittura prima che esso arrivasse nell’autunno del 2005.

Abbiamo continuato la nostra azione centripeta fino alla fine dell’anno 2006, quando convocammo nella nostra sede tutti i Partiti del centro-sinistra proponendogli di istituire una Commissione permanente capace di elaborare in circa un anno “diverse” politiche di governo, quelle politiche indispensabili per una campagna capace di garantire a tutti i cittadini di Crispano tutti i diritti costituzionali. Constatata l’indisponibilità di quasi tutte le forze politiche, considerata la notevole mole di lavoro stimata, avevamo dato un ultimatum; quello che poi eluso ci ha portato alla ideazione del Progetto-Fondazione “la Città che Vogliamo”. Evidentemente fattori come il conflitto di interessi, l’assenza di opinioni  e di norme comuni, e il tipo di personalità arrogante ed ostinata di alcuni esponenti nel centro-sinistra hanno contribuito ad aumentare il divario tra i gruppi politici creando una forte “polarizzazione”.

     

A Crispano, oltre ai partiti tradizionali, c’è un’Associazione culturale che si candida alla guida della città. Anche Lei faceva parte di Radici, poi ne è uscito perché? Cosa era per Lei radici e cos’è oggi?

L’Associazione Radici nasce dall’esigenza politico-culturale di andare oltre i confini dei partiti per costruire “idee” per il bene comune. Noi di Rifondazione eravamo quattro soci fondatori su quindici e ci siamo tutti dimessi. Credo che a breve arriveranno forse anche altre lettere di dimissioni. Le nostre dimissioni manifestano semplicemente che l’Associazione Radici, nata come espressione critica a “ciò che è stato”, non ha saputo realizzare le premesse e le condizioni per porsi come avanguardia politico-culturale in questo paese. Le perplessità nate sul progetto sono dovute soprattutto all’assenza di un orientamento politico-culturale-programmatico.

     

Si dice che lei voglia partecipare da candidato sindaco alle elezioni, con una sua lista, anche alla luce della diminuzione dei consiglieri, sa che c’è il pericolo di non essere eletti?

Io sono il segretario di Rifondazione Comunista e nel nostro Partito le scelte sono sempre collegiali. Quindi, sarà il Partito che deciderà alleanze e candidature. Noi di Rifondazione vogliamo costruire un “cantiere” per il futuro fatto di “come, quando e perché” si vuole intervenire per il “bene comune”, attivando nelle diverse Istituzioni processi che possano concorrere tra loro lungo una strategia generale comune e risolutrice. Proponiamo da quattro anni un metodo “scientifico” che miri allo studio sistematico, controllato, empirico e critico di ipotesi sulle relazioni intercorrenti tra i vari fenomeni sociali, economici, politici e culturali per produrre “nuovi” processi deduttivi ed induttivi che propongano la risoluzione dei problemi reali.

Dopo tre Feste di Liberazione, su questa visione alta del ruolo della politica, a Crispano, il 17 Febbraio 2007, è nato il nostro progetto-fondazione dal titolo “La Città che Vogliamo”. Un capitolo dopo l’altro si è sviluppata una complessa partecipata successione di argomentazioni conveniente alla crescita di un’identità politico-programmatica che partecipa e rinnova. Una retta che incide e guida, un disegno organico, capace di comporre architravi su cui poggiare progetti di governo e sviluppo, che nel mese di Dicembre perverrà all’ottavo Capitolo. Questi capitoli che diverranno un libro sono consultabili anche sul sito www.opartigiano.it nella sezione “La Città che Vogliamo”.

In altre Parole per Noi di Rifondazione vengono prima i principi costituzionali, poi le idee, il metodo e le regole e infine si scelgono i rappresentanti, gli uomini.

  

Perché non entra nel PD?

Perché credo in un altro mondo possibile, credo e combatto per l'indipendenza e la libertà, per la valorizzazione della personalità umana, per la pace tra i popoli e per il socialismo. Perché, come direbbe Hans-Georg Gadamer, occorre “Pazienza e lavoro, perché il compito è gigantesco e nient'altro ci può salvare." Perché nonostante tutto, questo può ancora essere un mondo meraviglioso. Perché noi comunisti non siamo moderati, come direbbe Dario Fo, non siamo forti con i deboli e deboli con i forti. Noi non fingiamo di risolvere i problemi senza affrontarli. Noi non ci comportiamo in modo da non dispiacere ai cittadini che contano, senza mai concedere la parola a quelli che non hanno voce.

       

Ha già un programma, ma non è possibile nessuna sintesi con il Pd?

Le divisioni che oggi si avvertono all’interno del Centro-Sinistra sono la pura raffigurazione di un confronto sterile finalizzato alla sola prevaricazione diretta alla conquista della candidatura a Sindaco.

Noi riteniamo che la lotta tutta interna al Centro-Sinistra per la determina della candidatura a Sindaco sia tuttora l’immagine di una politica ancora troppo gonfia di atteggiamenti individualistici che, minando il ruolo costituzionale dei Partiti, ha condotto allo scioglimento del Consiglio Comunale.

Noi, in altre parole, crediamo nelle primarie tra idee più che in quelle tra uomini. Aspetteremo, quindi, i “contenuti programmatici” del Partito Democratico, strumento utile in quel processo caratterizzante, indispensabile mezzo di confronto ed aggregazione, principio etico per la programmazione del governo di una Città.

       

Quali dovrebbero essere le priorità programmatiche della prossima amministrazione?

Un’idea potrebbe essere anche quella di promuovere un processo di riforma di Governo delle Città, in senso “partecipativo”, di alcuni suoi settori organizzativi strategici, con la triplice motivazione di valutare meglio necessità ed energie sociali presenti nella popolazione, di rifondare la relazione di fiducia fra i cittadini e le Istituzioni, e di ridare “rappresentanza” a tutti quei cittadini che negli anni precedenti non si sono sentiti difesi dalla classe politica al governo della città. Per fare questo occorre anche effettuare, necessariamente, una riforma dello Statuto Comunale che preveda una Giunta separata dal Consiglio Comunale, ovvero una Giunta con tutti Assessori esterni. Questo per almeno tre motivazioni concorrenti:

·        I Partiti devono tornare a fare da elastico tra Consiglio e Giunta;

·        Non sempre le persone che possono aiutare il governo di questa città hanno un forte elettorato e viceversa;

·        Riducendo gli stipendi agli assessori ed al sindaco ed aumentando il gettone di presenza ai consiglieri comunali si potranno garantire anche le attività politiche di chi sta all’opposizione e quindi offrire le premesse per un paese più democratico.

Il Consiglio Comunale e la Giunta in questo modo potranno mettere in atto reali ed efficaci processi di monitoraggio e valutazione.

       

Cosa pensa della proposta di un megastore sull’area PIP?

Il Governo di questa Città deve promuovere lo sviluppo socio-economico partendo dal valorizzare soprattutto le risorse che il nostro paese possiede in termini di dinamismo imprenditoriale, voglia di fare e di imparare, impegno nel lavoro, per dare a tutte queste potenzialità ciò che “manca loro” per farle affermare come “Sistema economico strutturato”. La Politica Economica di Crispano deve quindi orientare le attività economiche locali all’Innovazione, all’Internazionalizzazione e all’Occupazione.       

Chi ha seguito strade diverse, come ad esempio Afragola, favorendo megastore come Ikea, Le Roy Merlin e Castorama, si trova a fare i conti con una realtà vergognosa: sfruttamento della manodopera, devastazione del territorio e delle piccole realtà commerciali e perdita nei giovani dello spirito artigianale e creativo.

    

    

      

Assemblea degli Iscritti PRC

Nuova sede

Domenica 2 Dicembre ore 12,00

Via Provinciale, Crispano (Na)

  

Lettera del Segretario PRC

Circolo"G. Pajetta" Marano di Napoli

 

Cari Compagni e Compagne,

innanzitutto devo ringraziare il Vostro segretario e Voi tutti perché avete voluto condividere con noi questo momento così importante per il nostro Partito qua a Crispano (NA).

Oggi non si inaugura, semplicemente la nuova sede, perché i nostri circoli non sono mai, banalmente, “luoghi fisici”, ma spazi di aggregazione, confronto, condivisione, progettazione ed immaginazione di un altro mondo necessario. Da un po’ non mi piace  parlare più di altro mondo possibile, non mi piace perché ritengo che ci avviamo sempre più verso un punto di non ritorno, e che sia sempre più vera l’affermazione “o comunismo o barbarie”. La barbarie è quella a cui assistiamo nel piccolo quotidiano di ciascuno di noi: territori violentati, sogni rapinati, speranze frantumate.

Nel 1964 Mario Tronti, nella sua opera “Operai e capitale” sintetizzava il pensiero di Marx e la concezione del materialismo storico: lo sviluppo capitalistico è provocato dalle lotte degli operai, in un processo dialettico tra azione e reazione, le lotte ed i processi di avanzamento della classe determinano le trasformazioni, le mutazioni del capitale. Il compito di un’organizzazione politica, cioè del partito, diremmo noi, è quello di giudicare, mediare e riportare ad un livello generale le esperienze particolari. Questo deve essere il compito di un giornale operaio. 

Credo che il nostro progetto di "giornale di area" dovrebbe ispirarsi a questa idea: dare risalto alle esperienze ed alle problematiche dei singoli territori ma, attraverso una struttura di livello superiore, sovra-comunale, o volgarmente un coordinamento, sintetizzarle in un discorso più generale dal quale far derivare un progetto politico. Un progetto pilota che si articoli in fasi di avanzamento per presentare "la Politica delle Scienze" come una successione di Analisi, Progettazione, Realizzazione e Verifica.

Credo che sia indispensabile riappropriarsi di questi strumenti, ritengo che nel nostro partito la più grande colpa dei nostri gruppi dirigenti sia stata quella di aver costituito un apparato “leggero” a cui è stato affidato il compito di affrontare l’artiglieria pesante! Non si indaga, non ci si approfondisce, non si studiano i fenomeni, non si produce nulla che sia avanguardia, ciascuno va seguendo una linea politica più o meno tracciata, c’è approssimazione e superficialità. Il giornale non è certo la soluzione a tutto ciò, può rappresentare, però, un utile esercizio per riabituarci ad osservare, riflettere, confrontarci, progettare, ma soprattutto ricominciare a farlo insieme. 

Quando Nunzio mi ha chiesto di presentare ai compagni di Crispano l'idea del giornale di area sono stata contenta, credo sia un primo importante passo verso il riconoscimento tra noi, il riconoscimento l’ho imparato dall’esperienza femminista, ti riconosci nell’altro attraverso la narrazione della sua vita. 

Comunque, mi auguro che a partire da stamattina, si possa creare una maggiore cooperazione tra noi "poveri diseredati" dell’area nord, c’è tanto da fare e realmente “il compito è gigantesco e nient’altro ci può salvare”. Vorrei concludere con un bellissimo aforisma di Paulo Coelho “Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni.” 

Auguri compagni, auguri Crispano.

 

Tina Liccione

 

 

 

         

La Città che Vogliamo

Capitolo 7°

Wi-Fi Municipale: Internet gratis per tutti

Crispano, 24 Novembre 2007

 

     

 

Internet gratis e wireless per tutta Pordenone

A Pordenone un progetto per il superamento del digital divide porterà Internet gratis nelle case di tutti i residenti. Primo caso in Italia di copertura a tappeto con Wifi
 


Internet gratis per tutti gli abitanti di Pordenone. La disponibilità di connessione wireless a costo zero per gli abitanti della città friulana è frutto di un accordo tra la Regione e il comune di Pordenone i cui termini sono contenuti in un Protocollo d'Intesa firmato alla fine della scorsa settimana e che mira a creare un articolato sistema di e-governement e di e-democracy.

L'infrastruttura di base a banda larga, realizzata sulla base di un programma pluriennale il cui primo stralcio prevede la copertura sperimentale di parte del centro storico entro pochi mesi e della restante parte del territorio comunale nel corso del 2008, si trasformerà per l'utente finale in una rete Wifi di libero accesso per portare Internet gratuitamente in tutte le case di coloro che disporranno semplicemente di un computer compatibile con questo standard.

L'impegno diretto del Comune di Pordenone è notevole: ogni anno vedrà la messa a bilancio di circa 400 mila euro per il servizio; prezioso è stato e sarà il sostegno della Regione. "La logica è quella dell'inclusione perché tutti possano godere delle opportunità che la società offre", ha detto il sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello

"Questo impegno per Pordenone e la sua rete WiFi - ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy - rientra nel programma generale della Regione per dotare tutto il Friuli Venezia Giulia delle infrastrutture necessarie per accedere in modo veloce ed economico alla rete informatica. Per questo abbiamo costituito la Società Mecurio Fvg per portare la banda larga su tutto il territorio utilizzando tecnologie diverse a seconda delle caratteristiche del territorio stesso".

Il Friuli tenta di chiudere il 'digital

 divide' in maniera completa, con corsi dedicati a categorie come anziani e casalinghe e per contributi per l'acquisto dei pc. "Il successo è stato molto superiore alle aspettative e con le variazioni di bilancio abbiamo reperito nuove risorse per rispondere a tutte le domande", ha detto ancora Illy.

 

 26-09-2007

 

   

                 

Vivi come se dovessi morire domani. 

Impara come se dovessi vivere in eterno

(Gandhi)

 

 

     

Continua il dibattito sulla necessità 

di un ricambio nella politica a Nord di Napoli

(Lettera al Direttore di Cogito Antonio Iazzetta)

 

 

Egregio Direttore,

sul numero di Cogito del 27 ottobre ho letto una lettera indirizzata a lei sulla necessità di un ricambio generazionale per cambiare la politica. La lettera era molto interessante, ma è la risposta e il suo editoriale che mi hanno indotto osservazioni che vorrei condividere con lei e con i lettori.

Anch’io, come lei direttore, nonostante la mia giovane età, credo che i mali della politica non possano ridursi ad una questione di età. La questione è assai complessa e volendo usare un termine tecnico potremmo dire che siamo dinanzi ad una crisi “strutturale”.

A tutti è ormai chiaro quel distacco sempre più profondo e intrinseco alle politiche neoliberiste che si è creato tra la società e il mondo politico; un distacco che non si registra solo nel momento elettorale, ma anche nell’accettazione diffusa di tutti quei processi politici e istituzionali che peggiorano le condizioni di vita stesse del soggetto.

In un contesto politico-culturale simile, l’assenza partecipativa e la costituzione di poteri forti hanno prodotto in questi nostri territori effetti devastanti per l’idea di “bene comune”: si sono create le condizioni affinché, in Campania specialmente, la politica nelle istituzioni entrasse in rapporti di connivenza e/o condizionamento con la criminalità organizzata.

Questa crisi strutturale della politica, come in un effetto a valanga, ha immesso nella società sempre più sfiducia e disaffezione verso l’idea di “bene comune”. Pertanto, credo che la linea direttrice dell’età anagrafica non possa essere risolutrice, ma forse solo indicatrice di una necessità nella politica di nuovi saperi e quindi culture. La politica deve ri-divenire cerniera tra saperi e culture, ovvero indurre modelli comportamentali che implementino i saperi acquisiti e consolidati, cioè le scienze.

Un fenomeno resta inspiegabile finché il campo di osservazione non è abbastanza ampio da includere il contesto in cui il fenomeno si verifica. Se l’osservatore, infatti, non si rende conto dell’intreccio di relazioni tra un evento e la matrice in cui esso si verifica o è posto di fronte a qualcosa di “misterioso” oppure è indotto ad attribuire al suo oggetto di studio certe proprietà che l’oggetto può non avere.

Per fare ciò occorre, preliminarmente, una visione sistemica dei problemi, occorre cioè usare nella risoluzione dei problemi le nozioni matematiche di “funzione” e di “relazione”, così come quelle di “informazione”, “ridondanza” e di “retroazione”.

Un’idea potrebbe essere anche quella di promuovere un processo di riforma di Governo delle Città, in senso “partecipativo”, di alcuni suoi settori organizzativi strategici, con la triplice motivazione di valutare meglio necessità ed energie sociali presenti nella popolazione, di rifondare la relazione di fiducia fra i cittadini e le Istituzioni, e di ridare “rappresentanza” a tutti quei cittadini che negli anni precedenti non si sono sentiti difesi dalla classe politica al governo della città.

Allora, potremmo dire, come diceva Albert Einstein, “Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare.”

Alla luce di questa prospettiva, provo ad immaginare che tra le intelligenze multiple che costituiscono la nostra area metropolitana ci sia, da subito, una sorta di confronto sui metodi e le metodologie da applicare per indurre nel sistema pubblico un insieme di regole (protocolli) utili ed indispensabili nell’agire quotidiano. Dunque, in questo confronto, o sfida, l’uno potrebbe dimostrare all’altro come o dove si è sbagliato o anche se non si è sbagliato affatto. Come in una sorta di laboratorio si potrebbe realizzare un esperimento cognitivo rivolto all’educazione politico-amministrativa per una nuova “alternativa democratica" che assicuri alla cittadinanza l’attuazione delle norme e quindi la certezza del diritto. In altre parole, ad esempio, la pratica concreta che vige nella macchina comunale potrebbe essere monitorata, sottoposta ad analisi e fornire la base per proposte ed interventi di “avanzamento”.

Si potrebbe costruire quindi un “cantiere” per il futuro fatto di “come, quando e perché” si vuole intervenire per il “bene comune”, attivando, finalmente, nelle diverse Istituzioni processi che possano concorrere tra loro lungo una strategia generale comune e risolutrice. Un metodo scientifico che miri allo studio sistematico, controllato, empirico e critico di ipotesi sulle relazioni intercorrenti tra i vari fenomeni sociali, economici, politici e culturali per produrre “nuovi” processi deduttivi ed induttivi che propongano la risoluzione dei problemi reali.

Su questa visione alta del ruolo della politica, a Crispano, il 17 Febbraio 2007, è nato un progetto-fondazione dal titolo “La Città che Vogliamo”. Un capitolo dopo l’altro si è sviluppata una complessa partecipata successione di argomentazioni conveniente alla crescita di un’identità politico-programmatica che partecipa e rinnova. Una retta che incide e guida, un disegno organico, capace di comporre architravi su cui poggiare progetti di governo e sviluppo, che nel mese di novembre perverrà al 7° Capitolo nel segno della continuità con i sei capitoli già pubblicati: Riassetto del territorio e questione abitativa (17 Febbraio 2007); Spazi e servizi pubblici: sviluppo occupazionale e culturale (25 Marzo 2007); Nettezza urbana: sintesi e disegni di una civiltà (20 Aprile 2007); Qualità totale nella Pubblica Amministrazione (27 Maggio 2007); Biblioteca: laboratori cognitivi e spazi autogestiti (22 Settembre 2007); Il Bilancio Partecipativo: Un esempio di Democrazia partecipata (27 Ottobre 2007).

Questi capitoli che diverranno un libro sono consultabili anche sul sito www.opartigiano.it nella sezione “La Città che Vogliamo”.

Concludo ponendo alcuni interrogativi a lei direttore, a me stesso e alla nostra comunità: E’ possibile tale via? In noi “giovani” devono vivere due persone in una? Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a una “specie” che vuole spiccare il volo per cambiare veramente la vita?

    

Nunzio Cennamo, 

"Cogito", Anno XIV n. 236, sabato 10 Novembre 2007

           

 

Si, e speriamo che la persona che vuole spiccare il volo per cambiare veramente la vita riesca ad avere il sopravvento. Ne abbiamo bisogno noi e ne hanno bisogno le città in cui viviamo, o meglio sopravviviamo, costretti a fare i conti con realtà difficili in cui è davvero arduo continuare a vivere. Finché c'è almeno la speranza di cambiare le cose, ci potrà essere un futuro. Se mancasse anche quella, saremmo davvero costretti a vivere per sempre nel degrado a cui ci ha condannato una classe politica incapace e inadeguata che si nutre dell'indifferenza e della connivenza di chi, per poco, vende la sua dignità e il suo futuro, rendendosi complici del degrado culturale e sociale delle nostre zone.

Antonio Iazzetta, 

"Cogito", Anno XIV n. 236, sabato 10 Novembre 2007

 

 

                

Il Manifesto

                 

      

A Crispano servono lavoro e “ricchezze” (per tutti!)

di Pasquale Vitale

   

 

Cosa sta succedendo a Crispano? Chi conosce la nostra città, i suoi umori, la sua struttura, i suoi quartieri, dice che siamo in presenza di una crisi gravissima, di un livello di degrado, forse, mai raggiunto.

Gli aspetti strutturali del degrado sono due. Il primo, evidentissimo, è la mancanza di “ricchezze” sociali e culturali e di politiche economiche per tutti.

Il secondo è l’emergere di una gioventù vastissima, senza speranze e senza futuro, cioè senza Lavoro.

Io, che ho studiato materie economiche, mi sento di dire che non esistono -per una società- due elementi così destabilizzanti come la mancanza di ricchezze e la perdita della gioventù.

Di chi è la colpa di tutto questo?

Crispano è una delle città più giovani d’Europa, circa un terzo della sua popolazione è sotto i 28 anni. E la fascia giovanile della popolazione è quella più colpita dall’insicurezza sociale. Quella che sente più forte il morso della precarietà, dell’abbandono. La precarietà produce un’insicurezza di massa che può travolgere ogni barriera e legame sociale.

Eppure davanti a queste questioni i sindaci che ci hanno governato hanno completamente ignorato il problema, come se una politica economica locale non potesse risolverlo. Come struzzi che mettono la testa sotto la sabbia. Questi stessi sindaci che prima parlavano solo di realizzare opere pubbliche, “vetrine elettorali”, oggi parlano del problema della “sicurezza fisica”, dell’ordine pubblico, della gigantesca questione della “sicurezza di vita” di una popolazione ( vedi questione lavavetri a Firenze, barboni a Salerno, rom a Bologna, ecc).

Io penso che un governo locale serio che progetti di risolvere questi problemi debba trovare delle risorse da investire, mettere a punto un piano di politiche economiche, urbanistiche e culturali che entrino dentro il problema per quello che è, senza limitarsi a guardare come si possa “isolare” il problema in modo da salvare, forse, solo qualche famiglia, che in cambio darà qualche voto, oppure un pezzetto della città, magari un’area in cui dopo si possano fare appartamentini da vendere bene...

L’idea che il rione “cappuccini” non esista e quindi debba essere isolato e ghettizzato deve finire in questa città. Noi del rione cappuccini non siamo il degrado infernale delle favelas che è tenuto lontano da un pezzo “sacro” di città che può continuare a prosperare, fare affari e abbellirsi.

Io, giovane che si vuole prodigare per il suo quartiere e per la sua città, lancio come proposta la costituzione di una “grande opera” di rinascita sociale e culturale per “Cappuccini” e per Crispano tutta (che è meno di 2 Kmq).

Noi della Fondazione “La Città che Vogliamo” crediamo che la politica e l’arte del buon governo siano qualcosa di molto più complesso e alto di quello che abbiamo visto in questo ceto politico locale negli ultimi vent’anni. Allora, ai miei coetanei dico che dobbiamo riappropriarci dei nostri spazi e del nostro futuro: alziamoci sulle punta dei piedi e proviamo a saltare.

Crispano, 27 Ottobre 2007

 

           

Crispano, tristezza ma anche tanta voglia di Rinascita

di Pasquale Savino

 

 

Nel nostro paesino abbiamo assistito a troppe forme di violenza e prevaricazione. E’ per questo che la questione morale è un problema molto sentito tra i nostri cittadini. Quando la certezza del diritto viene trasformata in un “favore” da restituire al momento opportuno, in qualsiasi tipo di elezione, il cittadino non è più un uomo libero né democratico.

Il condizionamento sottile può avvenire in tante forme ma la sostanza è sempre la stessa: vengono, anche alle 22:00 di sera, nel tuo focolare domestico a ricordarti che..… forse …. si sono adoperati per te ..… forse …. per qualcosa che ti toccava di diritto.

Allora viene da chiedersi:

·                 Ma quello per cui sei stato aiutato era un tuo diritto?

·                 Un’amministrazione comunale è un organo al servizio di tutti i cittadini?

·                 Il diritto e la sua certezza possono divenire merce di scambio?

In questa comunità, comunque, dobbiamo dire che stiamo assistendo anche a cose assai divertenti. Politici che hanno grosse responsabilità circa lo scioglimento si presentano come il “nuovo” in alternativa al “vecchio”.

Una persona pubblica quando commette degli errori crea disagi e danni a tutta la sua comunità. Io, che ho fatto tanti errori nella mia vita privata, credo nella conversione e non nel trasformismo camaleontico.

Come direbbe Gennaro Ippolito, noi siamo persone per bene che facciamo politica per il “bene comune”. Vogliamo condividere con gli altri le nostre idee, le nostre passioni, la nostra visione alternativa e innovativa della società. Per questo manifestiamo alla  Città la nostra voglia di rinascita andando avanti con “La città che Vogliamo (per tutti!)”.

Noi siamo contro la lista della spesa e proponiamo in alternativa metodologie che rappresentino in modo chiaro “come quando e perché” vogliamo cambiare questo paese.

      

Crispano, 27 Ottobre 2007

 

            

Il Precario

                         

...il 20 Ottobre caliamo le bende...?!

                     

Roma

Sabato, 20 Ottobre

Piazza della Repubblica ore 14,30

Manifestazione Nazionale

foto...di carta

                

    

Primarie per il Partito Democratico a Crispano

 

 

Alla luce della bella giornata vissuta nella nostra cittadina domenica 14 Ottobre, ci corre l’obbligo di fare due osservazioni, una di carattere politico-culturale e una sull’analisi dei dati. 

La prima osservazione politico-culturale che ci sentiamo di fare è che quanto accaduto in città per le primarie è stato qualcosa di veramente importante per la costruzione di una nuova “democrazia partecipata”. E’ stato veramente bello vedere tante persone affamate di “partecipazione”.

La seconda osservazione che ci sentiamo di fare, più analitica, riguarda una lettura attenta degli eventi accaduti. Domenica 14 Ottobre, a Crispano, sono andati a votare per la costituzione del partito democratico circa 1600 persone. Sembra un numero considerevole ma se lo rapportiamo al dato politico del 2006, cioè dell’anno scorso, vediamo che la somma dell’elettorato dei due partiti raggiunge 2181 voti alla Camera e 1780 al Senato. Questo dato diventa ancora più significativo se osserviamo che stiamo parlando di cifre relative ad elezioni nazionali senza preferenza e senza quel clima di forte connotazione locale dato alle primarie di domenica. Sembrava quasi che si trattasse di elezioni comunali per una sola parte politica e ad una sola lista, quasi a dire: ”corro da solo così sono sicuro che vinco io”.

Precisamente, non solo le 1600 persone sono 600 unità in meno dell’elettorato dei due primi partiti del centro-sinistra, ma il dato più significativo è che hanno votato-aiutato i candidati locali alle primarie addirittura molti "gentili" elettori di altri partiti del centro-sinistra. Inoltre, su 1600 votanti la lista di Esposito ha preso solo circa 1000 voti. Si legge quindi, oggettivamente, una sconfitta e/o una spaccatura locale nel nascente Pd.

      

Elezioni Politiche  2006  -Crispano (Na)-

Camera:

DS + LA MARGHERITA (L'ULIVO)   2181   (29.97%)

Senato:

DS  1003   (16.15%)

LA MARGHERITA  777   (12.51%)TOT.  1780

 

            

      

Festa di Liberazione

"La Città che vogliamo"

I fotogrammi

Il Programma

Il Manifesto

                        

Tavole rotonde, Convegni, Arte, Musica, Cultura, Interazione,

Inchiesta, Teatro, Percorsi cognitivi e giochi per bambini...

           

Sabato 29 e Domenica 30 Settembre

Piazza Falcone e Borsellino

Crispano (Na)

        

          

                  

SULL’ATTO TEPPISTICO INDAGANO I CARABINIERI

Danneggiata l’auto del segretario di Rifondazione

Crispano, raid di un giovane a volto coperto e in sella ad uno scooter

Crispano. Un balordo a volto coperto ha danneggiato l'auto del segretario della sezione di Rifondazione comunista di Crispano, Nunzio Cennamo. L'episodio è accaduto lo scorso venerdì sera, mentre gli iscritti stavano allestendo gli stands della terza festa del quotidiano «Liberazione» in piazza Falcone e Borsellino. Sull'atto teppistico stanno indando i carabinieri, ai quali lo stesso Cennamo ha sporto denuncia. Secondo due testimoni, un ragazzo, con il volto coperto, a bordo di un motorino, ha sfondato il lunotto posteriore e graffiato con un chiodo la fiancata destra della Peugeot 207, del segretario del partito, per poi dileguarsi. Un episodio grave che si potrebbe inserire o nel nuovo clima politico che si è venuto a determinare a Crispano, dopo lo scioglimento del consiglio comunale, per infiltrazioni camorristiche o in uno dei tanti episodi di microcriminalità, dilaganti nell'hinterland a nord di Napoli. Rc, in forte crescita dal 2004, sta lavorando ad una serie d’iniziative per il ripristino di un linguaggio democratico e per guardare oltre lo scioglimento ed alle amministrative della prossima primavera. Un atto di intimidazione? «Un episodio prevedibile - commenta il segretario Cennamo - determinato dalla successione di eventi messi in atto da più di 3 anni da Rc, che hanno messo in discussione il ruolo egemone di una parte del centrosinistra e del quadro politico locale. L'interesse della gente verso queste nuove forme di politica partecipativa potrebbero dare fastidio - ammette il segretario - anche se non escludo la pista dell'atto teppistico di microcriminalità». Nunzio Cennamo, 30enne ricercatore universitario, è stato eletto segretario della sezione locale nel 2004. Anno in cui ha cominciato una campagna di rinascita del partito, fondando nel dicembre del 2003 un sito internet, attraverso il quale ha messo in campo una serie di iniziative politiche innovative a favore della cittadinanza e del «ripristino di un linguaggio democratico», che è stato il tema del convegno di chiusura della festa del quotidiano «Liberazione», che si è conclusa domenica scorsa, con l'intervento dell'assessore regionale Corrado Gabriele, che ha espresso tutta la sua solidarietà al segretario di Rc, per l'accaduto.

  

ALESSANDRO URZÌ, Il Mattino, 02/10/2007

           

     

 

Documento politico

Crispano, 17 Settembre 2007

 

Cari Compagni e Compagne, Amici cari,

corre l’obbligo alla Segreteria del nostro Partito narrare, pubblicamente, le dinamiche politiche e culturali che abbiamo attivato nella nostra città dal 2003 con quella costante successione di eventi convenienti al ripristino di una “società democratica”.

Lentamente, come una “lumaca”, dal 2003 stiamo camminando, senza stancarci mai, su percorsi chiari e coerenti a quell’unico obiettivo finale che è la liberazione da questo presente stato di cose e la successiva costituzione di una Città Libera e Democratica.

L’azione fisica intrinseca nel “movimento” è stata capace di far emergere tutto quanto in una situazione di stasi era impercettibile; proprio come se vogliamo farci un’idea della durezza e della trama di una superficie, non basta metterci sopra un dito ma bisogna farlo scorrere avanti e indietro.

Dalla fondazione del sito www.opartigiano.it, ininterrottamente, abbiamo lavorato ad un progetto politico-culturale rivolto alla trasformazione del centro-sinistra a Crispano, creando le premesse per spingerlo “oltre lo scioglimento”, questo addirittura prima che esso arrivasse nell’autunno del 2005.

Abbiamo continuato la nostra azione centripeta fino alla fine dell’anno 2006, quando convocammo nella nostra sede tutti i Partiti del centro-sinistra proponendogli di istituire una Commissione permanente capace di elaborare in circa un anno “diverse” politiche di governo, quelle politiche indispensabili per una campagna capace di garantire a tutti i cittadini di Crispano tutti i diritti costituzionali. Constatata l’indisponibilità di quasi tutte le forze politiche, considerata la notevole mole di lavoro stimata, avevamo dato un ultimatum; quello che poi eluso ci ha portato alla ideazione del Progetto-Fondazione “la città che vogliamo” ormai giunto al 5° capitolo.

Evidentemente fattori come il conflitto di interessi, l’assenza di opinioni  e di norme comuni, e il tipo di personalità arrogante ed ostinata di alcuni esponenti nel centro-sinistra hanno contribuito ad aumentare il divario tra i gruppi politici creando una forte “polarizzazione”. La polarizzazione, verificatasi all’inizio del 2007, ha raggiunto il suo apice nel mese di giugno ’07 con gli episodi relativi alla festa del Giglio, dove le diverse forze reazionarie si sono coalizzate contro quella spinta “innovatrice” che mirava “oltre lo scioglimento”.

Questa asimmetria creata dalla fase di polarizzazione è comunque un fenomeno fortemente instabile, ma è la premessa per il cambiamento: tutto “ciò che è stato” finalmente diviene facilmente individuabile, non è più spalmato ovunque, e quindi è eliminabile.

E’ opportuno precisare, come illustrava Gandhi, che l’azione che spinge oltre “ciò che è stato” non ha nessuna intenzione ostile di carattere personale nei confronti del gruppo coalizzato: “l’azione è una lotta contro il male, no contro chi lo compie”.

Dopo più di tre anni di “azione-movimento” si sono ormai attivati gli stati sensoriali all’interno dello strato sociale locale e questo ha permesso l’emersione dal sommerso pianeta politico locale di consolidate pressioni e tecniche di “prepotenza politica” finalizzate al condizionamento e quindi alla sopraffazione. In altre parole, “le condizioni al contorno” sono divenute di dominio pubblico e dunque sviluppano le premesse per una nuova “campagna” di rinascita e liberazione.

Vogliamo ricordare a tal proposito che in letteratura sono ampiamente descritte queste dinamiche complesse ma controllabili, al punto di trovare perfino una classificazione degli stadi di evoluzione tipici di un contesto sociale in “movimento”. Infatti, come ricorda Gandhi, ogni movimento valido passa sempre per cinque stadi: l’indifferenza, lo scherno, le ingiurie, la repressione e il rispetto (o il successo).

Noi, “la lumaca”, lentamente abbiamo attraversato l’indifferenza, lo scherno(si sono presi gioco di noi chiamandoci “scienziati pazzi”), le ingiurie(si sono verificate offese fatte alla dignità altrui con parole e atti oltraggiosi) giungendo così al quarto stadio, ovvero alla repressione, come dimostrano i numerosi esposti anonimi pilotati ad arte e le «intimidazioni», avvenute anche a mezzo stampa, ad opera di una parte del centro-sinistra velate dietro affermazioni di altri.

Va osservato anche che, secondo Gene Sharp, l’avversario, astuto e in difficoltà, oltre alla repressione può impiegare anche infiltrati nel tentativo di sconfiggere il movimento. Allora, se la campagna è condotta  senza segretezza, con assemblee aperte in luoghi pubblici, gli “infiltrati-provocatori” non potranno fare molto nel tentativo di raccogliere informazioni e/o creare scompiglio e fratture interne.

Noi, “la lumaca”, lentamente andremo Avanti, perché la Politica non è un comitato d’affari. Con Voi vogliamo e crediamo di poter costruire una città con l’uomo al centro, con l’uso di saperi e scienze applicate, poiché: “quando facciamo attenzione che il nutrimento non passi dalla vittima al parassita, quest’ultimo naturalmente si indebolisce e muore, mentre il primo rivive” (Gandhi). 

Segreteria PRC

Circolo “Nunzio Cennamo” Crispano

   

            

                  

Un sentito ringraziamento...

ad Oreste Scalzone e ai tanti amici e compagni, presenti al Caffè “VinMax Brothers” lunedì 17 Settembre 2007, che hanno partecipato all’esame sottile e minuzioso dell’azione nonviolenta come scienza per la trasformazione del presente stato di cose.

 

Invito

ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI E DEI SIMPATIZZANTI PRC

&

Incontro con Oreste Scalzone

Lunedì 17 Settembre ore 19,30

Sala Convegni Bar “Vinmax Brothers”

Via Pigna, 21 - Crispano (Na) -

       

Il Manifesto

              

                                   

Partito della Rifondazione Comunista

Circolo “Nunzio Cennamo”  Crispano (NA)

Sito web:  www.opartigiano.it   e-mail: nunzio.cennamo@opartigiano.it

 

 

 

Alla cortese attenzione della

COMMISSIONE STRAORDINARIA

COMUNE DI CRISPANO (NA)

 

e. p.c. Ai Partiti tutti di Crispano

 

Oggetto:  attuazione Zona P.I.P. Crispano

 

            In riferimento alla Vs. comunicazione-invito relativa alla discussione tenutasi in data 11 Settembre 2007 alle ore 11 presso la sede comunale,

Viste

·        le delibere n°75, 76 e 77 del 26/07/2007,

·        le Vs. comunicazioni di avvio procedimento ai sensi dell’art.7 Legge 241/90 inviate agli assegnatari, notificate nell’ultima decade di agosto;

si osserva e si propone quanto segue:

·        Di far precedere da una manifestazione di interesse il nuovo bando previsto dalla Delibera n°77 del 26/07/2007;

·        Pubblicizzare il progetto e quindi il bando su quotidiani nazionali e su portali web;

·        Percepire dalla manifestazione di interesse oltre alla preferenza per un lotto di mq 1500 o mq 2500 ed ai dati della Ditta (Denominazione, forma giuridica, oggetto sociale, sede legale e Rappresentante legale) alcuni dati caratteristici:

§         Percentuale di utile reinvestito in beni durevoli nell’ultimo biennio;

§         mq della sede attuale di produzione;

·        Nella sola eventualità in cui siano raccolti con la manifestazione di interesse un numero significativo di Ditte, inserire in luogo al sorteggio, che potrebbe favorire mere speculazioni ed eliminare Ditte realmente capaci di introdurre nuovi impulsi socio-economici in un contesto già depresso, una griglia di valutazione che esalti quei consolidati parametri statistici di micro e macro economia capaci di stimare la propensione alla crescita e quindi il reale interesse al suolo;

·        Di interrompere il procedimento avviato ai sensi dell’art. 7 della L. 241/90 verso quegli assegnatari che hanno già dimostrato un’adesione concreta al progetto versando al Consorzio (Pubblico-Privato) “Sviluppo Crispano” il 30% della somma stimata per l’esproprio, contestualmente alla transazione finanziaria dal Consorzio al Comune unita alla dichiarazione del Presidente del Consorzio “Sviluppo Crispano”  sulla provenienza dei fondi versati.

Distinte cordialità.

Crispano, 13 Settembre 2007

Il Segretario

Nunzio Cennamo

 

  

       

       

                  

Correlazioni tra la Festa del Giglio e la Politica

Intervista al Direttivo di Rifondazione Comunista di Crispano

Crispano, 15 Luglio 2007

   

  

Come mai in un clima così teso avete scelto di prendere posizione su un tema così incandescente come quello della Festa del Giglio a Crispano?

Una forza come Rifondazione Comunista, se avanguardia politica, non può sottrarsi ad azioni capaci di stimolare processi di analisi e sintesi volti alla risoluzione dei problemi. Un Partito responsabile non può fingere che il problema non esiste né può approfittarne con atteggiamenti populisti rivolti ad aumentare il proprio consenso elettorale.

Come pensate di risolvere queste “polemiche” sulla festa del Giglio a Crispano?

Per noi, la festa del giglio, laica, deve essere istituzionalizzata. Se istituzionalizzata, dovrà essere gestita, anche se non finanziata, dalla Pubblica Amministrazione, affinché tale “Progetto Culturale” sia monitorato e valutato da una Commissione apposita, “garante”, ugualmente necessaria come quella organizzatrice. Per noi, dunque, la festa del giglio deve divenire la “Festa del Giglio della Città di Crispano”.

Perché l’idea di un “progetto culturale”?

Per salvaguardare la festa del giglio a Crispano, storia e radice di una comunità, dovranno mutare alcuni suoi costumi e contenuti con il progressivo sviluppo della società. Dunque, come in un qualunque progetto, occorre precisare obiettivi, modalità, elementi innovativi, finalità e motivazioni con cui si vuole operare per la comunità e nella comunità.

Come mai politicamente siete stati attaccati da una parte del centro sinistra?

Forse perché in modo non strumentale, con un messaggio indiretto, nella nostra analisi abbiamo osservato che a Crispano la politica, nelle istituzioni locali, ha utilizzato la festa del giglio prima per aumentare il proprio consenso elettorale e poi come scudo a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale. Infatti, come abbiamo scritto a chiare lettere “nelle istituzioni locali il compito della politica in una festa popolare non è quello di organizzare per usare, aumentando il proprio consenso elettorale, ma quello di salvaguardare una festa secolare.” Noi pensiamo che in questa espressione ci sia la sintesi di un atteggiamento politico locale che trasversalmente da destra a sinistra ha portato prima alla depressione di una comunità e poi alla crisi di una festa secolare.

Qualcuno, invece, pur essendo in piena sintonia con la vostra proposta, vi rimprovera il ritardo con cui avete operato, ovvero come mai avete comunicato la vostra azione solo il 5 Giugno 2007?

L’idea di istituzionalizzare la Festa è nata dopo gli episodi del 2004. L’idea fu comunicata alla Città, in un clima di forte contrapposizione politica tra centro-sinistra e centro-destra, con un manifesto affisso il 18 Maggio 2005 (è possibile consultare l’iniziativa nella sezione Archivio 2005 del sito www.opartigiano.it). La proposta poi è stata ripresa ai primi di Giugno, per senso di responsabilità, alla luce delle molteplici e spontanee richieste giunte in Comune da parte di alcune associazioni di quartiere che volevano organizzare una festa che la comunità locale chiede per la storia,  le radici, le tradizioni e l’identità che essa rappresenta per questo paese.

La Commissione Straordinaria come ha reagito alla vostra richiesta?

La Commissione, da quanto emerso nell'incontro con la delegazione di Rifondazione, ha considerato positivamente l’iniziativa e con l’ausilio di esperti ha messo in cantiere l'idea di realizzare un bando pubblico, comprensivo di formulario e griglie di valutazione, che consentirà ai quartieri, alle associazioni, alle persone giuridiche in genere, di poter presentare un progetto culturale innovativo per la salvaguardia della festa del giglio. La festa del Giglio “Città di Crispano” si terrà forse la terza domenica di Settembre in onore di San Gennaro.

 

 

            

Partito della Rifondazione Comunista

Circolo “Nunzio Cennamo”  Crispano (NA)

Sito web:  www.opartigiano.it   e-mail: nunzio.cennamo@opartigiano.it

 

 

 

Alla cortese attenzione della

COMMISSIONE STRAORDINARIA

COMUNE DI CRISPANO (NA)

 

Oggetto:  La festa del giglio e la politica

   

Crispano, Giugno 2007.

La  festa del giglio forse non ci sarà, perché?

La festa di una volta, quella centenaria, era un misto di sacro e profano, non aveva un carattere distinto, chiaro, e la maggior parte dei fondi arrivavano dalle offerte dei fedeli raccolte con l’uscita del Santo Patrono o della Madonna del Buon Consiglio.

Poi le cose sono cambiate e le cose non cambiano mai per caso… La festa ha finalmente assunto un carattere diverso. Ormai laica, la festa del giglio la comunità locale la chiede per la storia,  le radici, le tradizioni e l’identità che essa rappresenta per questo paese.

Noi comunisti, non siamo per le feste “contese” a turno una volta dalla chiesa, un’altra volta dai capomastri, poi dai rioni e dagli sponsor o dai politici di destra e di sinistra…

Per noi, la festa del giglio, laica, deve essere istituzionalizzata. Se istituzionalizzata, dovrà essere gestita, anche se non finanziata, dalla Pubblica Amministrazione, affinché tale Progetto culturale sia monitorato e valutato da una Commissione apposita, “garante”, ugualmente necessaria come quella organizzatrice.

Nelle istituzioni locali, infatti, il compito della politica in una festa popolare non è quello di organizzare per usare, aumentando il proprio consenso elettorale, ma quello di salvaguardare una festa secolare che, per quanto storia e radice di una comunità, dovrà mutare alcuni suoi costumi e contenuti con il progressivo sviluppo della società.

                 

Crispano, 5 Giugno 2007

Il Manifesto

 

                   

           

Analisi di un voto Locale

  

E’ passata!

Si, un’altra pesante e brutta guerra è finita, come sono finiti alcuni candidati illustri e meno illustri.

Stanchi, ci ritroviamo per piangere i nostri muri sporchi, le nostre facce disordinate, le nostre amarezze per una politica che non vuol cambiare..

Eppure, questo scenario cupo e triste, mi sembra una scena già vista. Si, ricordo, era un film di guerriglia urbana ambientato in un paesino piccolo piccolo in provincia di Napoli, in cui tutto, per questione di spazi e contesti, appariva più grande: le battaglie senza regole per la conquista di un manifesto, le invasioni domestiche, le guerre tra poveri per una sopravvivenza elettorale, le promesse bruciate, la violenza nelle offese alla dignità umana.

Questa è la triste, assai poco poetica, realtà locale. Eppure, la nostra analisi del voto, nella sua azione critica, vuole costituire, nell’unità delle sue fasi, un processo articolato e complesso, svolto dal tessuto urbano tutto. Un’entità viva ed attiva che si preoccupa e si occupa, dal basso, lungo un percorso fissato per tappe, di soddisfare quella condivisione dei bisogni e delle urgenze, vera premessa di sviluppo per un reale “sistema” politico locale: rilevazione dei bisogni primari, progettazione e sviluppo.

L’azione di monitoraggio e valutazione, intrinseca nell’esercizio del voto locale, deve allora ritornare “regolatore” di democrazia dell’attività Politica Locale, poiché, attraverso essa, si realizza finalmente quella controreazione (feedback) necessaria ad indirizzare, in ogni momento, l’azione “culturale” lungo direttrici d’efficacia e d’efficienza.

    

Crispano, 30 Maggio 2007

Nunzio Cennamo

 

        

                   

 

La città che vogliamo

Tel.  338.4121256

 

Crispano, Domenica 27 Maggio 2007

 

Capitolo

                   

 

     

             

Culture...      

Posta Prioritaria

 a  Luca Cordero di Montezemolo

di Marco Travaglio

Gentile Luca...

              

                                       

         

"La Resistenza non muore"

www.beppegrillo.it

Un calendario per non dimenticare i morti per la democrazia

Calendario 2007

 

  

                   

        

                        

Crispano, 25 Aprile 2007

Piazza Trieste e Trento,  Ore 11,00

 

“Il rito della Liberazione si incarna nei volti e nella diversità delle espressioni per divenire manifestazione.”

           

 

I fotogrammi della Manifestazione

 

Il Manifesto

 

 Che Liberazione!

                                  

    

          

                     

La città che vogliamo

Tel.  338.4121256

3 Capitolo

 

Crispano, 22 Aprile 2007

                

 

Morti ammazzati

di Pasquale Vitale

 

Ormai è uno stillicidio, un giorno dopo l’altro, un morto dopo l’altro: una catena di sangue che non fa notizia e dunque non esiste.

Se usate la lente di ingrandimento in qualche spigolo di giornale troverete, nude e crude, minuscole notizie sul fronte del lavoro e dei lavoratori. In genere sono asettiche agenzie che parlano di operai morti alla pressa, di muratori precipitati da impalcature, di cavatori di marmo sepolti da un masso, di giovani operai schiacciati tra le lamiere di un autocarro o dalle pesanti pietre di un muro. Morti e feriti sulle trincee calde del lavoro, sopravvissuti ai bombardamenti di amianto, reduci dalle fabbriche della “qualità totale”.

Tra le principali cause c’è il mancato rispetto delle norme di sicurezza, visto come un inutile costo aggiuntivo.

Per  non correre il rischio di calarci in un’analisi populista chiariamo che il costo “aggiuntivo” viene eliminato soprattutto nella logica del subappalto, dove il passamano assorbe tutte quelle risorse che normalmente andrebbero investite nella prevenzione e nella manutenzione degli apparati utili alla sicurezza sul lavoro. Il subappalto è infatti una parola che ricorre spesso quando si parla di incidenti mortali sul lavoro, e non è un caso che negli ultimi anni anche alcuni nostri concittadini, “soldati” nell’esercito del profitto,  abbiano perso la vita lavorando in subappalto. Ma nonostante orfani e vedove questa “guerra” non esiste. Questi morti e tutte  le  sofferenze legate al mondo del lavoro sono “intrinseche all’etica dell’economia globale e all’estetica nichilista del capitalismo che governa il mondo e le stelle, ammutolisce la politica, tentando di detronizzare ogni Dio e di isterilire la storia.”

Così nei Far-west delle nostre metropoli si contano sempre più i morti ammazzati dalle rivoltelle per non sapere mai nulla di quelli ammazzati dal capitale, quelli che distrattamente chiamano morti bianche. A Crispano, quante sono le mani mozzate, gli occhi accecati, le gambe paralizzate, le malattie professionali, le morti precoci?

E’ una rapina che chiamano “ modernità”. Nella consapevolezza che nella nostra vita non c’è che da scegliere tra la coscienza o il lavoro, tra il silenzio o il condizionamento, la borsa o la vita, anche se vi sembrerà retorica, mi viene voglia di gridare ancora: “ proletari di tutto il mondo unitevi. Non avete da perdere che le vostre catene”.

 

Crispano, 20 Aprile 2007

 

                

              

CONFERENZA D’ORGANIZZAZIONE

Dal 29 marzo al 1° aprile si è svolta a Carrara la Conferenza nazionale del Prc.

Al centro del dibattito il futuro della sinistra in Italia e in Europa.

       

 

 

Una terapia d'urto

per cambiare il partito

Sintesi della relazione di Francesco Ferrara

   

 

                       

"La città che vogliamo"

Capitolo

Crispano, 25 Marzo 2007

  

             

         

La vita solo produce

            

Discorro con compagni, amici e affini. Avverto in tutti qualcosa di diverso, sono sorti dei nuovi bisogni che stimolano il pensiero. La realtà paese è vista ora sotto punti di vista nuovi. Tutti sono irrequieti ed in ognuno un tumulto di intenzioni ancora incerte e vaghe si esprimono genericamente e non riescono a compattarsi.

Perché nasconderlo?

Partecipo anch’io di questa irrequietezza, di questa incertezza. Cerco di trattenere gli stimoli, di non lasciarmi sommergere da ondate di impressioni nuove che bussano alla porta della coscienza e che vogliono essere ascoltate, esaminate.

Lo stimolo al pensiero si pone come pensiero del bello e del perfetto ed è per questo che nasce il caos e la confusione delle lingue, ed è per questo che si incrociano le proposte più pazzesche con le più luminose verità.

Però più aumenta la confusione tanto più è il dovere di porre un ordine in noi. E così mi fermo a riflettere : il capitolo dello scioglimento del Consiglio Comunale e l’agire borderline della Commissione Straordinaria hanno reso paradossalmente più sensibili e attenti i Crispanesi attorno i veri problemi che angustiano il nostro paese.

Una crisi “spirituale”enorme è stata suscitata!

Noi, di Rifondazione Comunista,  attraverso il nostro sito www.opartigiano.it, il  bollettino mensile “Essere”, le due feste di Liberazione, manifesti, iniziative, attività abbiamo tentato di alzare il tono politico-culturale in questo paese puntando sul confronto dialettico delle idee fra le varie forze politiche del centro-sinistra.

Le nostre argomentazioni trovano sintesi, da tempi non sospetti, negli slogan  del tipo “Libera la politica”; “Contro l’antipolitica ripristiniamo il linguaggio democratico”; “Oltre lo scioglimento, la Politica è la risoluzione dei problemi”; “ Decidiamo insieme… La politica del domani”; “ Il confronto delle idee è il futuro del paese”; “ Ognuno da solo non vale nulla”…

Siamo l’unica forza politica che sta lavorando per un avvenire diverso, migliore del presente proponendo un progetto aperto al territorio come “la città che vogliamo”.

Ora, per queste motivazioni, credo che dobbiamo andare sereni nel mondo con la  consapevolezza che la ricchezza empirica del viaggio spesso è più importante dell’approdo, nel senso che le soddisfazioni le dobbiamo ricercare in noi stessi, nell’interno della nostra coscienza dove solo possono comporsi tutti i dissidi , tutti i turbamenti suscitati dagli stimoli esterni.

Il nostro bagaglio politico-formativo-culturale  viene dall’esperienza dei giovani comunisti del 1994 ed è azione disciplinata e matura, è fermo proposito, volontà sicura e indomabile, è vita. E la vita solo produce.

 

Post Scriptum

In questi giorni si sono concretizzate diverse occasioni di incontro tra le varie forze politiche: tutti parlano di cambiamento ma nessuno dice come.

Non potevano mancare gli sfoghi e gli attacchi nei nostri confronti. Le mezze coscienze odiano i forti non solo per avversione di idee. Queste vanità e megalomanie di persone non sono altro che stimolo per noi, occasioni per pensare, per trovare in noi stessi le ragioni profonde del nostro essere, della nostra partecipazione alla vita del paese. Queste cose ci convincono ancora una volta che un grande lavoro di interiorizzazione, di intensificazione alla vita morale deve essere ancora fatto.

Ci accusano di essere dei giovani vecchi… in certi momenti immersi come siamo in questa vita tumultuosa che ci circonda, sensibili come siamo ai rimproveri, alle facce irosamente beffarde dei nostri interlocutori sentiamo anche noi come una diminuzione di noi stessi, ci sembra davvero di essere  decrepiti, di non riuscire a far sgorgare dalle nostre labbra la parola definitiva, la parola che dia forza ai nostri organi, che dia vigore alle membra rattrappite e le renda elastiche, atte alla lotta.

Ma una breve riflessione scaccia questo pessimismo!

Ci sentiamo vecchi perché il destino ci ha fatto nascere in età vecchia. È l’aria che respiriamo, sono gli istituti che ci reggono, sono gli uomini con i quali siamo in lotta che sono vecchi. Un cumulo di tradizioni e conformità grava su di noi e dobbiamo inarcare maggiormente le reni per sconvolgerlo.

Siamo dei giovani vecchi: vecchi per il cumulo enorme di esperienze che in poco tempo abbiamo raggruzzolato; giovani per il vigore dei muscoli, per il desiderio di vittoria che ci investe.

La nostra generazione di giovani vecchi è quella che, nel prossimo viaggio elettorale a Crispano, non concederà sconti sulla certezza del diritto al lavoro, alla salute, alla casa, alla qualità della vita e alla legalità.

 

Pasquale Barra, 24 Marzo 2007

   

 

 

 

              

 

          

  

Il Partito della Rifondazione Comunista

Circolo "Nunzio Cennamo"

Crispano (NA)

 

Alla Commissione Straordinaria

COMUNE DI CRISPANO

Ai Partiti tutti di CRISPANO

 

In questo paese assistiamo da diversi anni ad un “fenomeno” che sta minando l’attuazione dei valori e dei diritti Costituzionali. E’ un agire sistematico, ovvero che si ripete con continuità nel tempo, che di fatto riduce, empiricamente, il “linguaggio democratico” e separa, con l’assenza della comunicazione, la certezza del diritto dall’azione di governo della città.

Se si analizza la successione di questi dati, raccolti e correlati, si evidenzia nel “linguaggio democratico” un attacco alle primitive regole di sintassi e di semantica. L’assenza delle più elementari regole di sintassi, quelle tipiche degli atti amministrativi, è già stata rivelata in modo evidente dai processi giuridico–amministrativi che hanno condotto allo scioglimento del Consiglio Comunale. Non così evidente è invece l’assenza nel “linguaggio democratico” usato in questa città delle regole “semantiche”. Infatti, a differenza delle regole di “sintassi” queste non sono di facile analisi e/o constatazione. In questi casi si richiedono dati che spesso sono distinti nel rapporto causa-effetto ma fortemente correlati tra loro per “semantica democratica”. E’ un agire “anticostituzionale” che quasi sempre si esplicita nell’allontanamento diretto di soggetti politici “critici” attraverso l’uso di un consolidato agire, fatto di condizionamenti e/o attacchi alla persona, agli affetti.

Incarna un “linguaggio antidemocratico” ma non è un complotto o una congiura da sventare ma una forza che raffigura poteri forti. Allora, bisogna analizzare questi poteri forti, analizzarli scientificamente.

Il problema nel ripristino di un “linguaggio democratico” nella gestione “straordinaria” di una città è allora quello di individuare esattamente il loro punto di forza per contrapporsi in campo aperto. Nel senso che riconosciuto il fondamento della loro posizione, si pensa di sconfiggerli perché si propone un punto di vista più alto, più forte: quello della “democrazia”.

Crispano, 15 Marzo 2007

  

Versione in pdf

 

  

    

                     

L'Interrogativo che stimola la Ricerca

Senza un “linguaggio democratico” si separa, con l’assenza della comunicazione, la certezza del diritto dall’azione di governo della città.

             

Noi Partiti cosa proponiamo alla Commissione Straordinaria affinché in questo paese si proponga un punto di vista più alto, quello della “democrazia” ?

Pasquale Vitale, 24 Marzo 2007

        

               

                 

Un capolavoro di Analisi e Sintesi

   

 "Contro l'antipolitica..

..ricostruire una cultura politica di sinistra"

 

di Fausto Bertinotti

 

       

     

            

!?

Occorre ancora una Rivoluzione Illuminista?

           

Crispano, necessita di “massa critica”e dunque di momenti di Analisi e Sintesi..

L’antipolitica, ormai, predomina in molti strati della società.

Costruita su calunnie e menzogne, si alimenta di atteggiamenti reazionari e populisti.

Il blog "il Crispanese", in modo sistematico, rivela, come una cartina tornasole,

questo presente stato di cose...

...quello che noi vogliamo cambiare!

 

 

Respira... l'area maleodorante della città:

blog "il Crispanese"

      


      

            

                                       

                                       

Mani

        

Se sei un amico ti stringo la mano
se chiedi un aiuto ti tendo la mano
E prendi la mano, e dammi la mano
e prendi la mano, e dammi la mano
Il padre il bambino lo tiene per mano
c’è tutto il destino in un palmo di mano
Le mani, le mani che sanno parlare, che sanno guarire e che sanno pregare
Le mani legate, le mani ferite, le mani, le mani pulite
Le mani, le mani, le mani legate, le mani ferite, le mani pulite
Le mani, le mani, le mani legate, le mani ferite, le mani pulite

Saluti ruffiani baciamo le mani
caliamo i calzoni e in alto le mani
Chi prende il potere allunga le mani
chi sfugge al dovere se ne lava le mani
Le mani, le mani, che sanno tradire, che sanno soffrire e che sanno sbranare
Le mani spietate che danno la fine, le mani, le mani assassine
Le mani, le mani, le mani spietate che danno la fine, le mani assassine
Le mani, le mani, le mani legate le mani ferite, le mani pulite

Apriamo le mani, le mani più avare
che stringono ancora quei 30 denari
Mettiamo le mani, le mani sul cuore
più sono sincere e più danno calore
Le mani, le mani, che sanno di mare, che sanno di terra, che sanno di pane
Battiamo le mani per farci sentire, più forte le mani, le mani
Le mani, le mani, che sanno di mare, che sanno di terra, che sanno di pane
Le mani, le mani, che sanno di mare, che sanno di terra, che sanno di pane
Le mani, le mani, le mani spietate che danno la fine, le mani assassine
Le mani, le mani, le mani spietate che danno la fine, le mani assassine
Le mani, le mani, le mani, le mani.

           

Edoardo De Crescenzo

                     

        

                                

                     

Nasce....

"La città che vogliamo"

Tel.  338.4121256

Crispano, 17 Febbraio 2007

                                              

                 

Vicenza, 17 Febbraio 2007.

             

        

    

Riceviamo e pubblichi@mo

 

Chi vi scrive è un imprenditore che da sempre lavora, onestamente, prodigandosi affinché la propria Azienda, e quindi chi ci lavora,  possa sempre vivere un futuro sereno. Premetto, non sono un comunista ma li stimo e li rispetto, da qui la mia consuetudine a consultare il sito “www.opartigiano.it”. Premetto ancora, avevo grosse speranze quando circa dieci anni fa ho presentato la domanda per l’assegnazione di un lotto nella zona PIP di Crispano.

Allora avevo poco più di trent’anni, e credevo fortemente nel progetto. Oggi, ho più di quarant’anni e ovviamente sono cambiate in me motivazioni, passioni e progetti. Siamo stati vittime di una pubblica amministrazione che ci ha illuso e consumato solo in cambio di un puro condizionamento politico. Con l’arrivo della Commissione Straordinaria sembrava tutto perso, infatti si pensava: « sono arrivati i burocrati, figuriamoci se completeranno la zona PIP. » Invece il lavoro della Commissione Straordinaria, unito alla determinazione e la testardaggine del nostro Presidente Cennamo Biagio, ha quasi trasformato il sogno in realtà, e sottolineo quasi.

Questo, finalmente, è il momento della svolta eppure alcuni colleghi imprenditori remano contro. Qualcuno perché non ha la disponibilità economica per partecipare all’esproprio e quindi all’edificazione dei capannoni; qualcuno perché è ancora troppo condizionato dalla politica e non ha urgenza di realizzare un nuovo sito per la propria Azienda; qualcuno perché non ama il suo mestiere in quanto si è abituato a fare altro; qualcuno perché ha ancora forti dubbi sulla possibilità che a Crispano veramente si realizzi qualcosa di nuovo; qualcuno perché, come me, in dieci anni è passato da una fase della propria vita ad un’altra modificando la propria visione imprenditoriale ma non il proprio spirito.

Vi scrivo per parlare apertamente a questi nostri colleghi imprenditori e  per manifestare tutta la mia solidarietà al nostro Presidente che, gratuitamente e senza mai risparmiarsi, si sta adoperando per la realizzazione di un progetto utile alla cittadinanza e a noi tutti imprenditori.

Caro Biagio, non mollare.

Le nostre ultime speranze sono riposte in te,  nella tua determinazione e nella tua testardaggine.

                  

Uno degli assegnatari  Zona PIP Crispano

Crispano, 16 Febbraio 2007

         

       

                    

Crispano, 10 Febbraio 2007

                         

Il Consorzio

“Sviluppo Crispano”

 

 

 

Presenta... il suo logo

                             

                                                            

Il logo si espande come un albero, quale icona di sviluppo ed energia per la cittadinanza tutta. Al centro dell’immagine una sfera, la forma del mondo, autentica proiezione di quella necessità di internazionalizzazione, saldo obiettivo prossimo o meglio necessità operativa.

Le ruote dentate, infine, reazione produttiva dell’innovazione industriale ed artigianale, rappresentano tutti quei frutti che il Consorzio schiude per alimentare nuove dinamiche economiche e migliori condizioni sociali e culturali.

                                    

   

Il Presidente

Cennamo Biagio

     

                         

                     

 

 

                                 

                     

L'inaugurazione della nuova sede di 

Rifondazione Comunista

in via Provinciale, 4  Crispano (Na)

                             

Crispano, Domenica 28 Gennaio 2007

  

E' stato diverso,

diverso da tutte le altre volte. 

Eppure, eravamo quelli di sempre:

l'Assemblea degli iscritti,

il solito grido di Rinascita,

quel cerchio di uomini e donne che si chiude e Libera,

quella forza che nelle leggi della natura muove ed accelera le masse.

E' stato bello, è stato Festa. 

Sulla pietra angolare della nostra storia

l'edificazione di una nuova casa

per i compagni, per la bandiera rossa, 

essenza della nostra storia e speranza per le nostre idee.

Auguri a Noi Comunisti e alle nostre passioni.

                                                                       

Il Segretario

Nunzio Cennamo

    

        

          

                      

           

Elezioni Amministrative Primavera 2007

                                              

Colore..

             

                                                               

                                                   

Biblioteca essenziale per grandi e piccini

a cura di

 RIFONDAZIONE COMUNISTA
Via Gramsci, 41   - Caivano (Na)-

www.rifondacaivano.it

                      

                   

 

 

La mia generazione ha perso.

                              

 "...Non mi piace chi è solidale
E fa il professionista del sociale
Ma chi specula su chi è malato
Su disabili, tossici e anziani

È un vero criminale.
Ma non vedo più nessuno che s'incazza
Tra tutti gli assuefatti della nuova razza
E chi si inventa un bel Partito
Per il nostro bene
Sembra proprio destinato
A diventare un buffone.

Ma forse sono io che faccio parte
Di una razza in estinzione.

La mia generazione ha visto
Le strade, le piazze gremite
Di gente appassionata
Sicura di ridare un senso alla propria vita
Ma ormai son tutte cose del secolo scorso
La mia generazione ha perso...

                                                                         

...Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo,

perché sentiva la necessità di una morale diversa.
Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno.
Era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di se stesso: 

era come due persone in una. 

Da una parte la personale fatica quotidiana, 

e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo, per cambiare veramente la vita.
No, niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare,

come dei gabbiani ipotetici.
E ora?
Anche ora ci si sente in due: 

da una parte l'uomo inserito, che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana, 

e dall'altra il gabbiano, senza più neanche l'intenzione del volo. Perché ormai il sogno si è rattrappito.
Due miserie in un corpo solo."

         

Giorgio Gaber

              

        

Il commento di Fausto Bertinotti:

Ci deve essere una ragione se, passati dieci anni da quel dannato scioglimento del PCI, la sua mancanza, il vuoto di quello che Pier Paolo Pasolini chiamò un paese nel paese, ci viene rappresentato in una ballata piuttosto che in un libro di storia o in una storia politica.
Forse, l'arte, l'immaginazione possono vestire il lutto, quando ancora esso non è elaborato, più della dottrina. 0, forse, una nostalgia struggente prende una forma poetica perché solo così può rinviare di nuovo ad un sogno che (ancora) non ha preso il corpo di una storia futura.
Qualcuno era comunista e adesso rivive nella voce di Gaber, nella musica, in tutti quei perché e in quei malgrado.
Sono storie di donne e di uomini veri, di una vita, di un frammento, di una grande politica, di un tic. Compongono la storia di un popolo. C'è un popolo quando ci sono le Tavole; c'è un popolo quando si passa tra le acque che si separano, verso la terra promessa. E quando c'è un popolo, dentro ci sono insieme miserie e nobiltà (d'animo). Quante volte abbiamo ascoltato le ultime strofe della canzone e provato un'emozione, come ascoltando l'autobiografia di una generazione.. Lo dobbiamo ad un artista di talento, un artista che amiamo, che ci ha spesso costretti al rasoio della cultura critica e dell'ironia. Qui, come in una sospensione, c'è un abbandono, tanto grande è il rimpianto e l'amputazione di noi.
E ora?
Ora è il tempo della pena. Ma, domani, quelli ritorneranno.

            


Fausto Bertinotti

                                            

                              

                    

                                                                                        

                                                          

Auguri Crispano,

che da secoli leggi la luna,

ascolti il mare e canti il sole.

Offeso, mai morto,

sii ancora giglio bianco per i nostri natali.

 

Il Manifesto

                                                                   

                                                                  

Rifondazione Comunista

Circolo "Nunzio Cennamo" - Crispano (NA) -

                                                                                                          

www.opartigiano.it

                                                 

                                                                              

                                               

Crediamo che la Comunicazione sia un bene comune, da esplorare, sviluppare e condividere grazie alle opportunità  offerte dalle nuove tecnologie. E' nostra comune convinzione che la condivisione della conoscenza sia una leva fondamentale per l'evoluzione della società, e che l'utilizzo sociale della rete e l'accesso per tutti siano i  pilastri su cui costruire un sistema di garanzie e di nuove libertà.

                                            

                                                      

                                                          

L’anno che verrà

     

     

Auguri ai bambini dell’Iraq, nati e cresciuti sotto le bombe. Auguri ai militari italiani sopravvissuti in Iraq, che portano marchiata a fuoco la notte che scoppiò la bomba, la lunga notte indecente della politica italiana muta e distante. Auguri agli emigranti portati dagli scafi e dalle zattere, agli stranieri che cercano un posto per vivere in pace. Auguri a chi è in cella e misura, ogni giorno, l’angustia opprimente degli spazi e l’immensità senza rete dei tempi di detenzione. Auguri a chi ha perso il lavoro e a chi non l’ha mai trovato, a chi non è più compatibile con le necessità produttive, a chi è graziosamente chiamato “esubero”, a chi è cassaintegrato o in mobilità o nella immobilità coatta di un reparto-lager. Auguri a chi fa i turni di notte e ha sempre sonno, a chi lavora la domenica e non santifica le feste, a chi è flessibile nonostante la schiena rotta. Auguri a chi è solo e senza ombrello e fuori piove a dirotto e non sa dove andare. Auguri ai pensionati al minimo e alla loro minima esistenza quotidiana. Auguri agli ospiti del margine, agli abitanti degli angoli sporchi, ai camminatori sul ciglio dell’esclusione. Auguri a chi si fa le pere e si sente come un libro mai scritto o come una penna senza inchiostro. Auguri a quelli, gialli e neri e meticci, che stanno nel rovescio del mondo, nei sud prolifici e dannati, nei vapori della Patagonia o a cavallo di una bidonville. Auguri a chi aspetta il risultato della Tac, e si esercita con la memoria a fissare ogni brandello della sua storia. Auguri a chi si sente un pesce rosso prigioniero della piccola vasca. Auguri a chi prende partito, a chi sceglie di schierarsi, a chi rinuncia alle comodità della pigrizia e dell’indifferenza. Auguri al comunismo uscito a pezzi dal fuoco del “secolo breve”, ferito nei suoi sogni, dilaniato dalle sue eterne contraddizioni, eppure ancora più necessario per non chiudere la partita tra le ragioni della vita e le ragioni del potere. Auguri a chi governa e non si dimentica delle troppe ferite inferte dal potere. Auguri a me e alle mie ire, auguri a voi e alle vostre passioni.

  

        

 Nichi Vendola

 

 

                      

             

Una corsa senza freni… e la caduta

        

Crispano, Natale 2006.

Era un anno fa. Il Consiglio Comunale di Crispano era stato sciolto da pochi mesi. Pioveva, giungevano i primi venti freddi dal nord, ma il clima più che rigido era teso: c’erano stati due manifesti per una sola manifestazione.

Quell’assemblea pubblica, nella palestra delle Elementari, sembrava un viaggio indietro nel tempo. Noi, quelli che militavano lì di fronte, quelli che una volta ci chiamavamo Giovani Comunisti, guardandoci dritti negli occhi rossi, meditavamo sullo stato politico finito nell’esperienza elettorale del 1998.

Eravamo nel 2005, eppure, nel Centro-Sinistra persistevano ancora due visioni diverse della politica e del potere. Fummo, come sempre, leali e garantisti, duri, critici e certi che nel Centro-Sinistra le cose “dovevano” cambiare, ma questa volta la direzione mirava oltre uno scioglimento e non oltre il governo delle destre.

Adesso, finalmente, le cose sono cambiate, il Centro-Sinistra a Crispano è cambiato.

Con continuità, per un anno intero, con urla silenziose, rabbiose, con lo sguardo fisso verso un progetto di governo mai visto a Crispano per metodo e partecipazione, abbiamo spinto il Centro-Sinistra “oltre lo scioglimento”.

Liberazione e partecipazione prima, Liberazione è partecipazione poi.

Un disegno non lontano da quello elaborato nel 1998 dai “Democratici e Progressisti per l’Ulivo” ma poi calpestato, offeso e deluso fin dai primi mesi di governo.

Basta leggere, a tal proposito, la relazione presentata dal Compagno Pasquale Barra al Congresso del nostro Partito del 14/09/1998. E’ straordinaria per la sua lungimiranza, per il suo saper stimare in modo così esatto quanto poi sarebbe accaduto:

“Corre l’obbligo, nel paese più povero d’Italia (col più alto tasso di disoccupati e precari, con un gran numero di giovani tossico-dipendenti, con una diffusa cultura crimino-violenta-delinquenziale, con una così forte evasione scolastica e con un territorio urbanisticamente devastato e mai sanato), che il nostro Partito si organizzi ed elabori proposte per dare risposte a questi drammi sociali ed esistenziali in cui operiamo, caratterizzandoci a partire dalle nostre responsabilità che copriamo in questa Amministrazione… Dobbiamo dunque promuovere la prevenzione a livello socio-economico, promuovere lo sviluppo partendo dal valorizzare soprattutto le risorse che il nostro paese possiede in termini di dinamismo imprenditoriale, voglia di fare e di imparare, impegno nel lavoro, per dare a tutte queste potenzialità ciò che “manca loro” per farle affermare come “Sistema economico strutturato”; quindi, occorre organizzare:

1.      Conferenze pubbliche alle quali dovranno partecipare le forze sociali, gli imprenditori, i partiti e i parlamentari del nostro collegio;

2.      Verificare la possibilità di utilizzare i fondi europei a sostegno delle aree depresse per realizzare un “Sistema economico strutturato”;

3.      Realizzare in tempi brevi la zona PIP;

4.      Realizzare la Partecipazione democratica e la trasparenza amministrativa;

5.      Nominare un difensore civico.

Abbiamo voluto fortemente, durante la formulazione del programma amministrativo dei “Democratici e Progressisti per l’Ulivo”, che venisse scritto e sottolineato: «il principio ispiratore su cui si baserà l’azione amministrativa sarà quello del governo democratico del territorio per combattere la criminalità e i poteri forti e affaristici». Ebbene, su questo passaggio l’amministrazione si garantisce la vita stessa.“

La storia personale e politica dell’allora Consigliere Comunale Enzo Ronni, unico eletto nelle file di Rifondazione Comunista e subito divenuto Indipendente di Sinistra, con tanto di dimissioni al Partito, è cosa a tutti nota; così come la questione sulla modifica dello Statuto Comunale per consentire la nomina di Assessori esterni al Consiglio Comunale (l’unico gesto che poteva dare più forza ai Partiti e meno voti di preferenza ai Consiglieri).

Il tutto, ovvero quell’epoca, si concluse alcuni mesi dopo le Elezioni Amministrative del 1998 con dei “versacci” dei Giovani Comunisti altrettanto premonitori:

“Volevate vincere le elezioni?

E noi vi abbiamo fatto vincere!

Oggi, a scopo raggiunto, vi comportate come la destra…

Andate cari amici e compagni..

Prima però aprite le orecchie e fissate bene queste parole nelle vostre teste sbalestrate:

Voi pensate di averci usato?Bene!

Forse ci siete riusciti, cari furbi ma non forti.

Noi giovani, invece, siamo convinti di aver fatto un’ esperienza utile.

Le esperienze negative insegnano molto e ne faremo tesoro...”

Adesso, finalmente, le cose sono cambiate, il Centro-Sinistra a Crispano è cambiato.

                 

Rifondazione Comunista

Circolo “Nunzio Cennamo” - Crispano (Na) -

                       

 

                

La PAROLA che unisce e divide

 

Crispano, 17 Dicembre 2006.

 

Care cittadine e cari cittadini,

i Commissari hanno citato in giudizio coloro che erano convinti di esercitare una politica critica e costruttiva.

La cittadinanza tutta si augura che con questo atteggiamento, per riflesso, non si riduca l’esercizio della libertà di opinione e di espressione, un diritto sancito dall’articolo 21 della Costituzione Italiana.

In questo paese, però, spesso abbiamo assistito ad attacchi denigratori e personali, in luogo ad azioni politiche efficaci e di servizio pubblico. Questo ha minato il ruolo e l’efficienza della politica stessa.

L’atteggiamento della Commissione Straordinaria è solo un effetto di questo clima locale inammissibile, insopportabile e “assurdo”, poiché sappiamo che verso i Commissari non volevano esserci attacchi denigratori e personali ma forse solo atti politici finalizzati a stimolare la risoluzione di alcuni problemi.  

I Commissari, capaci servitori dello Stato, devono raccogliere gli elementi positivi già presenti nel programma che ha portato alla maggioranza Esposito, per moltiplicarli nella direzione di una effettiva certezza dei valori Costituzionali sostenendo le azioni di osservazione e quindi di valutazione espletate dai Partiti nel loro agire Istituzionale.

In un paese “a rischio” come Crispano, le azioni della Politica, nel loro esercizio Pubblico, si sarebbero dovute integrare con l’agire di una Commissione Straordinaria.

Questa è la “parola” che unisce e divide: “il confronto delle idee… è il futuro del paese”.

 

            

Rifondazione Comunista

Circolo "Nunzio Cenamo" - Crispano (Na) -

 

 

     

Appello alla città: Crispano, occorre una svolta.

           

 

Il Presidente del Consorzio Sviluppo Crispano fa appello alla Cittadinanza tutta di essere vigile e di aver cura di un patrimonio, costruito con fondi Regionali, ch’è e dovrà rimanere nel tempo il volano socio-economico della nostra Città.

Gli atti vandalici di cui è stata vittima la zona PIP sono serviti a minare lazione politico-amministrativa della Commissione Straordinaria e a demoralizzare e disincentivare gli imprenditori assegnatari?

Se questo era lintento, almeno in parte, è stato raggiunto! Lassemblea del Consorzio Sviluppo Crispano che si è tenuta il giorno 14/12/2006, presso la sala Consiliare del Comune di Crispano, con O.d.G. “Discussione bozza di convenzione e custodia temporanea per due mesi dell’intera area fino alla stipula della convenzione”, è stata la più aspra dalla costituzione del consorzio stesso.

LAssemblea è stata solo bacino di scontri, di notizie false, lontane dal regolamento della zona PIP di Crispano, con la conseguente disapprovazione della maggioranza sullordine del giorno. Solo dopo lassemblea alcuni imprenditori hanno capito che ci sono state delle forti strumentalizzazioni, successive, anche, a qualche atteggiamento politico locale.

La custodia della zona PIP è una grossa opportunità sia per gli imprenditori che per la collettività tutta; infatti, i fondi per il ripristino dello stato dei luoghi, come già previsto dalla bozza della convenzione, si potrebbero reperire dai fitti delle strutture destinate agli incubatori per i giovani imprenditori che vogliono iniziare attività innovative.

Era unidea da limare, una bozza, su cui discutere propositivamente per il bene della collettività; invece, è divenuta loccasione per faziose ed inutili discussioni demolitrici, coordinate ad arte e a distanza da alcune forze politiche locali.

Io, per cultura politica e sensibilità non mi sono mai sottratto al confronto delle idee e spero in una nuova assemblea, aperta agli imprenditori del Consorzio ed alla cittadinanza tutta, rappresentativa del Comune di Crispano (socio al 50% del Consorzio), in cui, però,  si possano trovare soluzioni serie e di vero sviluppo della zona PIP.

Dobbiamo dunque promuovere lo sviluppo partendo dal valorizzare soprattutto le risorse che il nostro paese possiede in termini di dinamismo imprenditoriale, voglia di fare e di imparare, impegno nel lavoro, per dare a tutte queste potenzialità ciò che manca loro per farle affermare come Sistema economico strutturato.

  Il giorno 15/12/2006 è stato reso noto alla Commissione Straordinaria l'esito dellassemblea degli imprenditori. Entro Martedì 18/12/2006 i Commissari adotteranno un provvedimento sullo sviluppo della zona PIP che sarà poi comunicato al Consorzio Sviluppo Crispano. La Commissione Straordinaria ha profuso tutto limpegno per il decollo della zona PIP e ci auguriamo che continueranno nonostante tutto.

                                     

                 

Crispano, 17 Dicembre 2006

                                                                                Cennamo Biagio

        

              

              

             

                               

Crispano siamo Noi!

            

In una recente puntata di Anno Zero, trasmissione televisiva del noto giornalista Michele Santoro, in una più ampia inchiesta sulla realtà napoletana, ancora una volta Crispano è al centro delle attenzioni nazionali per fatti spiacevoli. Una comunità intera messa sotto accusa, inavvertitamente.

Le immagini scorrevano, mi infastidivano ma non mi scandalizzavano, erano scene di un film già visto, le prevedevo.

Tristi e grigie assai.

Il dramma vero nelle nostre zone non sono solo i soprusi, le prevaricazioni e le contraddizioni nelle quali viviamo e ci misuriamo quotidianamente con la nostra coscienza. La camorra, la diffusa mentalità delinquenziale, la sub-cultura , sono solo gli effetti, seppure storici, del dilagante  degrado morale  che incarna, da un punto di vista antropologico, listinto primitivo più bieco ed individualista  della specie-uomo, latavico richiamo della giungla.

Per dirla con il poeta Salvatore Quasimodo: Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo.

Giorgio Bocca, in una recente intervista televisiva ha dichiarato che per le nostre zone non vi è più speranza poiché a Napoli non c’è il senso della cittadinanza ma solo la plebe.

Anche se è una amara analisi non mi sento di dissentire da questa constatazione. Credo anchio che la nostra gente non si indigna più, per niente. Ha smarrito il senso delle responsabilità per le scelte che compie, per le parole che dice, non avverte più listinto di un appartenenza collettiva; ha smarrito il sentimento morale, il rispetto e la carità per gli altri e per la vita.

Ancor prima dellomertà, dellindifferenza, il problema sta in quello che gli antichi Greci chiamavano atarassia, cioè limperturbabilità della nostra gente rispetto a quanto accade.

Ma mi chiedo: come si è potuto arrivare a ciò? E allora prendo atto che il dramma vero è più intimo ed è lorigine e la causa di tutti i mali; quando in una società i punti di riferimento vengono meno, unamministrazione comunale non garantisce più la certezza del diritto e la politica non si occupa della risoluzione dei problemi. Conseguentemente i modelli di riferimento divengono diversi da quelli Costituzionali. Eppure, basti pensare che la nostra storia personale non è altro che un enorme eruzione, un terremoto nel quale rimangono tutti vittime, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente.

          

                             

Crispano, 17 Dicembre 2006

Pasquale Barra

 

 

Movimenti… in Comune.

                           

Significato etimologico del termine “Comune”: Ente territoriale che rappresenta la propria comunità e ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo.

Quanti Comuni effettivamente garantiscono ciò?

Se volessimo rispondere a questa domanda, con sincerità,  dovremmo dire che i “Comuni” presenti in Italia si possono contare sul palmo della mano e, nel contarli, di certo non troveremmo il Comune di CRISPANO.

In particolare, quest'ultimo, non e' MAI divenuto “Stato” per gli abitanti del RIONE CAPPUCCINI. Infatti, basta semplicemente chiedersi: il nostro Comune ha governato un territorio che comprende sia il centro che le periferie circostanti?

I cittadini del nostro quartiere conoscono bene la risposta a questa domanda. Basta ricordarsi che perfino nell’occasione della festa comunale il nostro quartiere viene EMARGINATO. Ricordo sempre con tristezza la “Festa dei Gigli”, dove tutte le strade della città sono illuminate a festa ad eccezione del Rione Cappuccini.

Stanchi di aspettare, gli abitanti del rione si sono organizzati in veri e propri “Movimenti”. Uno tra tanti, un Comitato di base: il “COMITATO AMICIZIA RIONE CAPPUCCINI”, composto da persone semplici che, con impegno e sacrificio, riescono a regalare almeno un giorno di festa al Rione Cappuccini.

Questo semplice messaggio vuole essere innanzitutto un ringraziamento ai COMITATI DI BASE DEL RIONE CAPPUCCINI, affinché continuino ad operare con tutto il loro impegno per il bene del quartiere, ed allo stesso tempo uno sprono alla formazione dal basso di movimenti politico-culturali utili alla rinascita del nostro quartiere.

                                         

Crispano, Dicembre 2006

VITALE PASQUALE

               

                 

     

          

Antonio Gramsci - Indifferenti

              

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.


11 febbraio 1917

                           

                            

Elezioni in Venezuela - lunedì 4 dicembre 2006 - Il presidente Hugo Chávez ha vinto con un plebiscito di voti le elezioni svoltesi ieri in Venezuela, assicurandosi la permanenza alla guida del Paese per altri sei anni, e proclamando che "ora comincia la costruzione di una società nuova, socialista, cristiana e bolivariana".

 

CARACAS - Bisogna vederlo il popolo venezuelano festeggiare. Nel metro di Caracas un anziano sulla settantina, in testa un improbabile cappellino con il volto del Che, che copre una pelata color carbone, stringe il braccio di sua moglie. Gli occhi le brillano di felicità. Tiene a bada una nipotina minuscola, 3-4 anni, anche lei in camiciola rossa, rojo-rojita come direbbe il Presidente. Festeggiano Chávez, il loro Presidente. Vanno verso un cerro, un ranchito, una favela. Questi anni bolivariani hanno dato loro salute, educazione, ma soprattutto una cosa che gli esclusi di questo paese non avevano mai avuto prima: partecipazione, il sentirsi parte di un progetto di paese, la speranza di non essere più esclusi. Non è più il calvinista sogno americano dell’individualismo neoliberale, è l’essere parte di un progetto di paese solidale.

In America Latina, nel giro di sette giorni, per due volte i candidati delle destre, Noboa in Ecuador e Rosales in Venezuela, appoggiati dagli Stati Uniti, dal neocolonialismo spagnolo del Grupo Prisa e dal sistema mediatico mondiale, si sono fermati alla metà dei voti dei loro avversari di sinistra, Chávez e Correa. È un disastro matematico. Tra dittature militari e neoliberismo in mezzo secolo le società latinoamericane hanno raddoppiato il numero di esclusi. Questi sono passati da un terzo a due terzi e oggi non credono più alla retorica del neoliberismo fallito. Nessuno sano di mente crede più alla balla, ancora oggi ripetuta da eminenti cattedratici nel nord del mondo, per la quale chiudere scuole e ospedali e ridurre le tasse ai ricchi sia la miglior maniera di aiutare i poveri. Ancora ieri il Fondo Monetario Internazionale ordinava di chiudere scuole e mense infantili. I governanti eseguivano; più impresa e meno stato, più precarietà e meno servizi pubblici, più privatizzazioni e più poveri. Chi non ricorda autocrati come Alberto Fujimori, Carlos Ménem, Carlos Andrés Pérez? Tutti furono eletti con voti di sinistra –Pérez fu perfino vicepresidente dell’Internazionale Socialista (sic!)- ma tutti, in politica economica e non solo, non si distinguevano da Augusto Pinochet, che l’inferno non gli sia lieve.

CAMBIO NEL LINGUAGGIO POLITICO Il ventennio neoliberale, per il quale il genocidio delle dittature fu necessario e propedeutico, è finito. Ed è finito il 3 dicembre 2006 con Manuel Rosales. Se infatti fino allora la parte sinistra di sistemi politici bipolari, per vincere si vedeva obbligata a parlare ed operare come la destra, da oggi è quest’ultima a parlare (operare chissà) cercando di imitare un discorso politico di sinistra.

Manuel Rosales, il candidato delle destre sconfitto in maniera durissima da Hugo Chávez ne è un perfetto esempio. E’ un golpista dell’11 d’aprile 2002, uno che si fece fotografare con l’effimero dittatore Carmona nel palazzo di Miraflores. Ma il suo discorso è stato depurato da qualunque parola d’ordine della destra economica. Gli spin doctors mandati dagli Stati Uniti lo hanno trasformato in un socialdemocratico, uno statalista impresentabile per la buona società che si riunisce a Davos. Gli editoriali dei quotidiani di destra, dall’Universal al Nacional, sono pieni di affermazioni paradossalmente pietose: “è insopportabile che in Venezuela ci sia un terzo di popolazione in estrema povertà”. Peccato che lo scoprano solo adesso e soprattutto dimentichino che prima di Chávez in povertà estrema vivevano due terzi dei venezuelani. Oggi sono dimezzati e sono protagonisti della democrazia partecipativa che è nella Costituzione del paese.

Anche se Rosales si presenta come un moderno socialdemocratico che prende i voti della destra golpista, la differenza tra Chávez e Rosales resta abissale. Mentre dal basso il movimento bolivariano usa lo stato, e soprattutto l’impresa pubblica petrolifera PDVSA, per generare diritti, inclusione e sviluppo, il programma di Rosales prometteva di usare lo stato per creare un clientelismo che ricorda da vicino quello della destra monarchica di Achille Lauro, che regalava ai sottoproletari napoletani la scarpa destra prima delle elezioni, con la promessa che la scarpa sinistra sarebbe stata consegnata ad elezione avvenuta. Il punto centrale del programma sociale di Rosales, “Mi negra” -già il nome è indiscutibilmente razzista- ha distribuito in piena campagna elettorale 2.5 milioni di carte di credito –la scarpa destra- a cittadini poveri. La carta di credito sarebbe stata attivata -scarpa sinistra- ad elezione di Rosales avvenuta. Questa avrebbe concesso ai poveri l’inalienabile diritto umano a diventare clienti di banche private, e avrebbe girato direttamente nelle loro tasche i soldi che sarebbero serviti per pagare i servizi privatizzati che oggi con Chávez ricevono gratuitamente.

Ci vuole molto cinismo per accusare Chávez di assistenzialismo per aver dato impulso alla costruzione, da zero o quasi, di sistemi sanitari e scolastici pubblici. Ma bisogna essere in malafede per non accorgersi del gioco sporco e del trasferimento di risorse pubbliche dai poveri –che sarebbero stati comprati con l’inflattiva illusione di ricevere contante- all’impresa privata dietro iniziative come “Mi negra”. Il cambio di discorso di Rosales, che non è stato creduto ed è stato polverizzato elettoralmente da Chávez, testimonia una svolta epocale. Chávez, i molti Chávez dell’America Latina, quelli già al governo e quelli che ancora mancano all’appello, a partire dal Messico, non sono una meteora. E il discorso neoliberale non compra più nessuno.

   

di Gennaro Carotenuto

      

        

 

Anno zero,

23, Novembre 2006

                               

Caro Michele Santoro, Crispano, giglio bianco, non è l’anello di congiunzione tra il male e l’indifferenza, è culla di anelli generazionali figli di storie di lotte per la libertà.

        

Colore..

               

Terra mia

                

Comm’è triste, comm’è amaro
sta’ assettato a guarda’
tutt’e ccose tutt’e parole
ca niente ponno fa’.
Si m’accido ie aggettato
chellu ppoco ‘e libbertà
ca ‘sta terra che ‘sta gente
‘nu juorno m’adda da’.
Terra mia, terra mia
comm’è bello a la penza’
terra mia, terra mia
comm’è bello a la guarda’.
Nun è overo non e’
sempe ‘o stesso
tutt’e juorne po’ cagna’
ogge è deritto, dimane è stuorto
e chesta vita se ne va.
‘E vecchie vanno dinto a chiesa
cu’ ‘a curona pe’ pria’
e ‘a paura ‘e chesta morte
ca nun ce vo lassa’.
Terra mia, terra mia
tu si’ chiena ‘e libbertà
terra mia, terra mia
i’ mo’ sento ‘a libberta’...

           

Pino Daniele
         

 

                             

                     

 RIFONDAZIONE COMUNISTA
Via Gramsci, 41   - Caivano (Na)-

www.rifondacaivano.it

                                              

 

                           

                          

C.v.d.

            

(Come Volevasi Dimostrare)

 

Nell’ultimo numero di “Essere” abbiamo affermato che il centro-destra locale è motore di politiche populiste e reazionarie costruite sulla menzogna:

“Sappiamo bene che sanno solo fare politiche populiste e reazionarie. Spesso hanno offeso con esternazioni squallide e disordinate il Partito di Rifondazione Comunista, accusandolo di aver preso parte ad una balorda gestione amministrativa del paese. E’ una menzogna! Sì, questa è la vera icona della loro essenza: la divulgazione gratuita di menzogne!

Vi ricordo, infatti, che Rifondazione Comunista non è presente al Consiglio Comunale e quindi in Giunta dal lontano 1994.“ (Essere, 22 Ottobre 2006)

                                

Allora, per dimostrare l’asserto, basta analizzare con attenzione l’ultimo volantino del centro-destra ciclostilato e distribuito il 5 Novembre 2006.

                         

1             Significato etimologico del termine “populismo”: atteggiamento politico di esaltazione velleitaria e demagogica dei ceti in disgrazia. (Dizionario della Lingua Italiana De Mauro)

A seguito del Nostro Annuncio del 22 Ottobre 2006 sul giornale “Essere”, a proposito dell’agitazione dei commercianti di via Pigna per le ingenti perdite economiche dovute al nuovo tratto a senso unico che va da Via Cardito a Piazza Falcone e Borsellino, ecco, subito, il loro agire:

“Noi, che vogliamo bene al nostro paese e alla gente di Crispano, vogliamo continuare a lavorare nell’interesse di tutti, ed è per questo che chiediamo alla Commissione Straordinaria di mettere mano subito al ripristino del doppio senso in Via Cardito….” (Volantino del Centro-destra del 5 Novembre 2006)

C.v.d.

                    

2             Significato etimologico del termine “reazionari”: quanti si oppongono alle forze rinnovatrici o rivoluzionarie. (Dizionario della Lingua Italiana De Mauro)

A seguito di quanto affermato nell’intervista al Presidente del Consorzio “Sviluppo Crispano” circa l’assegnazione dei lotti sulla zona PIP (forse l’evento più importante accaduto negli ultimi 30 anni per il progresso socio-economico di Crispano):

 E’ stato fatto il passo più importante, ora avanti con l’esproprio e quindi l’edificazione delle opportunità di sviluppo a Crispano…  per il seguito Innovazione, Internazionalizzazione ed Occupazione saranno le soluzioni di “Sviluppo Crispano” alle richieste della comunità locale. Forse ci sarà un nuovo tempo in cui Crispano sarà famosa in ambiti internazionali non perché ha il più alto tasso di epatiti al mondo ma per i suoi prodotti artigianali e per la qualità della vita.” (Essere, 22 Ottobre 2006)

Sebbene il dato scientifico sui casi di epatite a Crispano sia stato pubblicato su diverse riviste scientifiche internazionali, considerata la nostra assenza dal “potere” dal 1991(anno della nascita di Rifondazione), osservata la differenza costituzionale tra il ruolo della magistratura e quello della politica (se ci sono colpevoli per illeciti in atti amministrativi, questi saranno arrestati e condannati - Sentenza del Consiglio di Stato sullo scioglimento del Consiglio Comunale di Crispano - ), ecco, subito, il loro agire:

“Praticamente tutte le gare della Giunta Esposito sono risultate inquinate dal malgoverno… Queste cose, i furbetti del quartierino, non solo non ve le dicono ma accusano gli altri e parlandovi di strade non fatte, di assegnazione dei lotti sulla zona PIP, di presunte epidemie presenti sul nostro territorio ecc.. in realtà cercano solo di distrarvi per tentare di riconquistare il potere.” (Volantino del Centro-destra del 5 Novembre 2006)

C.v.d.

        

3             Significato etimologico del termine “menzogna”:  volontaria deformazione del vero, affermazione contraria a ciò che è o si crede corrispondente a verità, pronunciata con l’intenzione di ingannare e con fini malvagi o utilitaristici. (Dizionario della Lingua Italiana De Mauro)

A seguito di quanto affermato:  “E noi di Rifondazione Comunista? Noi, l’UNICA forza politica di Crispano che dal 1994 non ha militanti presenti né in Consiglio Comunale, né in Giunta, né come “professionisti incaricati” (diretti o indiretti).” (Essere, 22 Ottobre 2006)

Ecco, subito, il loro agire:                Un volantino in cui indirettamente si vuole costruire un’associazione di idee tra Noi di Rifondazione Comunista e vicende amministrative lontane dalla nostra storia e dalla nostra cultura. (Volantino del Centro-destra del 5 Novembre 2006)

C.v.d.

                                     

Eppure, nonostante tutto, ci sono partiti nell’Unione che, invece di lottare per l’affermazione dei valori Costituzionali nella loro coalizione di Centro-sinistra, da qualche mese, guardano a destra, con i loro contatti, dando origine a quella che è l’icona della politica più lontana dalla loro stessa storia. E’ una vergogna!

 

 

Crispano, 12 Novembre 2006

              

        

         

  

                      

 

Noi, alziamo la voce.

    

  

     

E’ da prima dell’estate che nella nostra piccola comunità locale sta succedendo qualcosa che mi corre l’obbligo raccontare.

Allora, per chiarirmi e chiarirci le idee, misuro e ravviso la singolare posizione politica che stanno assumendo nei confronti dei Ds (il partito dell’ex Sindaco Esposito) alcuni partiti del centro-sinistra: un gruppo di “professionisti” che vivono di attività che si alimentano della politica, oggi, e solo oggi, prendono le distanze da persone che possono apparire scomode o meglio ingombranti.

Sì, non vogliono un’associazione d’idee tra il loro “gruppo” e queste persone…

Eppure, prima dello scioglimento, gli stessi erano dei satelliti vivi, che, in quanto tali, gravitavano attorno ad un sistema “solare” complesso ma ricco di forze gravitazionali chiamate “incarichi di consulenza”.

Oggi, non c’è più il Re “Sole” e quindi vogliono, semplicemente, mutare per subentrare ancora.

Infatti, quel Sistema armai stanco, fatto di forze inutilizzabili o meglio studiate, non rende più! Allora, niente Ds, anche se sono parte ed arte della loro storia “professionale”.

Perché? Come mai tanto distacco?

Tutto quanto, forse, solo per poter usare quella probabile spinta neopopulista che tutti chiamano “il nuovo”?

E noi? Noi, l’UNICA forza politica di Crispano che dal 1994 non ha militanti presenti né in Consiglio Comunale, né in Giunta, né come “professionisti incaricati” (diretti o indiretti). Cosa dobbiamo fare? Come possiamo rompere, dall’interno o dall’esterno, questo presente stato di cose?

E’ insito in Noi un ragionamento chiaro, forse ingenuo ma fiducioso, che sfugge alla morte per senso civico e dovere morale: credere ancora nella Forza della Politica e non nella Politica della Forza.

Credere e confrontarsi per quella Politica che abbiamo già detto, in più occasioni, essere Essenza alta, Progettualità, Solidarietà, Cultura, la più alta forma di Carità, la Risoluzione dei problemi.

Quindi leali, forse alleati, ma certamente diversi. Diversi per intensità e qualità, per storia e coerenza.

Edifichiamo da due anni parametri culturali correlati, figli di un’intelligenza collettiva, che tutti insieme vogliono innalzare un “metodo nuovo” capace di muoversi lungo una sola linea direttrice fatta di elementi convenienti unicamente alla felicità pubblica.

Dunque, contro ogni disegno politico poco chiaro,

Noi, alziamo la voce.

 

Nunzio Cennamo

(Segretario di Rifondazione Comunista)

 

Crispano, 22 Ottobre 2006

 

     

 

 

 

Assegnati, in via provvisoria, i lotti sulla zona PIP.

 

Una foto della zona PIP di Crispano

 

 

L’anno scorso, prima della festa di Liberazione del 2005 a Crispano, chiedemmo al Presidente Biagio Cennamo del Consorzio “Sviluppo Crispano” il perché avesse accettato l’incarico in un clima di scioglimento. 

Lui, allora, due mesi dopo la nomina, quindici giorni prima dello scioglimento, ci rispose: “Gli amici mi dicono che è un compito difficile, ma io, forse, proprio per questo, credo di aver accettato l’incarico.

Sì, senz’altro le ragioni per cui ho accettato sono la capacità di accogliere con positività le prove difficili e la paura che le dinamiche politico-economiche legate allo sviluppo della zona PIP fossero sottovalutate e/o valutate in termini di felicità privata anziché pubblica.

Allora, come comunista e come artigiano-lavoratore ho sentito il dovere di accettare. Il mio incarico, infatti, avrà come unico obiettivo la tutela dei colleghi e della Collettività. “

Oggi, un anno dopo, dopo un intenso e proficuo lavoro con la Commissione Straordinaria, possiamo dire che il Presidente aveva ragione. E’ stata un’impresa ardua, ma forse ci siamo quasi…

Infatti, a ridosso di più di una settimana di incontri con gli imprenditori iscritti nella graduatoria definitiva di assegnazione, il Consiglio di Amministrazione del consorzio “Sviluppo Crispano” è riuscito ad assegnare, in via provvisoria, i lotti esistenti sulla zona PIP.

E’ stata la sintesi di una comunità. Cittadini, imprenditori ed artigiani di Crispano, rivestiti di un forte senso di responsabilità, hanno collaborato in modo attivo e produttivo alla realizzazione di quella che sarà la rinascita socio-economica del nostro paese, così ha raccontato l’accaduto il Presidente Cennamo Biagio.

E’ stato fatto il passo più importante, ora avanti con l’esproprio e quindi l’edificazione delle opportunità di sviluppo a Crispano, così ha continuato il Presidente.

Il Presidente, poi, ha concluso ricordandoci che per il seguito Innovazione, Internazionalizzazione ed Occupazione saranno le soluzioni di “Sviluppo Crispano” alle richieste della comunità locale.

Forse ci sarà un nuovo tempo in cui Crispano sarà famosa in ambiti internazionali non perché ha il più alto tasso di epatiti al mondo ma per i suoi prodotti artigianali e per la qualità della vita.

 

Crispano, 22 Ottobre 2006

 

 

 

 

 

La Politica è la risoluzione dei problemi.

 

 

Sono anni che nei dì di festa, mentre passeggiamo per il paese, ci ritroviamo tra le mani, puntualmente, foglietti da leggere: tanta morale ed etica spicciola, ma anche tante accuse gratuite, banali supposizioni e molte “chiacchiere” ancora.

Si espongono sempre e solo preoccupazione vane e pettegolezzi strani. Sono anni che ascoltiamo le stesse cose, ma concretamente non si è mai vista un’intelligenza politica, una capacità di sintesi e dunque di progetto.

Sappiamo bene che sanno solo fare politiche populiste e reazionarie. Spesso hanno offeso con esternazioni squallide e disordinate il Partito di Rifondazione Comunista, accusandolo di aver preso parte ad una balorda gestione amministrativa del paese.

E’ una menzogna!

Sì, questa è la vera icona della loro essenza: la divulgazione gratuita di menzogne!

Vi ricordo, infatti, che Rifondazione Comunista non è presente al Consiglio Comunale e quindi in giunta dal lontano 1994.

Certamente abbiamo condiviso alcune linee politiche del centro-sinistra, anzi di alcune (Villa Comunale e giardinetti in Piazza Falcone e Borsellino) ne siamo stati addirittura i promotori.

Al contrario, loro del centro-destra, prima al governo e poi all’opposizione nei Consigli Comunali, dal 1994 sono un pezzo di questo sistema stolto.

I furbetti del paesino ci sono sempre stati e ci saranno ancora, in modo camaleontico, non solo nel centro-destra ma anche nel centro-sinistra.

Crispano, però, ha ora fame di coerenza e di una politica risolutrice dei problemi reali.

Cittadini, Avanti!

 

Pasquale Savino, 22 Ottobre 2006

 

 

      

Cappuccini, appello alla rinascita.

 

Cari lettori e lettrici,

chi vi scrive è un ragazzo che vive in un rione di Crispano abbandonato a se stesso, sommerso da problemi che solo chi li affronta tutti i giorni è in grado di capire.

Il rione è ovviamente “Cappuccini”.

Infranto e stanco nell’aspettare l’intervento delle Istituzioni, ho deciso, finalmente, di fare un primo piccolo passo. Scrivere un messaggio di rinascita.

Sì, la rinascita di un quartiere si sviluppa se e solo se l’informazione giunge a tutti i suoi residenti, poi è letta e quindi condivisa.

Chi non vive nel nostro quartiere si starà chiedendo: che problemi può avere un piccolo rione come “Cappuccini”?

In questo primo annuncio denuncio:

·        I Bambini sono minacciati ogni giorno dal pericolo di essere investiti da persone che spesso scambiano Via Cappuccini per la “PISTA DI MONZA”;

·        I Bambini non hanno una Scuola;

·        Ci sono ancora strade senza fogne, altre senza luce ed alcune addirittura senza perfino un nome;

·        Siamo invasi dai topi e da anni chiediamo invano una semplice disinfezione generale;

Invito gli abitanti del mio quartiere alla partecipazione ed alla condivisione, per NON ripetere gli stessi errori del passato alle prossime elezioni.

Organizziamoci! Uniti decideremo chi dovrà rappresentarci nelle Istituzioni per una seria riqualificazione del nostro amato quartiere.

Uniti si può!                                           

  Vitale Pasquale, 22 Ottobre 2006

 

               

E' stata Festa di...

Liberazione

30 Settembre & 1 Ottobre 2006

Alcuni Fotogrammi

                

Il Progamma.

La filosofia che stimola una ricerca non guidata dalla logica del profitto

è poesia e pertanto arte e dunque suona... 

(Nunzio Cennamo)

 

 

 

I "Civico 6" di Crispano...

....provano prima di esibirsi alla festa di Liberazione CRISPANO 2006.

FOTOGRAMMI

         

 

 

Festa di Liberazione

30 Settembre & 1 Ottobre

Villa Comunale

CRISPANO

Decidiamo insieme…

..la politica del domani.

                  

                         

 

  

 

       

Forse non tutti sanno che…

 

Vincenzo Tiberio

 il “vero papà” della penicillina 

scoprì ad Arzano (Na),

30 anni prima di Alexander Fleming,

il potere delle muffe.

 

                   

Il mondo intero attribuisce il merito dell’invenzione della penicillina al medico batteriologico  A. Fleming, ma in effetti, circa mezzo secolo prima, a pervenire ad una delle più importanti scoperte nel campo della medicina del XX secolo fu un italiano: Vincenzo Tiberio.

Nato nell’antica Sepino,  comune molisano, da famiglia benestante, rivelò già da bambino le proprie curiosità e attitudini.

Lo distingueva dai coetanei l'hobby di raccogliere sassi e catalogarli in un quadernetto.
A diciotto anni volle iscriversi alla facoltà di medicina. Si stabilì che avrebbe studiato a Napoli e che sarebbe andato ad abitare presso una famiglia di parenti, i Graniero, ad Arzano. La casa era spaziosa e antica, caratterizzata da un ampio cortile: al centro, un pozzo, dava acqua per le necessità domestiche.

Fu quella presenza a suggerire a Tiberio l'intuizione decisiva.

Constatò, infatti,  che gli abitanti della casa erano colti da infezioni intestinali ogni volta che il pozzo veniva ripulito. Quando la muffa tornava a formarsi, i disturbi degli abitanti cessavano. Il giovane laureando suppose che tra i due fenomeni ci fosse un rapporto di causa ed effetto.

Era il  1895 quando scoprì il potere del: “Penicillum notatum” , una strana muffa che impediva la crescita dei batteri.

Il primo documento firmato da Tiberio sui risultati delle sue osservazioni è uno scarno, incolore libretto “Sugli estratti di alcune muffe ”  conservato per cento anni e più negli archivi dell’Università di Napoli "Federico II", in cui sono descritte in dettaglio le condizioni di crescita delle varie muffe isolate, il metodo di estrazione acquoso delle muffe e il loro potere battericida sia in vitro sia in vivo. Viene evidenziato il potere chemiotattico degli estratti delle muffe nelle infezioni da ‘Bacillo del tifo’ e ‘Vibrione del colera’, con l’utilizzo come cavie dei conigli e la tecnica delle infusioni sottocutanea e intraperitonale.

Il lavoro risulta molto meticoloso, con dettagli sperimentali e una serie di tabelle in cui riporta l’azione degli estratti sulle cavie utilizzate”.

Il lavoro non ebbe la risonanza che avrebbe meritato, forse perché la pubblicazione era in lingua italiana, e perciò non entrava nei circuiti internazionali.

Per varie vicende, Tiberio abbandonò gli studi.

Partecipò e vinse il concorso per Medico di 2° classe nel Corpo sanitario marittimo.

Della sua scoperta  non parlò nessuno.
A ritornare a sottolineare la scoperta è Salvatore De Rosa, biologo molecolare del CNR di Pozzuoli che il 6 giugno, proprio ad Arzano ha aperto i lavori del convegno “Il vero scopritore della penicillina”, promosso dall’Associazione Storico-Scientifica “Agrippinus”, per ricordare la silenziosa impresa di Tiberio.

 

 

 

 

 

L'evoluzione demografica di Crispano

secondo i dati ISTAT

                               

                      

Una crescita esponenziale...

in un Sistema arcaico di strutture e servizi!

                                            

L'idea, insita nel progetto di un piano regolatore,

di creare le premesse per uno sviluppo organico

è divenuta solo un'Utopia?!

 

            

        

 

         

 DANZA LENTA

       
          

                
 Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
O ascoltato il  rumore della pioggia
Quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare  cosi veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

 Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici "Come stai"?" ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita ti stendi  sul tuo letto
Con centinaia di domande successive che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare cosi veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà
Mai detto a tuo figlio,  lo faremo domani?
Senza notare nella fretta,  il suo dispiacere?

 Mai perso il contatto, con una buona amicizia che poi è finita
Perchè tu non avevi mai  avuto tempo di chiamare e dire "Ciao"?
Faresti meglio a  rallentare.
Non danzare cosi veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà
Quando corri cosi veloce per giungere da  qualche parte ti perdi la metà del
piacere di andarci.
Quando  ti preoccupi e corri tutto il giorno, è come un regalo mai aperto .
. . Gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila  più piano
Ascolta la musica prima che la canzone sia finita.

           

  
     
      
 
        

 

                         

Cennamo Biagio

Presidente del Consorzio "Sviluppo Crispano"

                                       

CRISPANO- Dopo la sentenza del Consiglio di Stato - che ha confermato lo scioglimento anticipato del consiglio comunale - i partiti cominciano ad organizzarsi in vista delle elezioni amministrative dell’anno prossimo. La scorsa settimana è toccato ad Italia dei valori. Il partito di Di Pietro ha organizzato una kermesse in villa comunale per esprimere le proprie posizioni sull’attuale scenario politico. Al dibattito sono intervenuti il parlamentare Nello Formisano ed il Consigliere Regionale Nicola Marrazzo, i quali hanno dato piena solidarietà  all’ex Sindaco Ds, Carlo Esposito, vittima di un teorema politico del centrodestra che ha portato allo scioglimento anticipato del civico consenso frutto di un uso strumentale della legge antimafia. La discussione si è infiammata, non senza strascichi polemici, quando si sono riviste negli interventi alcune “idee” del vecchio centrodestra locale che hanno catalizzato l’attenzione sui piani per gli insediamenti produttivi. Infatti, secondo quanto affermato, la colpa della passata amministrazione è stata quella di aver favorito gli imprenditori locali a danno di grosse ed importanti aziende. Un’affermazione che ha  fatto andare su tutte le furie anche Biagio Cennamo, il Presidente del Consorzio “Sviluppo Crispano”, un organo che raggruppa tutti gli imprenditori locali assegnatari dei lotti nella zona PIP ubicata adiacente la strada provinciale Caivano-Aversa. Chiare le parole del Presidente:  “Lo sfogo è assurdo ed incomprensibile sia sul piano economico che politico. Infatti, è giusto e produttivo che un comune come Crispano, la cui economia si basa su aziende dedite al trattamento di stracci usati e di pollame, si preoccupi di individuare una zona PIP per delocalizzare le imprese dal centro storico alla periferia, garantendo, così, strutture e servizi adeguati che consentiranno nel breve periodo un aumento del volume di affari e di conseguenza una crescita nell’offerta e nella qualità dell’occupazione locale. Innovazione, Internazionalizzazione ed Occupazione, queste sono per “Sviluppo Crispano” le parole chiave.       

Chi ha seguito strade diverse, come ad esempio Afragola, favorendo multinazionali come Ikea, Le Roy Merlin e Castorama, si trova a fare i conti con una realtà vergognosa: sfruttamento della manodopera, devastazione del territorio e perdita nei giovani dello spirito artigianale e creativo. “

La polemica continua ad infiammarsi. Anche perché sembra che Italia dei Valori alle prossime elezioni stia pensando ad un cartello civico con una parte del centrodestra.

 

Emilio Marchese, da "Cronache di Napoli" del 19 Luglio 2006

                            

                                 

            

          

          

Quando la Vita  non è plastica...

..è anche dolore.

                                             

"..Le mie lacrime sono così piccole che nessuno in questa stanza, qui, intorno a me, può vederle.

Sono frammenti piccoli che passano nella cruna di un ago senza ricorrere allo scivolo.

E così scivolo, senza attrito, su questo piatto pianto d'acqua quasi gelata.

Giro, corro e ti rincorro... "

Nunzio Cennamo

           

                       

                                               

 

Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori,

ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare.
 

Albert Einstein

                         

                                         

Le tre regole di lavoro:

1. Esci dalla confusione, trova semplicità.

2. Dalla discordia, trova armonia.

3. Nel pieno delle difficoltà risiede l'occasione favorevole.

       

Albert Einstein

                   

                                              

"Non tutto ciò che può essere contato conta

 e non tutto ciò che conta può essere contato."

               

Albert Einstein

                                   

"Due cose soltanto sono infinite: la stupidità umana e l'universo.

E della seconda non sono nemmeno sicuro."

Albert Einstein

                                     
 

                           

                      

Quando la violenza è verbale...

 ferisce più delle armi, ammazza.

                               

ENZO CIACCIO, "I Tigrotti, don Tonino e gli amici in municipio", da  Il Mattino 08/06/2006

"....Crispano, classificato come il paese più povero d’Italia, sonnecchia strafottente. E fa come i boss di antico stampo: parla poco, si fa i fatti suoi. E prepara le luminarie. Perché sa che in fondo tutto passa, pure l’antimafia. E pure i commissari prefettizi. E sa che, prima o poi, qui si tornerà a votare. Magari per un sindaco finalmente amico, affezionato, disponibile. Da invitare alle feste."

         

                         

La nostra risposta

                                    

                                         

Crispano, giglio bianco,

non è l’anello di congiunzione tra il male e l’indifferenza,

è culla di anelli generazionali figli di storie di lotte per la libertà.

                            

Crispano, 15 Giugno 2006

 

Il Profumo della vita si respirerà...

                     

IL MANIFESTO

                        

              

                             

           

                                         

Avanti o Indietro?

di Nunzio Cennamo

    

Scrivervi è difficile, mai banale,

forse, oltre il limite, naturalmente, confidenziale.

Vi scrivo guardandovi negli occhi mentre vi tendo le dita da questa tastiera.

Amici e Compagni, poco tempo ancora e nella nostra comunità ci saranno nuove elezioni: quelle Comunali.

Il clima diventerà ancora più “odioso” per gli addetti ai lavori, mentre per i non impegnati politicamente ci saranno novelle promesse ancora e trapassate facce da sopportare.

I voti a Forza Italia in questa ultima tornata elettorale sono icona di un grande problema socio-economico. Nel bel Paese, soprattutto nelle aree depresse, non ci sono più Scuole, Università, Partiti e Famiglie capaci di trasmettere strumenti adeguati all'analisi e alla sintesi degli eventi. Quindi, nel vuoto assoluto, il “furbo” appare modello e icona di esso e dunque vince.

Chi vi scrive è un uomo libero, consapevole che nell’attuale politica locale non ci sono né il clima e né i talenti necessari a quella Rinascita politico-culturale che il paese esige.

E allora, che fare?

Gettare la spugna o creare nuove spinte motivazionali verso reali momenti di aggregazione?

Indietro o Avanti?

Sì, è sana anche quella tentazione di mollare il tutto, nella consapevolezza che c’è anche ora troppo divario tra chi crede che la Politica sia il bene comune e chi crede bene di adoperare la politica.

Il sociologo Alberoni, a tal proposito, direbbe:  “...molte persone di fronte a una difficoltà molto grave vengono prese dallo sconforto. Lo sconforto è un cedimento interiore, una scomparsa dello slancio vitale, la perdita della speranza. Ricordiamo però che lo sconforto e il cedimento sono meccanismi di difesa il cui scopo è proteggerci, indicarci un pericolo, impedirci di agire quando siamo troppo deboli o confusi. Ci ritiriamo come il cane ferito si ritira nella sua cuccia per proteggersi dagli stimoli, per non mettersi in gioco finché non ha recuperato le forze. Guai, però, a lasciarci trascinare nel loro vortice. Mai far divenire questi meccanismi protettivi una patologia. Devono essere come il sonno di notte dopo una giornata sfibrante, servire a recuperare le forze, a cercare nuove strade per tornare all’azione più lucidi e più forti. Dopo la condanna a morte e all’esilio Dante non si abbandonò alla depressione, ma scrisse la Divina Commedia...”

Allora, forse, semplicemente forse, non dobbiamo che riappropriarci della nostra comunità.

Ogni uomo è libero solo se manifesto!

Io non sono un liberatore. I liberatori non esistono. Sono solo i popoli che si liberano da se.

Per questo… Avanti!

Mai tornare indietro, neanche per prendere la rincorsa!!

Ernesto Che Guevara ne è immagine e dominio.

Di Lui, il sociologo Alberoni direbbe: “…all’estremo opposto vi sono persone straordinarie capaci di resistere nelle condizioni più spaventose, di sperare quando tutto sembra perduto. Persone dotate d’una straordinaria volontà di vivere e di sperare che sono sopravvissute per decenni in orribili celle sotterranee senza luce, in mezzo ai propri escrementi e ai topi...”

Per questo… Avanti!

Crispano, giglio bianco,

non è l’anello di congiunzione tra il male e l’indifferenza, è culla di anelli generazionali figli di storie di lotte per la libertà. 

          

Crispano, 19 Maggio 2006

                                          

                       

               

La Commissione “Straordinaria”

                      

Il centro destra crispanese, corre in difesa della Commissione straordinaria. Onorevole!

Eppure la Commissione straordinaria non necessita di un difensore civico; allora, quali sono gli intenti?

E’ senso civico o propaganda elettorale mirata all’associazione di idee centrodestra=commissione?

Io, forte di un senso civico, posso sostenere che la Commissione si sa difendere da sola, che non ha bisogno delle sviolinate di ruffiani ma solo di sana e fattiva collaborazione.

Mai confondere i ruoli istituzionali di una Commissione straordinaria con una complicità di intenti e/o di odi.

I commissari agiscono con strumenti diversi da quelli della politica: è ordinario che si cautelino su tutto e che indaghino su tutto.

E’ giusto ed ordinario, ma non è affinità politica alle destre né alleanza con esse.

Capire questo significa, forse, dare anche una possibilità alla Commissione straordinaria di andare oltre l’ordinario, di lavorare finalmente per la risoluzione di alcuni problemi amministrativi che tormentano da decenni questo paese.

Ciò premesso, ribadisco: basta con la politica dei pettegolezzi e dei rancori personali.

Questo vale per tutti!

Per questo invito la cittadinanza a vigilare sulle azioni politiche avanzate in questo comune dalle forze locali.

A tal proposito vi chiedo se avete sentito mai queste parole: “La progettualità in una comunità è vita”.

Sempre a tal proposito, avete sentito mai dire al centro-destra che Crispano è un paese ricco di persone perbene e povero di politici appassionati ed onesti?

Crispano non è un paese dove la politica è condizionata dalla camorra, ci sono solo alcuni politici che da sempre sono e restano camorristi, in quanto poco rispettosi delle leggi e delle circolari.

Noi comunisti le diciamo da sempre queste cose e siamo offesi per tutti gli elettori di centro-destra che, completi di progettualità ed impulsi reali, si devono sentire rappresentati da questi signori che hanno solo odio e disprezzo nei nostri confronti.

La Politica non è mai volgarità. La Politica non è opera continua di diffamazione né odio e rancore personale.

La Politica è la più alta forma di carità, è la ricerca di soluzioni nuove per la comunità tutta.

                  

 Cennamo Biagio

Crispano, 21 Maggio 2006

                

                     

 

Crispano

Il 25 Aprile 2006

                 

Alcune foto

                  

        

        

    

                             

                              

Il Confronto delle idee...

è il futuro del paese

     

                

La Comunità Europea, Ente formatrice e distributrice di risorse Educative e Produttive dal 2000 al 2006, con l’Istituzione dei PON, ha letteralmente rivoluzionato la Cultura del governare e dell’operare in Italia. La Cultura dei Progetti è ormai così innervata nell’agire e nel programmare di quasi tutti i governi, sia nazionali che locali, che quasi sembra inimmaginabile un’altra strategia o meglio un altro metodo.

La progettazione del Nuovo, anche a Crispano non può nascere, ovviamente, nell’ambito del vecchio Centro-Destra, una coalizione che già ci ha mal governato, come tutti (o quasi) ben ricordano. Né può nascere nell’ambito del Centro-Sinistra così come è stato, senza cioè modifiche profonde del suo modo di pensare e di agire. Il punto è che occorre cambiare la politica, nel senso che occorre mettere al centro la partecipazione, la trasparenza, la centralità dei diritti di cittadinanza per tutte e tutti. E per prima cosa, occorre individuare con esattezza dove sta il “problema”, dove si annidano limiti e insufficienze; ovvero come in tutti i progetti occorre iniziare dalla fase di Analisi.

Alla luce di questa prospettiva, provate ad immaginare che tra la vecchia Maggioranza di Centro-Sinistra e la Commissione Straordinaria ci sia, da subito, una sorta di confronto sui metodi e le metodologie da applicare per indurre nel sistema dei dipendenti pubblici un insieme di regole (un protocollo) utili ed indispensabili nell’agire quotidiano. Allora, in questo confronto, o sfida, l’uno potrebbe dimostrare all’altro come o dove si è sbagliato o anche se non si è sbagliato affatto.

Come in una sorta di laboratorio si potrebbe realizzare un nuovo esperimento rivolto all’educazione per una "nuova alternativa democratica". In altre parole, la pratica concreta che vige nella macchina comunale potrebbe essere monitorata, sottoposta ad analisi e fornire la base per proposte ed interventi di “avanzamento”. Quindi, il dato empirico potrebbe essere monitorato e poi incluso in un anello di controreazione capace di partire dal primo, per inferire poi ipotesi decisionali, prima di produrne un secondo e così via.

Esplicito con un esempio. Il climatizzatore di casa vostra misura la temperatura nella stanza, la compara con quella desiderata e poi “decide” di pompare area fredda o calda in funzione della necessità operativa. Poi il tutto si ripete, con continuità, fino al raggiungimento dell’obiettivo.

La Casa comunale è la casa di tutti i cittadini. A questo enunciato occorre far corrispondere una tensione reale a renderlo vivo e concreto.

Comprendetemi, ma non riesco ad immaginare che questo nuovo governo commissariale del paese non sappia raccogliere gli elementi positivi già presenti nella precedente maggioranza Esposito, e li moltiplichi in direzione di una effettiva certezza del diritto e dell’attuazione dei valori Costituzionali, quelli nati dalla Resistenza, quelli antifascisti.

E a tal proposito suggerirei a tutto il Centro-Sinistra crispanese di chiedere alla Commissione Straordinaria un evento non straordinario: la consegna di una copia della Costituzione Italiana a tutte le famiglie di Crispano.

Al Centro-Destra, invece, che ha governato e poi è stato governato ricordo la definizione di Democrazia di Aristotele:

“Il presupposto della costituzione democratica è la libertà, tanto che si dice che solo con questa costituzione è possibile godere della libertà, che si afferma essere il fine di ogni democrazia. Una delle caratteristiche della libertà è che le stesse persone in parte siano comandate e in parte comandino.  [...] Questi dunque sono i caratteri comuni a tutte le democrazie, e da quella che unanimemente si concorda essere la giustizia secondo i canoni democratici (cioè che tutti abbiano lo stesso secondo il numero) deriva quella che più di ogni altra sembra essere democrazia e governo di popolo. L’uguaglianza consiste nel fatto che non comandino più i poveri dei ricchi, che non siano sovrani i primi soltanto, ma tutti secondo rapporti numerici di uguaglianza. E questo sarebbe l’unico modo per ritenere realizzate l’uguaglianza e la libertà nella costituzione.”

                

Nunzio Cennamo,

 

Crispano 12 Febbraio 2006

                           

 

Un altro mondo...

è MUSICA!

 

  

    

                  

Un "biosensore" di attimi.

                         

Un soffio di vento 

accarezza un prato in fiore

ed un attimo diventa poesia.

                      

 Nunzio Cennamo

              

      

La Libertà..  è partecipazione!

                          

 

                

                                            

                      

 

Ode al giorno felice

Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.

Camminando,dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto,gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.


Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto,
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia,il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché si,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te,con la tua bocca,
essere felice.

Pablo Neruda

 

***

Lentamente muore

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.


Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una
splendida felicita'.

 

 

 

  

         

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Partito della Rifondazione Comunista

Circolo "Nunzio Cennamo"

Via Provinciale

Crispano (NA)